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<<...e glielo hai detto?>>

<<Certo che no! Non lo farei mai!>> esclamò di colpo, facendomi socchiudere la bocca dalla sorpresa. Certo, ero stata io a pregarla praticamente di non farlo, ma non pensavo avrebbe mantenuto la promessa. Almeno non ne ero così certa. <<...Almeno non senza il tuo consenso.>> continuò poi abbassando la voce. Un sorriso sincero mi nacque sulle labbra, e con uno slancio l'abbracciai stretta.

<<Grazie Elly! Grazie mille, sul serio.>> le mormorai sulla spalla.

<<M-ma figurati.>> balbettò di nuovo lei, stringendomi di rimando dopo un secondo di sorpresa. <<Però ho dovuto dir loro che stavi bene, altrimenti avrebbero insistito ancora.>> Mi sciolsi dal suo abbraccio, annuendo.

<<Non preoccuparti, va bene. Il semplice fanno che sanno che sto bene non mi preoccupa, anche perché non potranno dir nulla ai Sovrani. Fidati, se li conosco abbastanza>> e qui ebbi un brivido sgradevole pensando a quanto potessi ancora sbagliarmi, ma lo ignorai <<non si presenteranno da loro prima di avermi trovata o anche solo vista con i loro occhi. Cosa che non penso succederà.>> Elly mi guardò ancora perplessa, con quei suoi grandi occhi azzurri così simili a pozze d'acqua cristallina. Era facile leggerla, almeno per me.

<<Sei sicura di voler continuare? Voglio dire,>> mormorò guardandosi le scarpette rovinate <<a me sembravano davvero molto in ansia per te.>>

<<Certo, perché sono la Custode, ricordi? Io ho il Tocco della Vita, il potere della natura eccetera. Gli servo.>>

<<Dici che ti vedono come un'arma?>>

<<Potrebbe essere. Perché no? È una possibilità dopotutto.>> ribattei a mia volta con un sorriso amaro. Mi faceva schifo la sola idea di essere vista in quel modo, e scossi la testa.

<<Non per tutti... almeno credo.>> mormorò ancora. La guardai, mentre continuava a fissare il pavimento sotto di sé. Sembrava quasi spaventata che potessi arrabbiarmi a quelle parole. Sospirai e le presi le mani, facendole così alzare lo sguardo.

<<Ascoltami Elly,>> iniziai, in modo più convincente possibile <<non dico di voler rimanere qui per sempre, nascosta da tutto e tutti. Però non posso ancora vederli, non riuscirei ad affrontare la cosa. Potrei saltar loro alla gola e strappargli tutti i capelli uno ad uno.>> ridacchiai, facendola ridere insieme a me. La tensione nell'aria si sciolse, e lei rispose alla mia stressa delle mani con una maggiore. Il sorriso che le aveva illuminato il viso però non raggiunse gli occhi, dove ancora un po' di preoccupazione faceva capolino. E sapevo anche a cosa si riferisse.

<<Facciamo così,>> le dissi allora, attirando la sua attenzione <<se dovessero chiederti di nuovo qualcosa su di me, e sono certa lo faranno in questi giorni, dì loro che gli farò sapere quando incontrarci.>> I suoi occhi si spalancarono leggermente a quella proposta.

<<Ma hai appena detto che->>

<<Lo so, ma sono certa che adesso sanno del nostro collegamento, e che tu sei l'unica in diretto contatto con me, quindi tenteranno di strapparti ogni informazione possibile su dove mi trovo o cosa faccio. Quindi per favore Elly, non mollare ancora. Dì loro quel che ti sto dicendo io, e non preoccuparti di altro, ok? Al resto penserò dopo.>> La ragazza annuì, ancora un po' confusa dal mio piano, ma si riscosse velocemente, alzandosi per finire di prepararsi ed uscire di casa. L'accompagnai all'ingresso, ma prima che aprisse la porta di voltò un'altra volta verso di me.

<<Quel che hai detto prima, sul fatto di incontrarli... intendi farlo davvero, o è solo per tenerli a bada?>> Sorrisi per l'acume che aveva appena dimostrato.

My Life Now 2: My Own ChoiceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora