Arrivarono in meno di una mezz'oretta dato che la casa di jack non distava molto da quella di Ash.
La casa all'esterno era enorme e pareva appena acquistata.
Il giardino era altrettanto spazioso e ben curato.Finn si fece scappare uno «Wow», con occhi e bocca spalancati. Avendo sempre abitato in quella catapecchia era comprensibile.
Jack cercò di mascherare un sorrisino, mentre infilava la chiave nella serratura della porta d'ingresso. Spinse la porta con delicatezza, mostrando un grande salotto. Il corvino lo seguì, richiudendosi la porta alle spalle.
Il buon profumo emanato dalla casa, invase le sue narici.
Jack accese la luce, riposando le chiavi sul tavolino del salotto.«Io...vado a preparare la cena. Tu, sistemati al piano di sopra.»
Disse Jack, indicando una rampa di scale in legno come il resto del parquet -.
Si diresse successivamente in cucina.
Finn Si guardò intorno spaesato, salendo le scale per giungere al piano superiore.
Si trovò di fronte ad un lungo corridoio, pieno di porte in legno. Ma una tra quelle, spiccava maggiormente. Una porta con la scritta "Jack", sopra. Finn intuì che si sarebbe dovuto sistemare lì, cosi entrò. La camera era enorme; c'era un letto matrimoniale, un armadio in cui ci si poteva dormire volendo, una scrivania spaziosa, una libreria ripiena di libri e fumetti, una televisione enorme e infine una finestra che dava accesso al balconcino.A questo punto, si potrebbe pensare che Jack fosse il ragazzo più ricco del mondo e che i soldi guadagnati o meglio dire, rubati da Finn non erano nulla in confronto alle ricchezze di Jack.
Ridacchio al pensiero, sedendosi sul soffice letto.Dopo aver curiosato un po in giro per la camera, si decise a sistemarsi aprendo la valigia. Utilizzò delle grucce per riporre i suoi vestiti nell'armadio, separandoli per bene da quelli di Jack, per non confonderli dato che indossavano praticamente le stesse cose : tutto nero, jeans strappati, magliette larghe a giro di manica e troppe ,ma decisamente troppe, catene.
Non appena fini di sistemarsi decise di farsi una doccia.
Prese lo shampoo e il bagnoschiuma e andò in bagno.
Quando ebbe finito di lavarsi indossò una magglietta nera a giro di manica e dei pantaloni da tuta del medesimo colore.
si affrettò a scendere le scale e raggiungere la cucina, dove Jack era intento nel preparare della pizza.Quest'ultimo Si senti afferrare i fianchi da due grandi mani affusolate, calde, che gli provocarono piacevoli brividi lungo tutto il corpo che successivamente si appoggiarono delicatamente sul suo collo.
«F-Finn...»
Jack si fece scappare un gemito di piacere, mentre Finn, gli lasciava diversi succhiotti e morsetti.
Dei lividi evidenti ricoprirono il collo del moro.«Si, Jackie?»
Il corvino sorrise, notando il rossore sulle gote del moro.
«L-lasciami stare.» Sbottò il piccolo infastidito, ma eccitato
D'improvviso, senti una strana sensazione sul suo fondoschiena. Qualcosa di duro e lungo, premeva contro quest'ultimo.
Jack sbarrò gli occhi, completamente rosso in Viso.
Il corvino ridacchio .«Cosa c'é Jackie? Sei tutto rosso!»
Lo stuzzicò il più grande tenendolo stretto dai fianchi.
«F-finn staccati! S-smettila!»
Sputò il più piccolo.«ci divertiremo molto coinquilino»
Disse finn con voce roca e sensuale mordendosi d'istinto il labbro e spostandosi lasciando lì il ragazzo perplesso.
STAI LEGGENDO
masochism | Fack
De Todo❝per lui avrei pure ucciso, il problema è che alla fine l'ho ucciso io❞ Jack non si era mai trovato nel posto finché non ha provato a vedere come si stava tra le braccia di Finn, E doveva proprio dire che sembravano fatte apposta per stringere lui. ...