Un ulteriore, positivo, cambiamento, portato dalla guerra, era stato poter tornare a passeggiare tra le vie di Diagon Alley senza più quell'aria di paura che si era iniziata a respirare fin dalla prima guerra magica.
Con l'arrivo del nuovo anno scolastico poi, la gente era più frenetica e allegra che mai, la folla si accaniva sui prodotti scolastici, tanto che, al Ghirigoro, anche il salvatore del mondo magico aveva dovuto fare la fila come chiunque altro, non che gli dispiacesse più di tanto, insomma, forse un po', ma lui voleva essere considerato un mago come gli altri, perché lui era solo questo, un mago come chiunque altro, che, senza neanche volerlo davvero, è stato vestito con l'armatura e l'elmo da eroe, prima ancora di poter effettivamente capire cosa significasse.
“Sono davvero mortificato signor Potter, ma temo di aver finito tutte le mie copie di pozioni avanzate”
A parlare era stato un uomo piuttosto grassottello da dietro il proprio bancone, Harry sospirò desolato, era l'unico libro che gli mancava fin dal sesto anno, e, evidentemente, sembrava destino che non ne entrasse in possesso.
“Ne è proprio sicuro? Può controllare nuovamente? La prego”
“Mi dispiace davvero molto, ma sono assolutamente certo di aver terminato le copie, può comunque prenotarne una e venirla a ritirare tra un paio di mesi”
Due mesi?! Diamine in due mesi Lumacorno aveva già in piano di riprendere tutti gli argomenti dal sesto anno in poi! Nonostante fosse il suo preferito, al professore non sarebbe mica piaciuta l'idea di rimandare l'intero programma del settimo anno solo per poterlo aiutare e in più, con totale certezza, i suoi compagni, Hermione in particolare, non sarebbero affatto stati di buon accordo, così, con un sospiro, annuì, lasciando il negozio, avrebbe chiesto a Ron di condividere lo stesso libro, era sicuro che per il rosso non sarebbe affatto stato un problema.
Una volta fuori dal negozio di libri, si iniziò a dirigere verso il negozio dei due gemelli* dove era sicuro fosse ancora l'intera famiglia ed Hermione.
Ci fu qualcosa però, che, nel mentre che camminava, catturò decisamente la sua attenzione, una figura incappucciata, avvolta in un elegante mantello nero, si stava dirigendo verso uno dei vicoli che avrebbero potuto condurla a Nocturn Alley, Harry sapeva che non avrebbe dovuto seguirla, ma la paura che potesse trattarsi di un superstite seguace di Voldemort, gli si insediò fin dentro alle vene.Neanche il tempo di entrare nel vicolo, che vide quell'ombra farsi spazio tra la folla, si faceva sempre più rapida e spedita, Harry, nell'inseguirla, si ritrovò a correrle dietro, guadagnandosi parecchie maledizioni e insulti da tutta la gente contro cui andava a sbattere e le scuse, con quel tipo di maghi, erano ben poco utili.
Era sicuro di averlo visto entrare al numero 13\b, ne era certo. Entrò velocemente nel negozio, dando solo una rapida occhiata all'insegna: Magie Sinister.
Una volta entrato però il moro si rese conto di essere solo, il negozio, che aveva avuto la sfortuna di vedere, e visitare, in altre occasioni, non era cambiato di una virgola, era sporco, polveroso, grondante di manufatti magici di ogni genere, colore, forma e consistenza.
Fu quando posò il proprio sguardo sul camino ancora fumante e sporco di metropolvere che il giovane comprese, quella figura gli aveva teso una trappola! Ma perchè portarlo lì? Per quanto Nocturn Alley fosse spesso e volentieri popolato da persone pericolose, lui era il salvatore del mondo magico! Nulla gli sarebbe costato smaterializzarsi e fuggire o, e così avrebbe fatto in caso di necessità, combattere.
