Luna incontra la sua nemesi

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Il giorno dell'incontro, Luna era nervosa, ma determinata. Ascoltò tutte le raccomandazioni di Drago, entrò nello spogliatoio e, quando ne uscì, andò a sbattere contro Willow Clark che entrava. Con lei c'era Polly Jerzyck, che letteralmente fuggì alla vista di Luna.

Luna e Willow si fissarono. Drago, che era in fondo al corridoio, annusò i guai in arrivo e si avvicinò quel tanto che bastava per intervenire se una delle due fosse saltata alla gola dell'altra. L'allenatore di Willow, dall'altra parte, chiacchierava con i giudici senza fare una piega.

-Non avrei mai pensato di ritrovarmi contro di te in finale – disse Willow – dopo il disastro dell'altra volta.

- Che vuoi che ti dica? – rispose Luna. – Mi sono allenata.

- Lo sai che sei qui solo perché LaPoint aveva troppa paura di me, vero?

- È una fortuna che io non ne abbia, allora.

Willow si guardò intorno. – È venuto qualcuno a vederti? Quella drogata di tua madre?

Drago si lanciò appena in tempo per placcare Luna, che aveva caricato Willow.

- Lasciami! – urlò Luna. – La uccido!

- Aspetta almeno di essere sul ring!

Finalmente, anche l'allenatore di Willow si decise a palesarsi. Era un uomo taurino ma con un po' di pancetta, calvo. Aveva una felpa con su scritto CLARK da una parte e ALAN POTTER – ALLENATORE dall'altra. Contemplò per un po' il corpo a corpo tra Drago e Luna e poi chiese: - Che sta succedendo, qui?

- Allontana la ragazza – disse Drago, facendo un cenno verso Willow.

- E tu chi sei per venire qui a dare ordini? – ribatté Alan, per nulla scoraggiato dall'aspetto letale di Drago.

Lui riuscì a trascinare Luna ancora indietro, troppo impegnato a tenerla per rispondere.

– No, aspetta...Io lo so chi sei. Ivan Drago! – esclamò Alan. Fece un passo verso di lui. – Ivan Drago! La Transiberiana! La Morte dall'Alto! Che onore! L'ho vista sui giornali. È vero che hai lasciato l'Unione Sovietica per venire qui e allenare questa ragazza e il suo branco di perdenti? D'altronde, è proprio quello che ci si aspetterebbe da un gatekeeper. È quello che sei, no? Dopo che ti sei fatto mettere al tappeto da quel piccolo italiano, che perfino io avrei sconfitto, anche se non sono il campione del mondo dei pesi massimi dilettanti.

Drago lo fissò.

-Che c'è? – incalzò Alan, parlando lentamente, come se Drago fosse lento di comprendonio. – Non mi capisci, compagno?

Drago, che aveva appena sollevato Luna di peso per impedirle di divincolarsi, la mollò di colpo. Per fortuna fu a sua volta intercettato dal branco di perdenti, appena giunto sul posto. Henry e Gabriel bloccarono Drago, Brian si piazzò tra lui e Alan, Bertrand fermò Luna che stava per avventarsi su Willow e gli altri tre la spalleggiarono.

Alan Potter non aveva ancora finito con Drago. Quando lo chiamò "sporco assassino comunista", Luna lasciò perdere Willow e cambiò bersaglio. Bertrand la immobilizzò con una mezza Nelson e domandò ad Alan: - Volete la rissa? Per noi va bene risolverla qui nel corridoio. Però siamo undici contro due. Non so se vi conviene.

- Vi butterebbero fuori – ribatté Willow.

- Già, insieme a voi – disse Andy.

- Guarda che per me non fa nessuna differenza pestarti sul ring o per strada – aggiunse Luna.

Alan non voleva che Willow si facesse squalificare per aver fatto a botte nel corridoio, perciò la prese per un braccio, ma Willow fece resistenza. - Vedremo chi pesterà chi, Russell. Lui non ci sarà a proteggerti sul ring!

- Chiudi quella fogna! – ringhiò Luna.

- Wow! Sei davvero una donna di classe e grazia! – le gridò Willow mentre Alan la trascinava via.

Luna le rivolse un gesto che, per fortuna, i giudici non videro.

-Falle vedere i sorci verdi, Luna – disse Alice, e si allontanò con gli altri.

Luna rimase immobile dov'era. Drago la prese per un braccio e la trascinò verso il ring. Lei piombò a sedere su una panca e lui iniziò a massaggiarle le spalle e il collo nel tentativo di sciogliere i muscoli contratti, cosa molto difficile perché Luna era agitatissima e non riusciva a stare ferma.

-Ascoltami – disse Drago, riacciuffandola per l'ennesima volta – so che sei furibonda e che la odi. Ma devi restare lucida.

Luna continuava a girarsi a guardare Alan e Willow. – Ti ha chiamato... - farfugliò, indignata. – Non è giusto. Non è vero. Non...

- Non fa niente – mentì Drago, ma era contento che Luna gli desse le spalle e non vedesse la sua espressione. - Mi hanno detto di peggio.

- Non dovevi trattenermi.

- Ti avrebbero squalificato.

- Ne sarebbe valsa la pena.

- Forse – ammise Drago. – Ma il tuo scopo non è abbattere Willow Clark. Il tuo scopo è vincere il torneo. Per farlo devi metterla al tappeto, vero, ma sul ring, non nel corridoio. Controlla la rabbia e usala per darti la carica, ma non perdere la tramontana. Ponyal? Capito?

Luna si voltò verso di lui per rispondere ma, improvvisamente, il suo sguardo si fissò su un punto dietro Drago e parve congelare.

-Che c'è? – fece Drago. – Cosa...? -. Si voltò anche lui e rimase di sasso.

Alle sue spalle c'era Rocky Balboa.

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