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Elizabeth

Rimasi nella Sala Comune da sola per non so quanto tempo, scrivendo aiutata da una penna magica. Le mani stavano già molto meglio, l'unguento che mi aveva dato la signora Paciock stava già facendo il suo lavoro.

Mi sentivo più protetta, con la collanina al collo. Mi ripromisi di non torglierla più, per non rischiare altri incidenti.

Marie fu la prima ad entrare. Quando mi vide abbassò lo sguardo, ma io le feci cenno di avvicinarsi.

Zoey mi aveva detto che aveva parlato anche con lei e Amar e la pensavano come lei. Mi faceva piacere saperlo, ma volevo parlarne con loro.

«Come stai, Liz?» Marie si sedette cautamente accanto a me, come se avesse paura che la picchiassi o qualcosa del genere.

Anche se avessi voluto, sicuramente con quelle mani non sarei stata nella posizione di farlo.

«Sto meglio... Non mi fa più molto male, se non tocco nulla.» le sorrisi.

Lei sospirò, giocando con uno dei suoi ricci: «Volevo scusarmi. Ti abbiamo trattata male senza motivo, non c'è nulla di sbagliato in quello che fai.»

«Grazie...» le risposi «Io mi scuso per non avervi detto niente, magari avreste potuto saperlo in altri modi.»

Non era un granché per cui scusarmi, ma non volevo farli sentire totalmente in colpa. Avevo fatto bene a mantenere la calma, sapevo che prima o poi si sarebbero resi conto della situazione.

«Rob ci penserà due volte prima di fare un'altra cosa del genere, la prossima volta...» Marie sospirò «Lui non sembra intenzionato a scusarsi, Liz.»

Mi dispiaceva di non poter più essere sua amica, ma allo stesso tempo ero arrabbiata con lui. Non era nessuno per decidere chi dovessi frequentare o di quale Casa di Hogwarts dovesse essere.

Stavo per rispondere, quando arrivarono anche Amar e Zoey. Anche lui sembrava un po' imbarazzato, ma la mia, di nuovo, migliore amica lo incoraggiò a sedersi vicino a me.

Accennò alle mani: «Ti fanno tanto male?»

Io scossi la testa: «Non molto. Grazie Amar... Marie e Zoey mi hanno detto che volete tornare ad essere miei amici e sono molto grata per questo.»

Lui mi appoggiò una mano sulla spalla, sorridendo: «Ti copriamo le spalle, Liz.»

«Bene, adesso che ci siamo riappacificati, ho una novità!» Marie batté le mani «Norman Cahill mi ha chiesto di uscire, la prossima settimana!»

«Devi raccontarci tutto! E anche tu, Liz, non ci hai ancora detto niente su come siete finiti insieme tu e James...» esclamò Zoey.

Amar si allargò la cravatta: «Credo che mi metterò comodo, ho la sensazione che andrà per le lunghe...»

Tutti e quattro scoppiammo a ridere.

Eravamo tornati.

James

«James, come sta mia sorella?» Kat mi corse incontro, probabilmente aveva saputo quello che era successo.

Io le arruffai i capelli: «Si rimetterà, ora è nella sua Sala Comune, a quanto pare i suoi amici sembrano rinsaviti di colpo...»

«Non sembri molto contento...» osservò Lily.

Mi buttai su un divanetto, di fronte al fuoco, con uno sbuffo: «Sono incazzato nero. E preoccupato. Ellie può aver recuperato tre amici, ma ha ancora tutto il resto della Casa contro. In più quel Whig è completamente fuori di testa, finisce che la uccide.»

«Beh digli qualcosa, o lascia che lo faccia lei...» Hugo si strinse nelle spalle.

«Le ho promesso che non avrei fatto niente di stupido. Non so se posso contenermi con quello nei paraggi. È ovvio che era cotto di lei e ora è arrabbiato perché lei si è trovata un altro ragazzo.»

Katherine si sedette sul bracciolo del divano, accanto a mia sorella: «In più non stai molto simpatico ai Corvonero e da quello che ho sentito lui è un tifoso molto accanito...»

«Lui mi odia a morte...» mormorai «Ma il problema è che se la prende con Ellie. E questo mi fa incazzare.»

«Devi stare tranquillo, Jay.» disse Roxanne, sedendosi su una poltrona di fronte a loro.

«Non posso stare tranquillo! Quello la ammazza sul serio, è completamente andato!» prima che me ne rendessi conto, lacrime di preoccupazione e sconforto attraversarono le mie guance.

Lily mi guardò: «Stai... Piangendo?»

«James Potter piange per una ragazza?» rise Roxanne.

Io la guardai male: «Non è una ragazza qualsiasi, Roxy. Lei è perfetta e non posso lasciare che qualcuno me la porti via. Specialmente non quel bastardo.»

«Ti sei innamorato di mia sorella?» Katherine aveva gli occhi colmi di curiosità.

Sospirai. Ero innamorato di Elizabeth? Cosa significava essere innamorati, in ogni caso?

Non lo sapevo, sapevo solo che non avrei potuto sopportare di perderla di nuovo o di doverla ignorare. Era diventata troppo importante. Era il mio posto sicuro.

Forse ero davvero innamorato, ma ancora non lo sapevo.

«Non lo so, Kat. Ma ti giuro che non lascerò che le accada niente di brutto.»

A/N:
Abbiamo raggiunto 1000 letture! Sono tantissime, sono troppo felice! Spero che questa storia vi stia piacendo, ormai stiamo quasi per giungere al termine. Ma non preoccupatevi, i colpi di scena non sono finiti... Grazie ancora per le letture!
Au revoir!

P.S.: scusate per il capitolo un po' più corto del solito, mi sto preparando per scrivere i capitoli finali quindi quelli di questi giorni non saranno granché. Vedrete che ne varrà la pena alla fine!

Rivalry - James Sirius PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora