11. Tra Dolore, Sogno E Passione

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Come di consueto, convincere madama Pomfrey a lasciarli entrare era stata una battaglia. Fu più ardua del solito effettivamente, l'infermiera sembrava decisamente più scorbutica di quanto non fosse già giornalmente. Solo una volta entrati, in assoluto silenzio, avevano potuto scoprire il perchè grazie ad una Hermione decisamente di pessimo umore, i capelli arruffati e gonfi poi le donavano un'aria ancora più terrificante, come se la sua espressione omicida non fosse già sufficiente a incutere timore.

“Da quando è arrivato non fa altro che lamentarsi! Ha fatto passare una nottata d'inferno a tutti solo perchè il letto è scomodo! Stamattina si è rifiutato di prendere la medicina perché odia il sapore e non ha fatto altro che lamentarsi come un bambino!
Madama Pomfrey era così innervosita che pur di farlo stare zitto ha dovuto correggere il suo succo di zucca con del distillato soporifero! Odio doverlo ammettere ma Ron aveva ragione, Malfoy non è cambiato per niente!”

Finito il suo sfogo, dopo aver lanciato una doverosa occhiataccia a Ron, sguardo che spense sul nascere qualsiasi sua parola vittoriosa e che fece sparire dal suo volto quell'espressione soddisfatta, facendo sghignazzare il moro, la riccia si sistemò meglio, seduta con la schiena appoggiata ai cuscini, e sospirò per calmarsi.

“Ci dispiace davvero molto Herm... hai idea di chi possa essere stato a lanciare una fattura alla sua scopa?”

“Non saprei Harry... ma la Mcgranitt sembrava molto preoccupata, oppositori, così ha detto quando lo hanno portato qui, credo si riferisse a qualche nemico della sua famiglia sembra che neanche suo padre se la stia passando tanto bene, al ministero hanno provato ad eliminarlo già due volte”

Rispose la mora in un sussurro facendo sgranare gli occhi al prescelto. Quando i Malfoy furono assolti si era già preparato a dover assistere a qualche atto contro di loro ma di certo non si aspettava che attentassero alla loro vita in tal modo!

“Eliminarlo?! Intendi che qualcuno ha provato a far fuori Lucius?”

Chiese con gli occhi sgranati, a bassa voce, nonostante tutti stessero riposando Harry era ben consapevole che ad Hogwarts anche le mura hanno occhi e, soprattutto, orecchie.

“Era sulla gazzetta del profeta in prima pagina fino a stamattina, ne parlavano tutti in sala grande non te ne sei accorto?”

Domandò il rosso in risposta, ricordandosi poco dopo della totale disattenzione che Harry aveva assunto verso il mondo intero proprio quella mattina, per cui non fu più di tanto sorpreso quando lo vide scuotere la testa, come caduto dalle nuvole.

“A quanto pare i Malfoy hanno più nemici di quanti non vogliano ammettere, non mi stupirebbe se uno di loro fosse proprio qui a scuola, sembra che non scorra buon sangue neanche tra i serpeverde verso di loro”

Borbottò la riccia spostando la sua attenzione sul libro che ancora teneva in mano l'amico, e, non appena se ne accorse, il moro parve spostare la sua attenzione nuovamente sul volume che sembrava volersi frantumare ogni volta che ne sfogliava le pagine per quanto fosse rovinato.

Il prescelto lo passò all'amica, che lo accolse tra le mani con gentilezza, neanche stesse tenendo una farfalla delicata, temendo che potesse sparire o distruggersi in poco meno di un secondo. Lo accarezzò per eliminare la poca polvere che ancora ne oscurava il titolo così da poterlo leggere: “Tra dolore, sogno e passione – William Shakespeare”*.

“È arrivato stamattina...credi che possa esserci davvero utile?”

Domandò un po' tentennante il bambino che è sopravvissuto, guardando l'amica con una scintilla di speranza nello sguardo, ella sorrise, uno di quei sorrisi che sfoggiava ogni volta che scopriva qualcosa di nuovo, o quelle volte in cui le regalavano un nuovo volume da leggere e alla quale dedicarsi.

“Sono sicura di sì! Ma spiegami Harry, come mai sei così interessato a quella citazione? Non credo che una  dedica romantica possa nascondere qualcosa di losco”

Il moro impallidì, come avrebbe potuto giustificarsi ora? “sai Herm non è tanto la frase il problema quanto il fatto che io l'abbia letta nel libro del principe mezzosangue, lo stesso libro che avevo abbandonato al sesto anni giurando che non l'avrei mai più ripreso” decisamente no, la riccia lo avrebbe affatturato riducendolo peggio di come si ritrovava Malfoy e avrebbe sicuramente incenerito il suo libro di pozioni, accertandosi che ne fosse rimasto solo un mucchietto di cenere, per cui la carta della verità era assolutamente da scartare, almeno per il momento.

“Non ne sono sicuro Mione...ma sento che c'è qualcosa sotto”

Rimanere sul vago sembrò essere la scelta giusta visto che l'amica annuì pensierosa, spostando nuovamente lo sguardo sul libro, acconsentendo nel proseguire le proprie ricerche.

*Ho cercato di dare un nome che contenesse, a grandi linee, tutti i temi che vengono affrontati nelle opere di Shakespeare, e si, in quel libro sono tutte presenti.

Cupido

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