Prologo

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Il centro della piazza era pieno di gente. Io e i ragazzi eravamo appoggiati al muro accanto alla gelateria a guardare le ragazze fare avanti e indietro da un negozio all'altro. Ce ne erano di belle, brutte, grasse, magre, bionde, rosse...

«Guarda quelle due» disse Calum guardando verso la caffetteria, interrompendo i miei pensieri.

Mi voltai verso il punto vedendo due ragazze uscire dal negozio. Ridevano e si divertivano tra loro.

«La rossa è uno schianto» ammise Michael sistemandosi all'indietro i capelli tinti, sperando che la ragazza lo notasse.

«Beh, io preferisco la mora» ammisi squadrandola per bene. Sì, la rossa non era niente male ma la mora era una figa pazzesca, sembrava una modella.

«Allora ti sfido a baciarla» disse Mike col sorriso sotto ai baffi.

«Adesso?» chiesi divertito. Annuì. «E cosa vinco?»

«Se la baci ti offro la cena!» propose Ashton, credendo che mi sarei tirato indietro.

«Umh...ci sto. Ti informo che ho tanta fame» dissi sorridendo e gli porsi la mano che mi afferrò sigillando il patto. «Torno subito» risi e buttai la sigaretta per terra per poi avvicinarmi alla caffetteria.

«Sono già riuscita ad ottenere un lavoro quindi tra un po' riuscirò a raggiungere la somma che mi serve...» sentì parlare la mora intanto che mi avvicinavo a loro.

La rossa mi notò e fece segno all'amica di guardare nella mia direzione. Mi fissavano stupite vedendo che stavo andando proprio verso di loro.

«Cosa vorrà questo?» sussurrò la rossa pensando che non l'avessi sentita.

«Scusate.» dissi una volta che le avevo raggiunte «Sapete per caso dirmi l'ora che ho la batteria del cellulare andata?» mentii.

«Certo...» mormorò la mora tirando fuori dalla tasca dei skinny jeans il telefono. Guardò lo schermo «Sono le 16 e 23» lesse e intanto mi avvicinai a lei.

«Lasciami trovare il modo per ringraziarti.» dissi e lei alzò lo sguardo spalancando gli occhi, quasi impaurita dalla troppa poca distanza tra noi due.

Prima che si allontanasse o dicesse qualcosa la afferrai per le braccia e mi precipitai sulle sue labbra. La sentii dimenarsi e non passarono due secondi che un ginocchio fini dritto a colpire i miei gioielli di famiglia. Spalancai gli occhi e mi chinai verso il basso dal dolore. «Ma che sei scema?» chiesi con un filo di voce per poi cadere a terra.

«Di grazie che sono stata delicata, imbecille. Che schifo.» disse disgustata pulendosi le labbra per poi rivolgersi alla rossa «Andiamo.» ordinò prima di sorpassarmi e iniziare ad allontanarsi mentre io mi stavo contorcendo dal dolore. Quella era pazza. L'avevo solo baciata, cazzo.

Vidi i miei amici avvicinarsi ridendo. «Niente più cena gratis, mi sa.» ridacchiò Calum porgendomi la mano per aiutarmi ad alzare.

Il dolore era ancora forte così rimasi ancora leggermente piegato in avanti «Oh si invece» protestai «Anche se sono finito a terra l'ho baciata lo stesso» ricordai.

«D'accordo!» il moro alzò le mani al cielo.

«Certo che te le ha suonate la ragazza» rise Mike.

«Ha. Ha. Ma che ridere» dissi secco, ancora dolorante.

«Vedrai, quando lo sapranno gli altri...» rise Ash.

Gli puntai il dito contro «Non oserai farlo altrimenti dirò a tutti cos'è successo alla festa di Cecilia due anni fa» minaciai con tutto il fiato che avevo in corpo.

«Va bene!» annuì alzando gli occhi al cielo per poi aiutarmi a camminare.

Fanculo. Che dolore. E meno male che era stata delicata...

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27.12.2014 (non fateci caso, è solo per ricordarmi la data di pubblicazione)

Eccomi con un nuova storia. Spero che il prologo vi possa incuriosire!!

Pubblico il primo capitolo a 5 voti :)

Al prossimo aggiornamento...

(Corretto ✔)

Due settimane con Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora