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𝐓𝐀𝐄𝐇𝐘𝐔𝐍𝐆.

Quando arrivai davanti alla casa, non potei non vedere quella magnifica donna della casa accanto era proprio lei e dio quanto era bella in bikini!

Non penso che la cosa mi renderà le cose facili la sotto. Si, stavo facendo delle terapie e devo dire che mi stavano aiutando un sacco ma non ero ancora guarito del tutto.

Entrai nella casa, posai la roba e mi misi a cucinare qualcosa, dopodiché con il mio piatto di Kimchi andai verso la finestra e la osservai. Non potevo non guardarla, mi era molto difficile distogliere gli occhi da una tale bellezza, da il mio pasticcino preferito.Dio! Devo smetterla subito di parlare di lei in questo modo, non posso cadere di nuovo in quella trappola infernale.Ma il mio amico la sotto continuava a non collaborare.

Taehyung- Cristo santo..Non è stata una buona idea guardarla.

Che stupido che sei! E comunque sembri uno stalker così se lo viene a sapere ti prenderà veramente per pazzo.

Taehyung- Aaah! Devo smettere anche di parlare con me stesso.

Mi girai per andare nuovamente in cucina, poi però caddi di nuovo in quel piccolo momento in cui non resistevo dalla voglia di toccarmi.mi ero lasciato andare e ora mi trovavo su quel divano con la mente piena di lei.dio quanto mi facevo schifo.

Unora più tardi usci fuori casa per fare una passeggiata. Mi ero programmato bene le giornate, avevo deciso di non uscire il giorno e uscire solo la sera così non mi avrebbe riconosciuto, anche se volevo tanto stare con lei.

Stavo passeggiando tranquillo, quando vidi un tronco posizionato sulla spiaggia, mi ci misi a sedere per godermi quella brezza del mare e guardare la luna splendere in cielo. Era semplicemente stupendo qui, era tranquillo e non cera nessun suono, a parte quello delle onde del mare.

Poco dopo in lontananza vidi una sagoma femminile, sperai soltanto che non fosse lei, ma il destino mi voleva male. Ad ogni passo il mio cuore perse dei battiti, non sapevo se scappare correndo oppure rimanere li per affrontare il tutto, però se sarei rimasto probabilmente non avverrebbe niente di buono.Decisi perciò di andarmene velocemente. Stetti lontano da lei mentre tornavo indietro, ma i suoi occhi sapevo per certo che mi stavano squadrando. In quel momento ebbi paura.e se mi avrebbe riconosciuto? Cosa sarebbe successo? Cosa avrei fatto?

Sinceramente non lo so, ma sapevo per certo che non era il momento giusto per risolvere i nostri problemi. E sapevo per certo che lei era venuta qua per rilassarsi non per aggiungere altri problemi alla sua vita.

𝐓𝐔.

Erano appena le 23:30 quando uscii di casa per fare una passeggiata. Non riuscivo a dormire nonostante fossi stanca. Camminai per la spiaggia per un bel po, osservando e ascoltando le onde del mare, che riuscivano a rilassarmi e ad occupare la mia mente scacciando ogni singolo pensiero.

In lontananza vidi una figura seduta su un tronco, ripensai subito al mio nuovo vicino di casa, probabilmente neanche lui riusciva a dormire. Mi sarebbe piaciuto farci amicizia o almeno conoscerlo, ma esso appena mi vide si alzò e se ne andò. Lo osservai fino a quando non sparì dalla mia vista. Era poca la luce che emanava la luna, quindi non riuscii a vedere il suo volto, non riuscii ad identificare nulla di quelluomo, ma era abbastanza strano, non era uscito neanche un secondo dalla casa oggi e in oltre sembrava che avesse furia prima

Andai verso quel tronco e mi misi a sedere, e fissai davanti a me.

Jungkook era arrabbiato con me, e probabilmente con quelle ultime parole che mi aveva detto aveva messo in chiaro che la nostra piccola relazione fosse finita. Tuttavia mi piaceva davvero, non volevo perderlo, mi aveva aiutato così tanto in quei giorni, forse siamo andati troppo in fretta.tuttavia volevo sistemare tutto, volevo averlo sempre nella mia vita, volevo perdonare per quello che gli ho fatto passare questi ultimi giorni. Penso che la prima cosa che farò appena tornata alluniversità sarà scusarmi con lui, e chiarire tutto.

In quanto a Taehyung, non sapevo ancora che pensare, non sapevo se perdonarlo, non sapevo veramente se mi piaceva, anche se era più un si che un no, ma avevo paura. Paura che mi potesse fare ancora del male, paura della sua vita esposta a tutti, perché se mi mettessi con lui di certo la mia vita cambierebbe, verrebbe esposta a tutto il mondo e non ero pronta. Ma se devo essere sincera dopo tutto mi mancava un po, mi mancava soprattutto la sua voce quando mi chiamava pasticcino. E inoltre adoravo i suoi genitori, mi trattavano veramente bene ed erano veramente adorabili insieme, sono sempre con il sorriso stampato sul viso.

Ma arrivai alla solita conclusione, amavo entrambi e non sapevo chi scegliere.

<Ieri nonostante fossi stanca sono riuscita a scrivere un lungo capitolo di questa storia, e sono felice nel sapere che la storia vi sta piacendo.>

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sᴇx ᴅɪᴘᴇɴᴅᴇɴᴄᴇ - ᴋᴛʜ - ʏᴏᴜ - ᴊᴋDove le storie prendono vita. Scoprilo ora