the green light

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Preparate i fazzoletti :3

Finn curò amorevolmente la ferita sulla mano di Jack e la bendò con tutto l'amore possibile.
Posò il disinfettante e le bene sul tavolo mentre Jack era ancora seduto sulla sedia senza dare segni di vita.
Finn sospirò pesantemente prima di mettersi in ginocchio tra le sue gambe.
«Senti Jack...io ti voglio aiutare, ma non posso farlo se non so cosa c'é in quel diario.»

Jack con un movimento fulmineo mise la mano sul diario impedendo a Finn di poterlo prendere.
Finn lo guardò con gli occhi lucidi e un enorme peso sul cuore
«Jack...ti prego.»
Disse ricalcando le ultime parole alzando lo aguardo verso di lui cercando di incontrare i suoi occhi.
Ma inutilmente.
Jack appesantì la presa della sua mano sul diario.

Finn parve sul punto di piangere e a quella scena Jack sospirò pesantemente e tolse la mano da esso.
Finn velocemente lo prese e tornò alla pagina strappata.
La scritta era talmente stata calcata che sulla pagina dopo si poteva vedere il segno si quello che era stato scritto.

"You love her, you need her, and I will never be her"

«Cosa vuoldire questo, Jack?»
Jack sospirò nuovamente prima di cominciare a raccontare.
Non si sarebbe mai immaginato che il corvino davanti a lui avrebbe conosciuto la parte più intima del suo cuore, che lo aveva spinto ad essere quello che era diventato.

-INIZIO FLASHBACK-

Dopo la morte del padre Jack e la madre non potevano stare più nella loro vecchia casa.
La gente parlava.
La gente feriva.
La gente giudicava.
Rendendoli la vita più infernale di quando già lo fosse.

Si trasferirono in una bella villa, con tutte le comodità necessarie, se non anche esagerate.
Infatti si potevano permettere di tutto dopo la morte del padre che aveva lasciato in eredità un bel po di soldi che era stato troppo tirchio per spendere.
Ma ormai era andata così...
Lui se n'era andato e aveva lasciato tutto sulla terra.

La casa era isolata da tutto e da tutti.
Davanti c'era un grandissimo lago.
Sulla sponda opposta c'era un'altra abitazione.

Li ci abitava Jeaden Martell.
Un ragazzo della stessa età di Jack e molto simpatico.

I due divennero presto amici e Jeaden sembrava l'unico che sapesse trattarlo normalmente.
Nessuno lo trattava così e per questo non capì che quello di Jeaden era solo puro affetto, niente di più.
Così cominciò a crearsi delle illusioni e pensare di poter piacere in qualche modo a Jeaden.

Jack sognava di stare con lui, lo guardava con occhi sognanti, pieni di speranza.

Sulla sponda di Jeaden un faro illuminava di una luce verde l'acqua del lago.

Jack che abitava sulla sponda opposta e ogni sera poteva ammirare quella luce che brillava così intensamente.
allungava la mano verso di essa.
Quella luce, che li dava speranza.

Lui aveva creduto in quella luce, aveva creduto in qualcosa che purtroppo non era possibile

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Lui aveva creduto in quella luce, aveva creduto in qualcosa che purtroppo non era possibile.

Un giorno di fatto vide Jeaden baciarsi con una ragazza.
Con la vista annebbiata dalle lacrime che rigavano il suo volto corse a casa e col cuore a pezzi tornò su quel ponticello che lo rendeva così vicino alla luce verde.

La luce sembrò essere più lontana, più fioca, debole...
Jack aveva ancora la mano verso di essa quando ad un tratto la abbassò improvvisamente smettendo di piangere.
La luce verde che gli aveva portato speranza per così tanto tempo si spense, così come la vitalità negli occhi di Jack.

Jack aveva smesso di sognare.




Se capite il riferimento vi sposo :33

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