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𝐓𝐔.

Tre fottuti mesi e tu continui a stare su quel lettino dospedale. Io e Taehyung siamo venuti tutti i giorni per controllarti, per vegliare su di te, per farti compagnia, ma tu continui a non aprire quegli occhi, continui a non parlare.mi manchi, o meglio, ci manchi. Te lo diciamo ogni giorno, e non la smetteremo finchè non aprirai quegli occhi e ci riconoscerai. Staremo sempre accanto a te, non ti abbandoneremo, come hanno fatto i tuoi genitori. Non sanno che hanno perso un figlio splendido, intelligente e pieno di felicità. Noi invece siamo qui ogni giorno e ti aspetteremo, non ce ne andremo.

𝐓𝐀𝐄𝐇𝐘𝐔𝐍𝐆.

E anche oggi dopo tre mesi risiamo nella stessa stanza alla stessa ora, e Jungkook continua a non reagire, ma non perdiamo le speranze, siamo convinti che si sveglierà molto presto, prima che nascano i nostri bambini, non si deve perdere assolutamente la nascita dei nostri figli, non lo permetterò.

Taehyung- Vuoi qualcosa da mangiare?

Chiesi a (t/n) che era seduta sulla sedia mentre teneva la mano di jungkook.

Tu- Si, grazie.

Annuì e uscì da quella stanza.

In questi mesi mi sono preso cura di lei come se fosse la cosa più preziosa del mondo, e per me lo era, gli ho detto di lasciare l'università, lei a negato, però quando i primi calci si sono fatti sentire e cominciavano ad essere frequenti, l'ho obbligata a mollare, lei lo ha fatto. Potevo permettermi di mantenerla avevo la mia attività che stava andando alla grande, e mi stavo occupando anche delle spese per Jungkook, il che mi fece stare bene, mi fece sentire utile per qualcuno.

Quando tornai nella stanza (t/n) si era addormentata con la testa sul materasso di Jungkook mentre si trovava sempre seduta sulla sedia. Mi avvicinai e la scossi un pochino per svegliarla, lei mugolò per poi alzare la testa e guardarmi.

Taehyung- Perché non ti riposi sul lettino accanto?

Fece per alzarsi, ma la precedetti, la presi in braccio e la posai delicatamente sul lettino. La pancia stava crescendo piano piano, e continuavo a dirle che ogni giorno che passava mi sembrava che fosse sempre più bella.

Taehyung- Tieni, ti ho preso un po di frutta e del riso, e non mi sono scordato di prenderti anche il dessert.

Lei con la sua faccina curiosa mi osservò attentamente mentre tiravo fuori una scatola piena di pasticcini.

Tu- Taehyung mi stai viziando un po troppo.

Taehyung- Voglio solo il meglio per il mio pasticcino, e per i miei due marmocchi.

Dissi posando una mano sulla pancia un po gonfia di (t/n).

Tu- Dovremmo iniziare a buttare giù delle idee per i nomi.

Taehyung- Giusto! Prima però mangia.

Lei annuì e incominciò a mangiare, io mi alzai e mi misi sulla sedia accanto al lettino di Jungkook e gli strinsi la mano.

Taehyung- Non puoi mancare alla nascita dei nostri figli, noi ti stiamo aspettando, e anche se non ricorderai nulla, faremo di tutto per rifarti ritornare la memoria, per farti ricordare di noi.

Gli dicevo ogni giorno una frase del genere, anche se sapevo che non mi poteva sentire o rispondere.

<Un capitolo in più, perché vi voglio bene.>

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sᴇx ᴅɪᴘᴇɴᴅᴇɴᴄᴇ - ᴋᴛʜ - ʏᴏᴜ - ᴊᴋDove le storie prendono vita. Scoprilo ora