Words as weapons

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I giorni successivi furono a dir poco complicati, Leonardo mi evitava e il mio imbarazzo cresceva a dismisura non permettendomi di agire in modo maturo.
Non sapevo come comportarmi, uscivamo dalle nostre stanze continuamente collegando computer e telefoni diversi per le lezioni, non riuscivo più a respirare, ero bloccata nella routine, ero sola.
Le vacanze di Pasqua sono ormai alle porte, manca una settimana prima che i professori ci lascino giorni liberi per recuperare il sonno perso e gli argomenti lasciati indietro.
Continuai a chiamare quotidianamente Chiara,Amalia e i miei genitori, mi mancava la normalità e non riuscivo a smettere di preoccuparmi.
Quel giorno Beatrice mi svegliò con un'idea a dir poco assurda.

"buongiorno amore! Ho un'idea fantastica che nessuno potrà rifiutare!"
"ho paura di te.."
"Faremo la settimana di vacanze pasquali a casa mia insieme a tutta la comitiva!"
"Ci beccheranno di sicuro così"
"Tranquilla abbiamo tutto sotto controllo, mettiti d'accordo con Leonardo, lui ha già accettato"
"Mh.."
"So che quello che è successo tra voi è complicato e che lui è un vero stronzo ma Cecilia mi ha chiamata insistendo per invitarlo e non sapevo cosa dirle!"
"Tranquilla, almeno potrò vedere altre persone oltre lui per una settimana.."
"Prepara la valigia!ti adoro"

Cercai Leonardo per le stanze e lo trovai mentre leggeva "il fu Mattia Pascal" di Pirandello, almeno aveva buon gusto in fatto di libri.
-devo parlarti.
-potresti bussare prima di entrare.
-io faccio quello che voglio.
-no piccola non quando in questa casa ci sono anche io.
-chi ti credi di essere?
-un uomo che vorresti tanto vedere nudo.
-Leonardo la smetti con questi giochetti? Mi hai evitato completamente in questi giorni, non capisco il tuo comportamento.
-mi manchi, mi manca starti vicino.
-hai scelto tu questo..
-lo so...vuoi parlarmi di Beatrice?
-si.
-hai accettato vero?
-si.
-perfetto, la settimana prossima andremo a casa loro.
-perfetto.

Uscii fuori dalla camera, avevo del tempo libero prima di cena per un bagno caldo, mi immersi nell'acqua calda tra le note di "words as weapons" di birdy.

"I feel your knife as it goes right in

Cut to my core but I'm not bleeding

All that you say trying to make me small

Well the bigger you get, the harder you fall

You use your words as a weapon, dear

But your blades don't hurt when you have no fear

You think that you're deep under my skin

You're trying to keep me suffering

If you use your words as a weapon

Then as a weapon, I'll shed no tears

You have my heart but I lock it up

This burning flame has been burnt enough

My window's cracked, but they can be
replaced

But your arm will tire throwing stones my way"

Mi lasciai trasportare da quelle parole così vere, reali, forti immaginandomi una settimana piena di disavventure, sperando potesse andare tutto bene.
Leonardo? Avrà pane per i suoi denti.
Spero riconoscerà che la sua scelta è sbagliata, spero torni da me.

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