Capitolo 32

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Mando un messaggio a Alessia e in 2 minuti sento suonare il campanello.
Dando per scontato sia Ale apro subito.
"Ale non puoi capire" dico ma mi rendo subito conto che non è lei.
È ANDREA!
E mo che faccio? Perchè è qua?
"È tanto che non ci vediamo, lo so, ma donna ancora non lo sono diventata" dice.
Mi strappa un piccolo sorriso e lui ricambia.
"Posso entrare?" mi chiede titubante.
Incerta faccio un si con la testa e lo invito a sedersi sul divano.
"Inizio con lo scusarmi" inizia il discorso "lo so che non posso tornare indietro nel tempo, ma se potessi farlo non ti lascerei mai. Mi manchi troppo e non so come colmare questo vuoto. Penso tu lo abbia capito da sola poiché nelle canzoni ci sono delle parti per te. Senza di te sono vuoto e non ti ho cercato in questi anni perchè pensavo mi odiassi con tutto il tuo cuore, e non potrei biasimarti, ma" dice mettendosi in ginocchio e prendendomi le mani "se posso fare qualcosa per riconquistare la tua fiducia dimmelo" sta piangendo e io non sono da meno, non so che dire.
"Allora" dico tra un singhiozzo e l'altro "innanzitutto mi sei mancato anche tu, ma ho paura che perdonandoti potrebbe risuccedere la stessa cosa e allora non ce la farei più. Non so cosa puoi fare per riconquistare la mia fiducia, per ora preferirei che fossimo conoscenti, e non lo dico per odio, anzi, perché ti amo ancora e ho paura"

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