Capitolo 13

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⚠️CAPITOLO SPINTO
JESSICA P.O.V
Ci sdraiamo sul letto e io gli sfilo la maglia.
"Che ragazza intraprendente!" dice con una voce molto sexy alternata ai nostri respiri affannosi. Lui poi fa la stessa cosa con me restandomi a guardare.
"Dio è un'anno che sognavo questo, che tu fossi mia" dice questo poi passa un dito prima sul collo, poi in mezzo ai seni e alla fine arriva la bordo dei pantaloni.
Poi si china su di me lasciandomi dei baci sul collo e poi facendomi un succhiotto sulla clavicola. Si ferma un'attimo e si mette a guardare la sua 'opera' e poi con un sorriso soddisfatto si avventa su dinuovo su di me.
Io intanto gli tolgo la cintura e i pantaloni.
Lo sento duro sopra di me e allora decido di porre fine alle sue sofferenze e lo prendo in mano. Lui sobbalza e poi geme. Inizio a muovere la mano su e giu provocandogli piacere. Mi piace vederlo così vulnerabile, è bastato un mio tocco per fagli quasi perdere il controllo.
Lui ripreso il controllo mi toglie pantaloni e mutandine e infila un dito dentro di me. È così piacevole e i nostri gemiti rompono il silenzio della casa.
"T-tu v-uoi?" mi chiede gemendo. In tutta risposta ribalto la situazione e lo faccio mettere sotto di me. Inizio a mordergli il lobo dell'orecchio mentre muovo i fianchi sul suo membro. Poi gli faccio dei succhiotti sul collo.
"Se continui così vengo prima di iniziare, cazzo sei troppo sexy" dice e io arrossisco.
Mi bacia e poi si alza. Prende il portafoglio e tira fuori una carta argentata, la rompe e si infila il preservativo. Mi stanno sorgendo mille domande in testa ma decido di ignorarle, un po' perchè sono ancora fatta, un po' perchè lo desidero troppo.
Ritorna sul letto e si sdraia. Mi metto sopra di lui e lui affonda in me. CAZZO è una sensazione bellissima. Gemiamo, ansimiamo e io aumento il ritmo.
"Cazzo piccola sei bravissima" mi dice io lo zittisco con uno shh.
Intanto riinizio a baciagli in collo e dopo un po' sento i sui muscoli contrarsi, segno che stava per arrivare al limite e pure io.
Lui viene dicendo il mio nome e io faccio lo stesso.
"Cazzo penso di amarti" dice ancora ansimando...

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