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James

Pozioni era la lezione più noiosa della settimana. Fortunatamente, era anche l'ultima.

Non avevo più parlato con Elizabeth dopo quel giorno sul campo. Ogni tanto ci scambiavamo un sorrisetto, quando non ci vedeva nessuno e questo peggiorava solo la situazione.

Ero cotto di lei. Ogni volta che mi guardava avevo lo stomaco in subbuglio e cercavo di non arrossire. La cosa non migliorava anche senza parlarci e anzi, più aumentava la consapevolezza più aumentavano i sentimenti.

I tavoli erano da cinque, io mi misi con Louis e Sarah e mia cugina Lucy e un suo amico, Ben. Anche se eravamo dello stesso anno non ci frequentavamo molto, era un po' troppo rompipalle per i miei gusti.

Notai Elizabeth, dall'altro lato della stanza e controllai bene di mettermi in un posto da cui potessimo guardarci. Lei mi mandò un sorrisetto di sfuggita e io ricambiai.

Il professor Lumacorno fece il suo ingresso nella stanza, con il suo solito andamento dondolante. Davvero strano.

«Buongiorno, ragazzi! Oggi svolgeremo una lezione che tutti quanti voi adoreranno, scommetto.» sorrise.

Prese una piccola fiala, che conteneva un liquido perlaceo e gorgogliante e la mostrò a tutta la classe: «Questa è Amortentia, un filtro d'amore potentissimo. Potete trovarla a pagina 37 del vostro libro di testo. Dà gli effetti di un innamoramento alla persona che la beve verso chi l'ha preparata ma non funziona come i sentimenti genuini, quindi attenzione. Inoltre il suo odore cambia di persona in persona, secondo quello che lo attrae. Affascinante vero?»

Un brusio si levò tra i tavoli.

Fantastico, proprio quello che mi serve se voglio reprimere i miei sentimenti.

«Come se avessi bisogno di un filtro d'amore...» si vantò Louis, circondando con un braccio la sua ragazza.

«Non basterebbe...» rise lei, dandogli un bacio senza farsi notare dal professore.

Cercai di trattenere il vomito. Normalmente li trovavo carini, sdolcinati a dismisura, ma carini.

Quella però non era la normalità e non lo sarebbe stata finché non avrei smesso di pensare ad Ellie e al fatto che la sua cravatta si abbinasse così bene ai suoi occhi. Le avevo anche dato uno stracazzo di soprannome, per Merlino.

Sospirai e mi girai verso di lei, incontrando il suo sguardo. Per un lungo secondo rimanemmo a fissarci negli occhi, fino a quando lei non distolse le pupille. Un leggero rossore apparve sulle sue guance, il che le rese solo più accarezzabili.

Più cercavo di non pensarci, più mi assillava. Elizabeth Bolt era meravigliosa e ormai la sognavo anche di notte.

Brutta storia.

«Seguendo le istruzioni del vostro libro, preparerete un filtro per tavolo nel calderone che trovate di fronte a voi. Alla fine dell'ora li confronteremo insieme, tutto chiaro?» spiegò il professore.

Nel momento esatto in cui chiuse la bocca, Lucy e Ben presero il libro e si misero subito al lavoro. Louis e Sarah non sembravano molto interessati ad intrattenere una conversazione, quindi decisi che per lo meno avrei dato una mano.

Diedi uno sguardo veloce ad Elizabeth e i suoi amici. La sua migliore amica, Zoe o qualcosa del genere, era nel Lumaclub, quindi sapeva perfettamente come muoversi.

Lucy cominciò a dare ordini a destra e a manca, con Ben che eseguiva come un cagnolino. Mia cugina era autoritaria, altro motivo per cui non ci frequentavamo molto.

Rivalry - James Sirius PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora