capitolo 14~ aiutare Mister Antipatia

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Bo Gum mi chiese di accompagnarlo in libreria diverse volte. Eppure non riusciva mai a dichiararsi a quella donna. Ero stanca della situazione. I libri non mi piacevano e poi non mi andava di seguirlo per i suoi loschi comodi. Volevo starmene sull'altalena in giardino e respirare un po' d'aria pulita ma puntualmente arrivava Mister Antipatia a rovinare tutto.
"Devo trovare un modo per far sapere alla signorina Kim che Bo Gum è interessato a lei, senza venire scoperta però..." picchiettai con l'indice sul mento.
"Angelo Taeeeeee" lo chiamai e in un istante apparì sul davanzale della finestra.
"Sei velocissimo! Complimenti" mi congratulai.
"Il mio compito deve essere svolto bene..."
"Giusto! Il tuo compito è aiutarmi a scrivere una lettera d'amore e consegnarla alla destinataria" gli dissi, facendo l'occhiolino.
"Vediamo chi potrebbe essere... La signorina Kim?" indugiò ironicamente.
"Si, il povero Bo Gum a quanto pare si crede tanto figo ma nella vita è uno sfigato" scoppiai a ridere che non potevo fermarmi. L'angelo Tae non mi accompagnò, anzi mi lanciò uno sguardo accusatorio.
"Che c'è?" chiesi, arricciando il labbro.
"Non è carino fare queste considerazioni. Dovresti imparare ad essere gentile anche se gli altri non lo sono".
Mi sembrò assurdo. Perché dovevo essere gentile con chi era irrispettoso nei miei riguardi? Dovevo lasciare che mi calpestassero senza pietà? Dovevo portare la nomina di quella che le lasciava passare tutte? Il mio orgoglio era ferito.
"Quello che fanno le persone è un problema loro. Non lasciarti trascinare" sbuffai. A volte mi innervosivo anche per colpa sua.
"L'unica tua efficienza è di essere veloce, del resto non trovo pregi in te" dissi per ripicca ma me ne pentii subito.
"È così che la metti? Bene!" esclamò infuriato.
"Bene!" ripetei.
"Allora sbrigati questa faccenda da sola! Addio" scomparì in uno schiocco di dita.
"Non me ne importa se te ne vai! Cosa credi che sono una nullità? Che non vivo senza te? Ti sbagli di grosso! Adesso ti dimostro esattamente il contrario!" replicai, infuriata.
Passai ore a scrivere una lettera d'amore. La mia stanza era piena di carte appallottolate a terra. Quando finalmente la stilai, la chiusi e nascosi in borsa. Nessuno mi vide uscire di casa, Bo Gum era a una partita di baseball. Feci un tratto di strada con i sensi di colpa che iniziavano ad addentrarsi nella mia coscienza per pugnalarla. Pensavo all'angelo. Lo avevo maltrattato di nuovo.
Andai a sbattere contro qualcosa di morbido. Ero talmente presa dai miei pensieri da non accorgermi di stare attenti ai passanti.
"Mi scusi... Oh... Ma lei è la signorina Kim? Della libreria?"
"Si! Sono io e tu sei la sorella adottiva di Bo Gum?" annuii.
"Stavo proprio per recarmi alla libreria perché avevo bisogno di un consiglio su un libro..."
"Ho un impegno tra poco ma posso liberarmi se facciamo in fretta"
"Certo, saremo velocissime!".
Pensai che la fortuna fosse dalla mia parte. Avrei dimostrato all'angelo di che pasta ero fatta visto che continuava a sottovalutarmi.
"Mi servirebbe un libro di poesie... Ultimamente ne sono affascinata..." mentii. Girammo diversi scaffali e mentre la signorina era distratta dalle spiegazioni, ne approfittai per fare scivolare la lettera nella sua borsetta.
"Prendo in prestito questo allora, grazie mille" dissi, andando via saltellante.
Tornai a casa da eroina. Mi sentivo come se avessi salvato il mondo. Avevo compiuto una buona azione e l'avevo fatto con l'aiuto di nessuno!
Aprii il PC quella sera per fare i compiti. Qualcuno bussò alla porta.
"Avanti". Bo Gum. Aveva uno sguardo che sparava raggi laser.
"Chi ti ha dato il permesso? Chi? Hai messo questa nella borsetta della signorina Kim. Mi ha chiamato perché ha detto di sentirsi imbarazzata e che al momento non vuole una relazione visto che è stata lasciata da poco. Chi ti ha detto di fare una mossa tanto azzardata? Io per questo ci stavo andando piano! Sapevo già la situazione!" mi rimproverò brusco, facendo in mille pezzi la lettera e gettandola a terra.
"Non osare rivolgermi la parola, già non ti sopportavo prima, figuriamoci adesso!" concluse, chiudendo la porta e lasciandomi con un nodo in gola e un groviglio nello stomaco.

Spazio autrice*
Povera Jisoo... Tutti contro lei, persino il dolce angelo se n'è andato e nel prossimo capitolo si parlerà proprio di questo ma Jisoo scoprirà anche qualcosa di strano... Non mancate
Mya

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