4.39 k
Scleroad un tratto l'unica cosa che riuscì a vedere era il buio più totale.
Dov'era finito?
Sembrava uno spazio infinito tutto dipinto di nero e l'unica cosa che riusciva a distinguere era il suo riflesso sul pavimento, era una sorta di specchio d'acqua fredda che provocava i brividi ai piedi scalzi di Jack.Provò a fare qualche passo avanti e sentì l'eco di una risata da bambino propagarsi nell'aria.
Corse verso quella voce.
D'un tratto vide davanti a lui la figura del bambino che rincorreva una farfallaMa quello non era un semplice bambino.
Quel bambino era lui da piccolo.Rimase a guardare la figura del bambino che correva davanti a lui.
Sorrise un po alla vista.
Sembrava così felice, così innocente.
Sembrava privo di tutti quei pensieri negativi che aveva ora.
Sembrava così vivo.Il momento che si era creato tra sorrisi e risate dovette però interrompersi con l'improvvisa caduta del piccolo.
Era inciampato nelle catene che ora si trovavano attorno alle sue caviglie.Jack sobbalzò.
Avrebbe voluto correre verso di lui ma era come se si fosse immobilizzato tutto ad un tratto.Intravide una figura avanzare dalla penombra.
Non riusciva a scorgerne il volto e davanti a sé vedeva solo una sagoma nera.Si avvicinò lentamente al bambino che intanto si era messo a piangere per la caduta.
tirò fuori una pistola e appoggiò il metallo freddo sulla sua tempia.Un colpo secco.
Il bambino era morto.
La figura si girò lentamente verso di Jack e alzò piano piano il volto.
Quest'ultino sentì calde lacrime amare rigare il suo viso.Perché sì, l'unica persona che aveva ucciso il piccolo Jack era esattamente sé stesso.
Stessi capelli
Stessi occhi
Stesso sguardoEra sempre stato lui.
«FINN!»
Urlò Jack in lacrime vedendo il ghigno che si era dipinto sul viso della figura in piedi davanti a lui.«non verrà ad aiutarti.»
Disse la fugura avanzando verso di lui.«Perchè no? Che ne sai tu!»
Rispose Jack con la voce rotta dal pianto.
«Oh Jack...tu non vuoi che Finn venga qui vero?
Non vuoi che lui sappia quello che gli nascondi... vero?»Jack perse un battito.
«oh Jack, tu non vuoi che lui sappia cosa ci facevi con quelle mutandine, vero?»
Continuò la figura che accortasi dello sguardo di Jack, arricchiò le labbra esponendo zanne enormi in un sorriso morto e vacuo.«Non vuoi che lui conosca il tuo segreto...
Il tuo piccolo e sporco segreto»Il sorriso enorme che aveva sul volto svanì di colpo lasciando spazio ad un'espressione completamente vuota
Si fermò un attimo prima di fingere un'espressione triste facendo il labruccio.
«Non pensi che sarebbe un peccato se qualcuno glielo dicesse?»
Chiese infine in un sibilo prima di scoppiare a ridere e saltellare attorno a Jack.
«conosco il tuo segreto, il tuo piccolo e sporco segreto!
Consco il tuo segreto il tuo piccolo e sporco segreto!»Jack si svegliò di colpo col respiro irregolare e i vestiti fradici di sudore mentre si metteva a sedere per riprendere fiato.
Incubo.
Jack aveva avuto un incubo.
Tutti noi almeno una volta nella nostra vita abbiamo dovuto combattere, o tutt'ora combattiamo contro uno di questi.
E jack ne era perseguitato da ormai molto.
E non riusciva a scapparne.Chiuse gli occhi cercando di riprendersi ma dovette subito riaprirli sentendo una voce.
«Tutto bene Jack?»
Cosa ci faceva lui qui?
Fu la prima cosa che si chiese
«Cosa ci fai tu qui?»
Chiese indietreggiando col busto sul divano sul quale aveva dormito quella notte.
Finn si morse il labbro indeciso se dirglielo oppure no
«Stavi urlando il mio nome...»
«Oh...»
Rispose ricordandosi del sogno.Rimasero in silenzio per un buon quarto d'ora, con Jack seduto sul divano a torturarsi le mani e Finn in ginocchio davanti a lui che guardava un punto indeterminato davanti a lui.
«Lo sai che non intendevo quello che ho detto prima vero?»
Disse con sospiro
«Scusa se sono un coglione»
Continuò col volto rivolto verso il basso non avendo il coraggio di guardare in faccia Jack.Quest'ultimo non rispose.
Si limitò ad annuire lentamente con la stessa espressione vuota che aveva assunto da quando era successo tutto ciò.
«mi perdoni?»
«l'ho già fatto»
Rispose Jack sorridendo di poco.
Finn sorrise e avvicinò la sua mano al volto del ragazzo che si ritrasse come scottato.
«B-buonanotte Finn»
Disse Jack consapevole del gesto appena compiuto, guardando Finn alzarsi e dirigersi verso la sua stanza con un'espressione triste.Jack sapeva che ci era rimasto male, ma non riusciva a stargli vicino dopo il sogno che aveva avuto.
E se fosse vero?
E se Finn scoprisse tutto?
Non li avrebbe più parlato e si sarebbe allontanato.Chiunque l'avrebbe fatto.
"Perché in fondo, chi potrebbe mai amare uno come me?"
Ci avevano promesso che i sogni possono diventare realtà, ma hanno dimenticato di dirci che anche gli incubi sono sogni, e quel sogno, sembrava il più reale di tutti.
Il ragazzo non chiuse occhio quella sera.
Non riusciva a dormire seppur fosse stanco morto, e i suoi pensieri continuavano a rimbombare nella sua mente, rendendoli impossibile rilassarsi.E nienteee 🌝
Comunque volevo avvisarvi che ho aperto un account instagram apposta per wattpad: dicxapris_wattpad (che nome penoso-) dove pubblicherò meme, annunci e anteprime e mi farebbe piacere se andaste a darci un'occhiata ;)
861 parole. Non dico altro. Amatemi.
*scusate il capitolo di merda ma dovevo scrivere qualcosa*
![](https://img.wattpad.com/cover/216588626-288-k746588.jpg)
STAI LEGGENDO
masochism | Fack
Acak❝per lui avrei pure ucciso, il problema è che alla fine l'ho ucciso io❞ Jack non si era mai trovato nel posto finché non ha provato a vedere come si stava tra le braccia di Finn, E doveva proprio dire che sembravano fatte apposta per stringere lui. ...