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Elizabeth

Abbracciai velocemente mia madre e Dave, poi presi per mano mia sorella e salimmo sul treno. Trovammo presto il suo scomparto, in cui erano seduti Lily e suo cugino, Hugo. Aiutai Katherine a posare la sua valigia nella cappelliera e la lasciai ai suoi amici.

Fui fermata da alcuni bambini del primo anno che mi parlavano contenti. Era strano avere persone che ti chiedevano un autografo ma la situazione non mi dispiaceva.

Nel vagone successivo, invece, trovai i miei compagni di squadra e amici.

«Ecco la campionessa!» esclamò Zoey, la mia migliore amica. Era una biondina bassa e magra, dai grandi occhiali. Non esattamente il prototipo di portiere, ma sul campo era invalicabile.

Si alzò per abbracciarmi poi mi sedetti in mezzo tra lei e Robert, uno dei miei battitori. Noi tre avevamo fatto la selezione al secondo anno insieme ma eravamo amici fin dalla prima.

Robert era un ragazzo massiccio, molto muscoloso, dal viso squadrato e il naso a patata. Carino tutto sommato, ma non era il mio tipo.

Preferivo i ragazzi più snelli e dai lineamenti più dolci. Tipo James Potter. Scacciai quel pensiero dalla mia mente.

«Sei stata grande alla Coppa, Liz! Dagli spalti avevamo tutti gli occhi incollati su di te! Hai fatto rosicare quel Potter e i suoi cugini!» Rob mi diede il cinque e io risi.

Di fronte a loro, un ragazzo di origine indiana era già incollato sui libri. Si chiamava Amar, del quinto anno, ed era l'altro battitore. Passava tutto il resto del suo tempo a studiare, con l'ansia per ogni singolo esame.

«Terra chiama Amar!» gli passai una mano davanti alla faccia e lui si prese quasi uno spavento.

«Oh Liz! Scusa, non ti avevo vista entrare, sai quest'anno ci sono i G.U.F.O e... Comunque, complimenti per la vittoria!» mi disse con fare impacciato.

Notai un distintivo scintillante sulla sua divisa, dato che l'aveva già indossata. «Prefetto eh?»

Lui annuì e io sorrisi: «Sapevo che ce l'avresti fatta! Ma ce la farai con la squadra?»

«Certo Liz, ormai siete la mia famiglia.» rispose, generando un abbraccio di gruppo.

Poco dopo, un'altra ragazza entrò nello scomparto.

«Oh, ciao ragazzi, ehi Liz... Sei stata brava quest'estate...» mi disse, accennando un sorrisetto triste.

Aveva gli occhi gonfi, come se avesse pianto. I capelli ricci erano arruffati e sul suo viso color cioccolato non c'era nessuna traccia di emozione. Si sedette accanto ad Amar, appoggiando la testa al finestrino.

Zoey la guardò preoccupata: «Che succede, Marie?»

Lei rimase un attimo in silenzio, poi scoppiò in un pianto a dirotto: «Lewis mi ha- mi ha lasciata...»

Lewis era il suo, ormai ex, fidanzato, aveva un anno in più di lei e aveva finito l'anno scorso. Erano stati insieme per due anni.

Amar la consolò accarezzandole la schiena: «Dai, non fare così, non lasciarti rovinare l'ultimo anno da quello stronzo.»

Io gli diedi corda: «Ha ragione, Marie, non ha capito che tu sei una ragazza speciale. Ci ha perso lui, non tu. Troverai la persona giusta.»

Marie mi guardò un attimo, gli occhi ancora colmi di lacrime, e accennò un sorriso.

Robert la incitò: «So io come tirarti su il morale. Finire l'ultimo anno con una vittoria di Corvonero alla Coppa di Quidditch e surclassare una volta per tutte quei Grifondoro da strapazzo!»

Marie era l'unica Cacciatrice rimasta dall'anno scorso, e anche la più veloce.

Tutti e quanti ridemmo, e nello scompartimento tornò il buonumore.

Parlammo per un'ora poi mi scusai: «Vado a mettermi la divisa, ragazzi.»

Mi alzai velocemente, presi la divisa e andai al bagno più vicino per indossarla. Poi uscii tranquillamente.

«Woah, guarda dove vai Bolt!» esclamò la più irritante voce del mondo. «A meno che tu non l'abbia fatto apposta per venire vicino a me...»

James Potter era, di nuovo, a qualche centimetro dal mio naso con il suo sorrisetto irritante.

Voleva che giocassi al suo gioco? Perfetto, avrei giocato al suo gioco. Che vinca il migliore, Potter.

Mi avvicinai a pochi millimetri dal suo orecchio, in modo che sentisse il mio fiato.
«E se fosse proprio così, Potter?» sussurrai, appoggiando una mano sul suo petto.

Lui deglutì e sentii il suo cuore che cominciava a battere più veloce. Fregato.

Lui però mi colse a sua volta di sorpresa. Mi prese per i fianchi e mi strinse, facendo scontrare i nostri corpi.

Si avvicinò, facendo quasi sfiorare le nostre labbra: «Ah si? Allora dimostramelo Bolt...»

Impiegai tutte le mie forze per impedirmi di baciarlo ed allontanarmi: «Sarà per la prossima volta, Potter...»

Per un secondo, colsi quasi un'espressione di delusione suoi suo viso, che si trasformò subito in un occhiolino. Io risposi mandandogli un finto bacio, poi tornai dai miei amici.

James

Mi sedetti velocemente nel mio vagone, sperando che i miei cugini non notassero la mia faccia bordeaux. Avevo una reputazione.

Per fortuna Roxanne e Fred stavano battibeccando mentre Louis, beh, era impegnato con la sua ragazza, Sarah Thomas.*

Diedi un finto colpo di tosse per attirare la loro attenzione. Louis e Sarah si staccarono, imbarazzati, mentre i due fratelli si voltarono verso di me.

Roxanne spostò i piedi dal sedile, lasciandomi sedere accanto a lei per non disturbare i due piccioncini.

Nessuno avrebbe detto che lei e Fred erano fratelli: Roxy aveva la pelle color cappuccino e i capelli scuri, tagliati molto corti, mentre Freddie somigliava in tutto e per tutto a suo padre, con i classici capelli rossi Weasley e la pelle chiara. Erano battitori per Grifondoro e, forse per i solo due anni di differenza, litigavano di continuo. Mi sarebbero mancati i loro battibecchi l'anno dopo, dato che Freddie era all'ultimo anno.

Louis era l'unico cugino al mio stesso anno e somigliava parecchio a sua madre. Era il classico biondino, con una piccola spruzzata di lentiggini giusto per ricordare a tutti che era un Weasley e gli occhi da cucciolo abbandonato. Non era male come portiere, nonostante il fisico da ballerina mancata.

«Perché te ne sei andato?» chiese Roxy, mettendo una caramella Tutti I Gusti Più Uno in bocca.

Fece una faccia schifata, provocando una risata di suo fratello che sfociò in uno schiaffo sulla testa di lui.

«Ero solo in bagno...» dissi con noncuranza, passandomi una mano tra i capelli per asciugarla dal sudore.

«Oh certo,» mi prese in giro Sarah «Ti ho visto sbavare dietro Elizabeth Bolt! Fraternizzi con il nemico!»

Io la guardai con aria di sfida: «Ah sì? Non eri troppo impegnata a pomiciare con Louis?»

Lei roteò gli occhi: «Touché.»

Non era una brutta ragazza, la pelle scura e i capelli lunghi e lisci, ma non era il mio tipo.

Oltre a essere la ragazza di mio cugino, io preferivo gli occhi blu. Magari con dei bei capelli lunghi castano chiaro e un fisico da urlo. Ancora meglio con la divisa da Cercatore di Corvonero.

Per quanto non la sopportassi, Elizabeth Bolt era assolutamente uno schianto.

*Dato che non è specificata l'età precisa dei Weasley nemmeno sulla Wiki (Si sa solo che, ad esempio, Fred è più grande di Roxanne e che Louis è il più piccolo) ho deciso di rendere loro simili in anni a James.

Rivalry - James Sirius PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora