Mi gettai suo letto a peso morto. Un'altra giornata di scuola era finalmente terminata. Come sempre a rendermela un'inferno era Chloé, non capivo ancora oggi il motivo per cui mi odiasse così tanto, se non fosse per lei andare a scuola mi sarebbe persino piaciuto. Menomale che c'era Alya che mi restava sempre vicino, e mi aiutava.
Mi misi alla scrivania e cominciai a fare i compiti:
《Arg... non capirò mai la matematica!》 Urlai. La matematica era l'unica materia scolastica che non riuscivo a studiare. Se solo riuscissi a impararla sarei in pari con Adrien. Sì. Adrien Agreste. Il ragazzo che amo di più al mondo:
《Dai Marinette, non è così difficile.》 Cercava di consolarmi Tikki, ma non era di gran aiuto. Decisi di lasciare il tutto sulla scrivania e gettarmi di nuovo sul letto. Ero stanca e non volevo mettermi a fare i compiti. Tanto l'indomani sarebbe stato sabato, avrei avuto l'intero weekend per farli:
《Marinette, alzati. Devi finire i compiti!》 Mi volò vicino Tikki:
《Lasciami a state, oggi è già stata una giornata pesante. Tanto siamo nel weekend, troverò il tempo per farli.》 Ma la mia kwami non era d'accordo. Mi guardò male per interminabili secondi, io ormai rassegnata mi rialzai e mi misi di nuovo seduta davanti al quaderno aperto. Passò una oretta e decisi che era il momento di fare una pausa:
《Dove vai Mari?》 Mi domandò Tikki mettendosi davanti a me:
《Per favore, mi fa male la testa, vedo numeri dappertutto, ho bisogno di un bicchiere d'acqua.》 Tikki mi lasciò scendere le scale. I miei genitori non erano a casa, avevano una commissione da fare urgente quindi dovetti fare da sola. Dopo aver bevuto il mio bicchiere tornai su in camera ma un rumore mi fece sobbalzare:
《Cosa era?》 Domandai più a me stessa:
《Un akumizzato probabilmente.》 Mi rispose Tikki con un filo di preoccupazione:
《Tikki, trasformarmi!》Saltai dalla mia finestra e mi diressi dove avevo sentito il rumore, ad aspettarmi c'era già Chat Noir:
《Dov'è l'akumizzato?》 Domandai a Chat appena gli fui vicina:
《Era la stessa domanda che vorrei farti io》 mi rispose lui seriamente:
《In che senso?》 Io non capivo se mi stava prendendo in giro oppure no:
《Ero nelle vicinanze e ho sentito un rumore fortissimo, ma quando sono venuto qua non c'era nessuno.》 Questo si che era un problema. Cosa faccio ora? Idea!:
《Chat, io vado dal Maestro Fu. Lui saprà cosa fare!》
《Vengo con te!》 Ma io lo fermai:
《È meglio se tu resti qua, se per caso l'akuma si presentasse tu potresti tenerlo impegnato.》 Detto questo presi il mio yo-yo e volai tra i tetti di Parigi.《Non saprei cosa dirti Ladybug.》 Mi disse il Maestro mentre con una mano che si reggeva il mento:
《Ma come faccio così a fermare Papillon?》gli domandai molto preoccupata:
《Tu e Chat Noir dovreste sorvegliare Parigi finché non troverete l'akuma.》 Mi disse in fine il Maestro.Tornai da Chat che era ancora lì ad aspettarmi:
《Il Maestro Fu ha detto che dobbiamo sorvegliare Parigi.》
《E come facciamo? Di giorno ognuno ha i propri bisogni da fare.》 Mi rispose lui confuso:
《Faremo dei giri notturni.》 Infine lui accettò, ci salutammo e tornammo ognuno alle proprie case.~𖣘︎~
《MARINETTE!SVEGLIATI》 sentivo chiamare il mio nome da Tikki:
《Ancora cinque minuti.》 Gli rispose assonnata e con la voce impastata dal sonno:
《Ma sono le 08:10 Mari, alzati ora!》 Io mi alzai subito, tra meno di qualche decina di minuti sarebbe cominciata la prima lezione. Mi gettai giù dal letto e nel farlo caddi a terra. Dolorante presi i primi vestiti che trovai e misi i libri nello zaino. Mai una volta che facessi tutto con calma. Dissi a Tikki di entrare nella mia borsetta e corsi giù dalle scale alla velocità della luce, quasi rischiai di fare un capitombolo. Salutai i miei genitori e corsi fuori dalla pasticceria.《Menomale che abiti vicino alla scuola》 mi disse Alya che mi stava aspettando fuori dall'edificio mentre io mi tenevo le ginocchia e facevo grandi respiri. Aveva ragione, sa avessi avuto la sfortuna di abitare lontano sarei arrivata a scuola alle 9.
Ci incamminammo verso l'aula dove avevamo lezione. Quando vi misi piede mi sembrava tutto strano, ma non prestai attenzione a tutto questo. Mi sedetti al mio posto e cominciai a tirare fuori il libro di storia:
《Come mai così tardi? Lo sai che gli animali vanno in letargo in inverno?》 Mi disse Nathaniel. Io non gli risposi nemmeno. Una battuta così non me la sarei aspettata da lui:
《Tranquilla Mari, non ti preoccupare.》 Mi disse Adrien voltandosi indietro e accennando un sorriso.
Per poco non mi misi a sbavare. Adrien Agreste mi aveva fatto un sorriso e mi aveva consolata in un certo senso?! Se era un sogno nessuno non doveva svegliarmi.Finalmente le lezione erano finite e mi diressi verso l'uscita con Alya. Era strano che Chloé non mi avesse reso la giornata impossibile da vivere con le sue solite battute e prese in giro, apparte l'accaduto con Nathaniel non era più successo niente. Magari la Bourgeois aveva deciso finalmente di lasciarmi vivera la mia vita in pace? Ma al suo posto non volevo che ci finisse Nathaniel, lui era un mio caro amico, e mi avrebbe fatto male sentire certe cose uscire dalla sua bocca. Dimenticai subito quei pensieri quando mi ritrovai davanti Adrien e Nino:
《Che ne dite ragazze se durante il pomeriggio facessimo una passeggiata noi quattro? Ovviamente se potete.》 Ci domandò Adrien. O.Mio.Dio. Adrien ci aveva chiesto di fare una passeggiata! Nino era ovvio che lo chiedesse a Alya ma Adrien avrebbe potuto scegliere qualsiasi ragazza, invece aveva scelto mee!:
《Io ci sto!》 Disse Alya:
《Tu Mari?》 Mi domando Adrien, ma io ero nel mondo delle fantasie. Mi aveva parlato! Mi aveva chiamata "Mari" ! Divenni rossa come un peperone, non riusciva ad uscire nessuna parola dalla mia bocca, era rimasta incantata. Riuscì ad uscire per un'attimo dai miei pensieri:
《S-si!》 Balbettai. Ma che figure facevo davanti ad Adrien? Ero una caso disperato. Non mi erano bastate tutte le lezioni che mi dava Alya per non balbettare davanti al biondo, ma erano state sprecate. Decidemmo che ci saremmo incontrati al parco alle 4.Ci salutammo appena scese le scale della scuola, Adrien prima di salire in macchina fece un cenno con la mano in segno di saluto. Io con un sorriso a trentadue denti lo salutai con la mano. Lui sorrise e salì in macchina. Mi aveva sorriso!!! Io rimasi ferma con quel sorriso e con la mano che si muoveva in segno di saluto anche quando ormai la macchina di Adrien non era visibile, a risvegliarmi dal mio stato di trans fu Alya:
《Marinette?》 Cantilenò il mio nome 《 puoi smetterla ora》 io ero imbarazzatissima, tutti mi stavano guardano. Chissà se avranno visto la mia scenata di prima da ragazza stra-innamorata? Alya rise.Salutai la mia migliore amica e tornai a casa, avevo solo due ore per preparami, e sapevo che non sarebbe stato facile.
⚠️SPAZIO AUTRICE⚠️
Salve a tutti!!! Questa è la mia seconda storia e spero vi piaccia, se volete potete andare a leggere anche la prima: MIRACULOUS: Innamorata di un vampiro
Ci vediamo al prossimo capitolo. CIAO!!!!❤
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𝐓𝐨𝐠𝐞𝐭𝐡𝐞𝐫 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐯𝐞𝐫
RomantizmMarinette è una ragazza di 16 anni, e come ogni sedicenne del periodo dell'adolescenza ci sono problemi in amore e non solo...