James
Era il 23 dicembre, mancavano solo più due giorni a Natale e uno a rivedere il resto della mia famiglia.
Mia madre era già intenta a preparare per il pranzo del giorno dopo, mentre papà voleva portarci a comprare gli ultimi regali.
Avevo intenzione di comprare un regalo per Ellie. Stavamo andando alla grande, sembrava davvero che io le piacessi e lei a me piaceva da morire.
Avevamo ancora una settimana e qualche giorno, prima di tornare ad Hogwarts e non vedevo l'ora di passare quei giorni con lei. Le avrei confessato i miei sentimenti, mi serviva solo il momento giusto.
Mi chiusi nel cappotto e nella sciarpa di Grifondoro. Nella notte aveva nevicato un po', quindi il terreno era coperto da una sottile coltre bianca.
Elizabeth ci raggiunse in fretta, quasi scivolando sugli scalini ghiacciati. La sciarpa blu e bronzo le copriva il volto fino al naso, lasciando intravedere solamente i suoi occhi blu.
«Woah, non cadere, Ellie...» la presi in giro, al che lei mi rivolse un'occhiataccia. Io risi, porgendole la mano per aiutarla.
«Lily e Katherine vengono con me, mentre voi tre potete andare dove volete, ma tornate qui a casa prima di cena, ok?» disse mio padre.
Io gli feci il pollice in su, poi lui se ne andò con le due ragazzine più piccole.
«Io non voglio fare il terzo in comodo anche qui...» Albus alzò le braccia in segno di resa «Ne ho già abbastanza con Scorpius e Rose! Se mi cercate sono al parco.»
In un attimo si era volatilizzato anche lui.
«Mostrami un po' questo paese, allora.» propose Ellie.
Io annuii, poi le dissi: «Io devo ancora prendere un regalo per Albus, gli altri li ho comprati a Hogsmeade. Tu?»
«Solo per Kat. Ma dato che ci ospitate ne prendo uno anche per i tuoi fratelli e i tuoi genitori, sai cosa vogliono?»
«E per me?» le misi un finto broncio.
«Vediamo... Cosa prendo a Lily?»
Io incrociai le braccia al petto e piantai i piedi, come i bambini: «Voglio anche io un regalo.»
Ellie rise, poi sospirò: «Magari ho già preso il tuo regalo, James. Non ci hai pensato?»
Io rimasi veramente stupito. Come mai avrebbe dovuto prendermi un regalo di Natale se fino a tre giorni fa nemmeno parlavamo?
La ragazza si avvicinò a me e poggiò le mani sui miei avambracci. Si alzò in punta di piedi e, velocemente, mi lasciò un bacio sulla guancia.
«Ti piacerà.» mi sussurrò all'orecchio.
Lei si incamminò per la strada del paese, mentre io ero ancora sconvolto dalle sue labbra sulla mia guancia. Avevo quasi dimenticato quanto fossero morbide.
«Allora vieni o devo vagare senza una meta?» mi chiese lei, indicandosi un finto orologio.
«Arrivo, arrivo!» esclamai, smettendo di sfiorarmi il punto in cui mi aveva baciato.
Mi piaceva troppo.
Andammo subito in un negozio di vestiti. In quel paesino non c'erano negozi magici, solo cose per babbani, quindi la scelta non era molta.
«Non ho molte sterline babbane, vedo cosa riesco a comprare...» disse Elizabeth, girando in cerca di vestiti.
Io non avevo la minima idea di cosa regalare ad Albus. Lo conoscevo da quindici anni ma era ancora completamente un mistero per me.
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Rivalry - James Sirius Potter
FanfictionElizabeth Bolt è una stella: Capitano di Corvonero, nonché la più giovane Cercatrice della Nazionale Inglese della storia. Non vede l'ora di tornare a Hogwarts dopo la sua vittoria in Coppa del Mondo, se non fosse che ad aspettarla c'è un certo Jame...