Con il ritorno di Tae il sole tornò a splendere sulla mia vita. Mi sentivo al settimo cielo. Danzavo per la casa, facevo piroette. Era raro per me, io che avevo buttato una passione nel gabinetto a causa di mia madre. Mi ero ripromessa di non danzare per il resto dei miei giorni e invece eccomi lì, sulle punte a saltare in aria come se fossi davanti a milioni di spettatori.
"Brava!" dissero in coro Jihoon e Lisa, applaudendomi. Feci un breve inchino per ringraziarli.
"A cosa è dovuta tutta questa felicità?"
"Non so in realtà...". Lisa mi guardava insospettita.
"Non sarà mica..." mi girò intorno, "che ti sei innamorata?" chiese, con gli occhi fissi nei miei. Avvertivo un forte calore sulle guance.
"Ma che! Hahaha... Io?" stavo per sciogliermi a terra come un ghiacciolo.
"Eppure una persona innamorata ha comportamenti molto simili ai tuoi. Si dice che è come se impazzisse" s'intromise Jihoon, appassionato di psicologia.
"Jihoon, ti ci metti anche tu ora? Ma non eri dalla mia parte?" finsi di mettere il broncio, così lui venne ad abbracciarmi.
"Certo, sei la preferita tra i miei fratelli" mi adulò, suscitando l'invidia di Lisa e Bo Gum.
"Ah è così? Allora scordati di noi" minacciarono, lasciandoci soli.
"Jihoon starei ancora a chiacchierare ma devo recuperare lo studio arretrato per l'ammissione al college"
"Ti aiuto io!" si offrì Bo Gum, spuntando dal corridoio. Ultimamente era gentile con me, non mi prendeva in giro come all'inizio. Potevo quasi dire che mi stesse simpatico.
"Nessuno te l'ha chiesto"
"Nessuno me lo impedisce" roteai gli occhi. In realtà studiare con lui mi faceva piacere, volevo solo fare la sostenuta.
Aprii il libro dei test e cominciai a studiare. Bo Gum mi osservava fare i miei ragionamenti a voce alta. Ogni tanto gli angoli della sua bocca si alzavano, mi domandai se fosse perché mi riteneva stupida o semplicemente stava iniziando a volermi bene.
"Sei migliorata parecchio, sto vedendo... Allora le mie ramanzine servono a qualcosa..." sospirò, vantandosi.
"Che vorresti dire con questo? Il grosso è stato fatto da me..." lo fulminai con lo sguardo.
"Si ma io ti ho aiutata, non puoi negarlo". Arricciai il labbro e lui mi diede un pizzicotto sul naso.
"La mia sorellina irrequieta...". Il mio respiro si bloccò. Sorellina? Aveva detto così? Aveva detto sorellina irrequieta?
"Perché mi stai guardando come se fossi posseduto?"
"Ah... Be'... Non mi hai mai chiamato sorellina. Pensavo che non mi accettassi..." rivelai. Lui ci pensò un attimo. Probabilmente cercava i termini giusti.
"Sono venuti parecchi ragazzi in questa casa ma non mi è mai importato tanto di loro. Ma tu, tu sei diversa". Sbattei le palpebre. Diversa? In che senso?
"Ora continuiamo che a breve ho un appuntamento con la signorina Kim" tagliò la conversazione. Completai le mie dieci pagine giornaliere per il ripasso e chiusi finalmente il libro soddisfatta del mio lavoro. Bo Gum si preparò ed uscì, io mi dedicai alla pulizia della casa. Stavo passando l'aspirapolvere in libreria quando udii un terribile battibecco tra Lisa e sua madre, la signora Lee. Fu strano. Da quando ero arrivata non c'era mai stato un litigio tanto aspro. Spensi l'aspirapolvere preoccupata. La signora accusava Lisa di non ascoltarla, che non si doveva fidare di qualcuno. Lisa stava piangendo e rispondeva che lei lo amava. Il signor Choi ancora non era rientrato, mi domandai dove fosse finito Jihoon. In mezzo a quella confusione non mi accorsi che il citofono stava suonando da diversi minuti. Corsi per aprire e mi trovai davanti l'assistente sociale con una faccia bianca come un lenzuolo.
"Jisoo, avrei preferito incontrare la signora Lee ma visto che mi hai aperto tu, mi sembra doveroso consegnarti questa. Sono profondamente ammaricata". Mi consegnò una busta con mani tremanti. Non avevo la minima idea di cosa stesse succedendo perché fu molto veloce. La aprii. Una lettera. La lessi di fretta, per arrivare alla conclusione.
"No, non è possibile. No, non è possibile!" ripetei diverse volte, incredula.
"Mi dispiace Jisoo. È una notizia certa"
"No, non è possibile. Non ci credo!" strappai la lettera in mille pezzi e mi accasciai a terra, distrutta. Mamma e papà erano morti, mi avevano lasciata sola ma stavolta per sempre.Jisoo è rimasta senza alcun familiare. Può contare momentaneamente sulla famiglia Choi e sul suo adorato angelo. Ma questo per quanto sarà possibile?
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𝑭𝑨𝑰𝑻𝑯
FanfictionJisoo è ritenuta una ragazza strana. A scuola tutte la prendono in giro perché è timida e perché non ha una famiglia unita. La bullizzano. Jisoo non ha amici per questo è spesso triste. Arriva a pensare addirittura al suicidio e quindi decide di met...