bad memories, do not open

284 58 51
                                    

Alla fine jack e Finn erano tornati a letto, Jack si era addormentato ma Finn invece no, lui ormai da tempo soffriva d'insonnia e di notte si limitava a fumare o ad assumere della droga, cose che di giorno non avrebbe potuto fare così liberamente.

Quella notte si era sdraiato di fianco a Jack e aveva aspettato che lui si fosse addormentato per girare il suo corpo vero di lui e poter guardare il suo bel visetto mentre dormiva.
Stava sorridendo.

Finn si intenerì a quella scena.
Avvicino la sua mano alla guancia di jack e la posò delicatamente.
Poi sospirò e si girò di nuovo dall'altra parte del letto.

Erano le 8.00 di mattina e Jack non si era ancora svegliato, "doveva essere davvero stanco..."
Pensò Finn.
Approfittò del sonno di Jack per perquisire il suo armadietto e vedere se aveva fatto uso di droghe.
Sapeva che non era corretto ma purtroppo doveva farlo, per lui...

Cominciò ad aprire cassetti, a spostare giacche e a controllare gli armadietti.
Trovò nel cassetto della scrivania una specie di diario...
Si alzò lentamente da terra e lesse il titolo sulla copertina:
"Bad memories, do not open."

Finn sussultò e cominciò a leggere le pagine di quel libro...
Sembravano poesie quelle scritte e infatto lo erano...
Jack era sempre stato un poeta...

Gli piaceva parlare di come i poeti Affidavano il proprio cuore ad una lettera che probabilmente non sarebbe mai arrivata a destinazione, macchiando il foglio con le proprie lacrime, e intingendo tremanti la piuma nella boccetta dell'inchiostro.
E quando la lettera finalmente arrivava, il destinatario stringeva la lettera fra le mani,le fibre della carta sfioravano i suoi polpastrelli, e i suoi occhi scorrevano da una parte all'altra del foglio, perdendo un battito ad ogni parola, sentendosi mozzare il fiato nello scorgere quella calligrafia tanto familiare.

"Chissà quanto gli batteva forte il cuore, quando scorgevano il nome del mittente, e tentavano, in tutti i modi, di fermare il tremolio alle mani per poter aprire la busta"
Pensava ogni volta...

La copertina del libricino verde era rovinata e sembrava essere stata maltrattata tante volte...
Dopo scatti di rabbia o semplice tristezza...
I versi scritti da jack erano malinconici e sembravano essere stati scritti da qualcuno che avrebbe voluto fare di tutto...
Ma che purtroppo non ne aveva le forze...

"Prati di fiamma balzano fino alla cima del poggio.
La dolcezza fiorita delle stelle e del cielo e del resto scende di fronte alla scarpata, come un paniere, contro il nostro viso, e rende l'abisso profumato e azzurro laggiù..."

Finn fece scorrere velocemente le pagine...

"Sono il viandante della strada maestra nei boschi nani; il rumore delle chiuse copre i miei passi.
Vedo a lungo il malinconico ranno d' oro del tramonto.
Vorrei essere il bambino abbandonato sulla diga migrata in alto mare, piccolo servitore lungo il viale la cui fronte tocca il cielo"

Finn capì che quel verso era stato scritto con la penna intinta nelle lacrime, la causa di tanta amzarezza e di tanti rimpianti...
Era stato scritto dopo essersene andato di casa.

In quelle poesie lui vedeva molto lo stile di scrittura di Arthur Rimbaud, poeta dell'Ottocento che distrusse tutte le convinzioni letterarie....
Solo allora capì che jack era uguale a lui....
Un'anima sovversiva pronta a sconvolgere gli ambienti e sconfessare la morale...

I versi si facevano da malinconici a tristi e pieni di sofferenza...
"Laggiù, non ci sono forse anime oneste, che mi vogliono bene... Venite... Ho un guanciale sulla bocca, non mi sentono, sono fantasmi.
E poi, nessuno pensa mai agli altri.
Non avvicinatevi.
Puzzo di bruciato, questo è certo."

Finn si sentì allargarsi un vuoto dentro il petto e riusciva quasi a vedere sotto quelle lettere jack che piangeva e scriveva velocemente tentando di sfogarsi...
I versi da tristi cominciarono ad essere forti, pieni di rabbia e di disgusto verso le persone...

"Sta' zitto, ma stai zitto! C'è la vergogna, c'è il rimprovero, qui.
Basta!... Con gli errori suggeriti dagli altri."

Finn cominciò a far girare le pagine velocemente...
erano pasticciate, piene di rabbia.
Le pagine bianche erano state riempite di parolacce, di insulti, e di tanta ma tanta tristezza e amarezza.
C'erano anche dei disegni che facevano abbastanza impressione.

Le pagine giravano e Finn sembrava quasi spaventato dal contenuto finché di colpo le pagine si fermarono.
Una pagina lì era stata strappata.

Per sfortuna di jack la scritta era stata calcata talmente tanto che si poteva intravedere la scritta sulla pagina di fianco.
Prima che Finn potesse Provare a leggere una voce alle sue spalle lo fermò.

«Finn...che cos'hai in mano?»

Senza lasciarlo rispondere Jack si diresse verso di Finn e li strappò il diario dalle mani.
Rimase lì impalato con le unghie che spingevano contro la pelle morbida della mano a fissarlo pieno di odio.
Avrebbe potuto tirarli un pugno in faccia.
Se lo sarebbe meritato no?
Non lo fece.
Rimase li a guardarlo mentre si stava mordendo il labbro inferiore a sangue.
Poi se ne andò.
Sbattendo la porta in faccia a Finn



Un applauso a questa persona che si è studiata tutta la biografia di arthur rimbaud per scrivere questo capitolo :')

masochism | FackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora