i'm scared to losing you,but then again, you are not even mine

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Scusate se non pubblico da un po
:'(


Vabbe dai per ricompensa questo è un po piu lungo.

È anche un po più bello degli altri e mi ci è voluto un sacco di tempo e fatica per scriverlo quindi non fatelo floppare come il resto della storia che poi mi incazzo.
Grazzie

Vabbe non vi annoio più di tanto godetevi il capitolo

Finn si svegliò di prima mattina con i raggi solari che penetravano dalle aperture della tapparella.
Si ritrovò abbracciato a Jack e si approfittò del fatto che stesse ancora dormendo per poter ammirare i suoi lineamenti.
Li guardò e li analizzò attentamente e poi chiuse gli occhi per poter memorizzare ogni tocco, ogni respiro, ogni movimento e poterli imprimere nella sua mente affinché rimanessero li per sempre.

Nell'atmosfera si creò un bellissimo momento in cui Finn sentiva solamente i loro due cuori battere all'unisono come se ci fosse una cupola attorno a loro che li separasse dal rumore e dal casino che c'era nel mondo esterno.

Ma purtroppo anche quel momento venne prontamente interrotto dall'uccellino che sembrava essersi strozzato con l'aria.

Jack si svegliò di sopprassalto guardando finn che si portava il cuscino in faccia.
Era passata una settimana da quando jack l'aveva trovato e Finn sembrava non sopportarlo più.
«Se continua così un bel giorno lo prendo per il collo e lo butto nel forno»
Disse Finn ridendo
Jack si stropocciò gli occhi e fece una linguaccia a Finn.

Si alzò lentamente dal letto e andò in bagno a sciacquarsi la faccia con l'acqua ghiacciata.
Si guardò allo specchio.
Aveva le occhiaie e sembrava non dormire da mesi.
In quel momento si sentiva così fottutamente stanco.
Stanco di tutto.
Avrebbe tanto voluto che le persone potessero vedere dietro quella maschera col sorriso che portava ogni giorno.
E così invece di fare qualcosa si limitava a soffocare i suoi pensieri con l'acqua ghiacciata.

Uscì dal bagno e vide Finn che si stava cambiando la maglietta.
«Senti Jack, oggi io devo uscire, devo finire di fare una cosa con una che si chiama Sadie. Va bene per te?»
«Si certo, io ora scendo giù mi raggiungi dopo?»
«mh sisi.»
Rispose annuendo freneticamente.
«Oh e Jack, mi presti il tuo coltellino?
Continuò Finn dopo essersi infilato la maglietta.
«Mh sì, cercalo nel cassetto»
Rispose Jack per poi uscire dalla stanza e dirigersi al piano inferiore.

Finn andò a cercare il coltellino nella zona dei cassetti ma dato che Jack non li aveva detto dov'era esattamente cercò un po' dappertutto.
Gli si accapponò la pelle quando aprì il cassetto della biancheria intima.

«no, non mi interessa»

Pensò richiudendo subito il cassetto.
Ma la tentazione era troppa e si ritrovò a rovistare tra la biancheria di Jack finché le sue dita non toccarono qualcosa di soffice.
E merlettato.

Agrottò le sopracciglia agganciando l'oggetto con il dito indice, dalla parte più profonda del cassetto.
In quel momento giurò che se fosse stato un personaggio dei cartoni animati gli occhi li sarebbero schizzati fuori dalle orbite in quel preciso istante.

«ha delle mutandine? Perchè

Erano di colore lilla e con gli orli merlettati e Girandole dal lato opposto era abbastanza chiaro che non ci fosse abbastanza stoffa per coprire il sedere.

Prima che potesse rimetterle apposto Jack fece irruzione nella stanza.
«Finn ho scordato di prendere-»
Si immobilizzò lì davanti sulla soglia della porta a fissare Finn.

Quest'ultimo senza riuscire a frenarsi chiese:
«Perchè hai delle mutandine?»
Si maledisse mentalmente per avergli posto quella domanda.
Jack deglutì nervosamente e i suoi occhi cominciarono a guardare tutto tranne che Finn.

Il corvino aggrottò un sopracciglio avvicinandosi a grandi passi verso di Jack, che indietreggiò fin quando non si ritrovò con le spalle al muro.
Finn lo bloccò tra il suo corpo e la parete e poggiò la sua mano sinistra sul muro, il palmo aperto e vicino alla sua testa.

«È sexy»

Gli bisbigliò sul collo, strusciando il naso dalla gola su fino al mento.
Cominciò a leccare una porzione di pelle e lasciare morsetti sparsi qua e là per il collo del minore.
Jack lasciò andare qualche gemito tirò in su la testa per lasciare più spazio a Finn.

Chiuse gli occhi per l'eccitazione ma per un momento fu come se al posto di Finn sopra di lui, ci fosse Asher.
Il piccolo riaprì di colpo gli occhi e cercò di non pensarci lasciando fare a Finn.
Quando il corvino poggiò la sua mano sulla V marcata di Jack non riuscì più a trattenersi.
Emise un urlo strozzato Spingendo Finn da sopra di sé.
si accoccolò per terra con le braccia davanti alla faccia come per difendersi da Finn.

«Non mi toccare!»
Il corvino non capì cosa stesse succedendo e si trovò spaesato non sapendo cosa fare.

Jack scoppiò a piangere e Finn si mise in ginocchio vicino a lui per poterlo abbracciare.
Appoggiò il suo mento sulla testa del ragazzo in lacrime lasciandoci dei baci come per confortarlo.
«non mi toccare più Finn, perfavore»
Disse tra i singhiozzi.
«je le jure, Jack (te lo giuro...)»

E nada.
Ho scoperto che Finn parla francese per davvero

Ora vado a morire dentro addio

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