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Elizabeth

Non avevo tempo per tornare nel mio dormitorio, avrei cercato la mia collanina più tardi. In più non ero sicura che si trovasse lì.

Maledissi me stessa per averla tolta e lasciata sul comodino, la notte prima. Di solito non lo facevo mai, ma non pensavo che qualcuno me l'avrebbe presa.

Non avevo tempo per pensarci, dovevo andare a Cura delle Creature Magiche. Non erano le creature magiche che mi preoccupavano, in quella lezione.

Ero in anticipo, c'era solo un gruppetto di Tassorosso che chiacchierava tra di loro. Erano particolarmente portati per quella materia.

Il professor Hagrid mi sorrise da lontano, poi tornò a sistemare le sue cose. Nel mezzo del prato c'erano quattro grandi tavoli, con qualcosa in mezzo coperto da un telo.

Vidi arrivare James e Louis insieme a Sarah, la sua ragazza. Alzai la mano per salutarli e loro ricambiarono allegramente. Fui grata che almeno loro mi considerassero.

Quando avevo provato a chiedere della mia collanina a Zoey lei mi aveva mandata via. In qualche modo, però, sembrava quasi che si sentisse in colpa. Sembrava quasi che l'unico veramente arrabbiato con me fosse Robert e stesse quasi obbligando gli altri a stare dalla sua parte.

«Ciao Hagrid!» esclamò James, salutando anche il professore.

Lui era sempre amichevole con tutti, in particolare con i Potter-Weasley. Forse li considerava animali magici.

«Ehi.» si voltò poi verso di me, stampandomi un bacio sulla fronte.

«Non ho ancora cercato bene la collanina...» dissi.

Lui sorrise: «Tranquilla, la troverai, che te l'abbiano rubata o no.»

«Sono cattivissimi con te, Liz.» constatò Sarah «In fondo non hai fatto nulla di male...»

«A quanto pare avere un ragazzo è un crimine, al giorno d'oggi.» scherzai.

«Allora finiremo entrambe ad Azkaban!»

Ridemmo tutti e quattro, ma la risata si concluse presto quando i miei ex-amici arrivarono sul luogo della lezione.

Rob camminava a passo pesante, con uno sguardo colmo di disprezzo. Zoey sembrava a disagio e continuava a guardarmi, toccandosi il collo.

James la guardò un secondo, come si aspettasse qualcosa, e lei non sostenne lo sguardo. Forse non era poi così arrabbiata con me.

Qualche minuto dopo la lezione cominciò: «Bene, bene ragazzi! Benvenuti in questa nuova lezione. Oggi cominciamo un argomento un po' particolare che ci portiamo dietro per tutto l'anno rimasto.*»

Gli studenti bisbigliarono tra di loro e James mi sussurrò: «Chissà cosa c'è sotto quei teli...»

«Spero nulla di pericoloso, ci manca ancora che qualcuno tenti di uccidermi.»

«Ti proteggo io...» sorrise «Poi cos'è il divertimento senza un po' di pericolo?»

Io alzai un sopracciglio: «Sicuro?»

«Noioso.» James si strinse nelle spalle «Dov'è finita la Bolt che ha fatto quel numero alla Coppa del Mondo?»

«A quidditch so giocare, quindi posso permettermi di rischiare...» dissi «In più lì non avevo un'intera Casa di Hogwarts che mi odiava.»

«Non avevi neanche un ragazzo che farebbe di tutto per proteggerti.» mi fece l'occhiolino.

Io gli sorrisi e lui sfiorò la mia mano, accarezzandola leggermente.

Rivalry - James Sirius PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora