Alla fine del suo ultimo giorno di scuola, Luna tornò a casa tutta contenta di essere finalmente libera e di aver inviato i moduli d'iscrizione al torneo. Drago le fece cenno di venire in cucina. Lei buttò la borsa dei libri su una sedia e lo seguì.
Drago spinse una scatola verso di lei attraverso il tavolo. Si sentiva generoso, in quel periodo. Quella mattina aveva portato un mazzo di fiori ad Alice, come ringraziamento per aver organizzato una festa a Luna. Lei era parsa gradire. Davvero molto.
– Per te, krapivnik. Regalo di compleanno.
Luna, stupita, la prese, l'aprì e ne pescò delle vecchie fasce da boxe.
-Sono le mie – disse Drago. – Io non penso che le userò di nuovo. Puoi metterle tu. Mi farebbe piacere. Magari ti portano fortuna.
Luna gli si buttò tra le braccia. Drago si mosse, a disagio, come al solito quando Luna lo abbracciava; anche se, in realtà, la strana sensazione di calore e conforto che provava non gli dispiaceva poi così tanto.
– Oh, Ivan. Giuro che domani imparerò almeno cinque frasi in russo e te le dirò – gli promise lei. Si sedette, stringendo la scatola come se avesse paura che qualcuno potesse irrompere dalla finestra, strappargliela dalle braccia e scappare via dalla scala antincendio. – Ad Alice sono piaciuti i fiori?
- Direi di sì.
Luna andò ad aprire la credenza e prese un barattolo di burro d'arachidi, ignorando l'occhiata di disapprovazione di Drago. - Cosa c'è tra voi due?
- Niente.
- Ti piace -. Luna lottò col coperchio del barattolo.
Drago alzò le spalle. - È mia amica.
- No, ti piace-piace. Sei innamorato di lei.
- No, non lo sono -. Drago prese il barattolo, l'aprì senza sforzo e lo restituì a Luna.
- Te l'avevo allentato. E comunque sì, lo sei.
- Luna, sentimi bene -. Lei continuò a sembrare un po' troppo svagata, così Drago l'afferrò da sotto le braccia, strappandole una specie di squittio di sorpresa, la sollevò e la spinse a sedere sul tavolo, in modo che Luna fosse a un'altezza sufficiente per guardarlo in faccia. - È ridicolo. Non sono innamorato di Alice.
- L'hai già baciata?
Drago si coprì la faccia con le mani. – Questa conversazione sarà il mio nuovo peggior ricordo.
- Be', l'hai baciata o no?
- No. Tantomeno altro, prima che tu lo chieda – ringhiò Drago.
- Devi farlo.
Drago provò un brivido di paura, cosa che non gli succedeva mai. - Sei matta?
- Dammi retta, quella ragazza non vede l'ora che tu lo faccia.
Drago alzò le mani, come se Luna gli stesse puntando contro una pistola carica. Si sedette e chinò la testa. - Non saprei nemmeno da che parte iniziare.
Luna sgranò gli occhi. – Sei stato sposato per tre anni!
- Sì, ma con Ludmilla – replicò Drago freddamente.
- ...Giusto -. Luna gesticolò verso di lui. – Non è complicato. Devi solo essere naturale e fare quello che ti viene.
- Cosa dovrebbe venirmi, esattamente?
- Lo saprai, quando ti verrà.
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Gatekeeper
FanfictionDopo la sconfitta contro Rocky Balboa, Ivan Drago torna in Russia. Dove non resiste neanche un minuto. Sopraffatto dal senso di sconfitta, abbandonato da tutti, compresa sua moglie Ludmilla, torna in aeroporto e prende un aereo qualunque, verso una...