Con un sospiro rassegnato, decise di perlustrare il negozio, magari alla ricerca di qualche dettaglio utile che potesse essergli sfuggito; durante quel piccolo giro di controllo, il suo sguardo si posò su un libro che, in quel momento, gli parve estremamente interessante, lo prese in mano e, dopo aver tolto la polvere che lo ricopriva, ne lesse meglio il titolo: pozioni avanzate.
Lo aprì velocemente, sfogliando le pagine impolverate, tanto per assicurarsi che non fosse un qualsiasi libro oscuro mascherato da innocuo volume di pozioni, per evitare sospetti. Si rese conto però che non si trattava di un libro qualsiasi, ma bensì il suo volume di pozioni, preso in prestito, al sesto anno, il libro del principe mezzosangue, il libro di Piton.
Aveva letto e riletto quel volume così tante volte, che lo avrebbe riconosciuto fra mille, la cosa che invece gli parve piuttosto strana, era il notare come fosse raddoppiato di volume, c'erano pezzi di pergamena strappati e inseriti fra le pagine come se chi le avesse scritte, per non essere scoperto, avesse tentato di nasconderle. I segni sulle pagine erano triplicati, così come gli appunti e le correzioni.
Harry era sicuro che quelle cose fossero scritte dalla stessa persona, per cui nessuno aveva modificato il prezioso diario del principe mezzosangue, sembrava più che altro che il tomo fosse stato liberato da un incantesimo che ne nascondeva i segreti.
Non si riuscì a spiegare il perché quell'oggetto fosse lì, era sicuro di averlo lasciato lui stesso all'interno della stanza dei requisiti, evidentemente qualcuno, durante la restaurazione del castello, doveva averlo trovato, preso, e portato lì, probabilmente nella speranza di venderlo, avendolo scambiato per chissà quale libro di magia oscura, e ricavare il più possibile.
“Oh ma è proprio lei! Harry Potter in persona, oh signore sono onorato di averla nel mio negozio, prego, mi dica come posso umilmente servirla”
A parlare era stato un omino piuttosto minuto, dal viso scarno e un po' storto, appuntito e allungato, con pochi, unti, capelli sulla testa, che gli si era letteralmente prostrato ai piedi. Harry non sapeva cosa fare, la curiosità di leggere tutte quelle nuove, interessanti, annotazioni lo allettava decisamente tanto, ma l'idea di violare, ancora una volta, la privacy del suo professore non gli piaceva affatto, soprattutto se considerato che il suddetto era stato piuttosto eloquente a San Mungo: voleva essere lasciato in pace. Aveva dedicato la sua vita a proteggerlo, spesso e volentieri, contro la propria volontà e, finalmente, desiderava un po' di pace.
“Quanto costa questo?”
Chiese in fine, la curiosità aveva decisamente avuto la meglio, in più era certo, o almeno ci sperava, che ora, dato che non era più lui l'insegnante di pozioni, Piton non se ne sarebbe accorto.
“Oh quello signore? Proprio perché si tratta di lei, glielo passo a cinquanta galeoni”
“Cinquanta?!”
Maledizione! Quel vecchio adunco era un vero truffatore, nonostante i soldi non gli mancassero, odiava dover essere imbrogliato così apertamente.
Recuperò il denaro e, con uno sbuffo, lo consegnò a quel viscido approfittatore; così, neanche mezz'ora dopo aver fatto il suo ingresso al negozio, ne era uscito non con un ostaggio, ma con un nuovo, interessante, libro di pozioni.
*Sì, io sono contro all'idea di separare i gemelli Weasley, ma in generale tutta la famiglia, per cui qui sono entrambi vivi
Cupido
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~Amortentia~
FanfictionLa guerra è finita, e tutti si sentono quasi euforici all'idea di rientrare finalmente alla scuola di magia e stregoneria, sarà possibile credere, che Harry Potter avrà finalmente un anno tranquillo? O sarà solo un dolce e lontano miraggio nella van...