Capitolo 45

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Mi sveglio in un posto sconosciuto.

Ma dove sono?

Faccio per alzarmi ma non ci riesco.
I miei piedi e le mie mani sono legati da corde.

Davanti a me trovo l'unica persona che pensavo fosse mio amico.

«Che cazzo hai fatto?!» Urlo a Kevin con le lacrime agli occhi.

Quel 'sono stato costretto' e quel 'minacciavano mia sorella di due anni' che aveva detto al parco mi fa collegare tutto...

È lui la spia...lo è sempre stato...ed io come una sciocca ci sono cascata...

«Come hai potuto farmi questo?! Ti credevo mio amico!» Urlo ancora.

Le lacrime invadono nuovamente il mio viso.

«Volevo abbandonare! Ma mi hanno costretto! Mia sorella soffre di fibrosi cistica ed è in ospedale, mi hanno minacciato! Non potevo fare altro!» Urla di rimando avvicinandosi a me.

Cerco di strattonarmi dalle corde ma niente da fare.

Da una stanza vedo uscire Emily, Dustin e...Cedric.

Non ci credo...

«Prima io» dice con un sorriso malizioso facendo ridere i miei vecchi amici.

Si avvicina a me e mi alza il viso facendo incontrare le miei iridi con le sue grigie.

Si avvicina pericolosamente a me e poggia le sue labbra sulle mie.

Io le ritiro indietro facendo una faccia schifata e lui, vedendo che non ricambio, mi mette una mano sulla spalla e me la stringe forte, facendomi scappare dei gemiti di dolore.

Non ho altra scelta...finché non lo bacio lui non mi lascerà mai in pace...

No! Non posso tradire Logan!
Mai e poi mai.

Continua a stringere la mia spalla ed io sposto la testa per non baciarlo.

Sbuffa e mi sussurra:
«Abbiamo tutto il tempo per divertirci.»

Deglutisco dalla paura e lui si allontana sedendosi sul divanetto.

«Sei stato tu a controllarmi e a riferire tutto a Tristan?» deglutisco.

«Vedi Nicole, quella volta in cui tu ti sei fatta male alla caviglia, ho chiesto al coach di venire da voi, ma anziché venire da voi, sono andato nello spogliatoio delle cheerleader e ho messo un micro cip nel tuo telefono per dire tutte le tue posizioni a Tristan» sogghigna mentre io sussulto.

No...non è vero...

Guardo Kevin, ma lui subito sposta lo sguardo.

«C-come hai conosciuto Tristan?» Chiudo impaurita.

Tutta questa situazione mi sembra assurda...

«Oh be' io e lui ci conosciamo da tanto, perché anche io vengo da Chicago. Poi però mi sono trasferito qui, e lui mi ha detto che aveva bisogno di un aiuto. Mi ha spiegato di te e poi mi ha detto di trovarmi una spia che ti possa fare 'tenerezza' così ho trovato questo nerd e l'ho seguito. Ho trovato il suo punto debole: sua sorella, così l'ho minacciato.
Un gioco da ragazzi.»

Lei sue parole mi fanno raggelare il sangue nelle vene.

Non posso crederci, quanto possono essere cattive queste persone?

Mi guardo attorno per cercare una via di fuga ma invano.

Tutto questo non ha senso...

Sento, per la paura, che potrei svenire da un momento all'altro, ma non devo cedere, so che Logan mi troverà.

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