capitolo 11~ i due guastafeste

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Avere in casa quel tizio e respirare la stessa aria non era per niente facile. I Choi nonostante lo richiamassero in continuazione continuava a tormentarmi. Godeva nel darmi fastidio in un modo particolare. Forse perché ero un bersaglio facile e cedevo facilmente alle sue trappole. Provai diverse strategie per poi accorgermi che l'unica soluzione per farlo tacere era ignorarlo. Chi me l'aveva suggerito. L'angelo, ovviamente!
-Ignoralo, si stuferà prima o poi. Non disperarti inutilmente- mi disse, appoggiato alla finestra della mia stanza. Il chiarore della luna lo rendeva incantevole. Aveva un profilo perfetto e continuavo a mangiarmelo con gli occhi mentre mi parlava. Pare che non se ne rendesse conto. In effetti lo trovavo abbastanza sbadato.
-Capito?-
-Oh... Si si. Farò come mi dici angelo Tae- alzò un sopracciglio.
-Come scusa?-
-Angelo Tae, visto che sei mio amico ho pensato di darti un soprannome-
-Non siamo amici, prima cosa. Seconda, perché non mi ascolti quando ti parlo? È così fastidiosa la mia voce?- chiese.
In realtà è sublime. La ascolterei per ore senza capirci niente di quello che stai dicendo...
-Kim Jisoo! Torna su questa galassia!- esclamò, mettendomi le mani davanti al viso. Ebbi un colpo. Come aveva fatto ad arrivare lì in un secondo?
-Sono un angelo. Lo hai dimenticato? Non fare quella faccia!- alzai gli occhi al cielo.
-Sei antipatico! Quasi quanto Mister Antipatia-
-Io non sono Mister Antipatia. Io ti porto sulla retta via- scoppiai a ridere fragorosamente.
-Era una battuta?-
-No- mi ammutolii. Con lui non si poteva nemmeno scherzare. Arricciai le labbra, infastidita.
-Che c'è ora?-
-Sei noioso... Ma quanti anni avevi quando sei morto? Cinquanta?- scherzai, ferendolo. Avevo sbagliato di nuovo.
-No, scusa. Non volevo. Maledetta linguaaa- me la cacciai fuori e la morsi.
-Ferma- disse, bloccandomi il polso, -non è niente. Sei perdonata- annunciò. Mi meravigliai.
-Mi perdoni subito? Non merito una sculacciata? O non so... una ramanzina?- scosse il capo ma intravidi sotto i folti capelli un mezzo sorriso.
-La meriti ma non ora- replicò sedendosi di nuovo sulla finestra.
-Aspetta, cosa merito? Ramanzina o sculacciata?- non fece in tempo a rispondermi che era già sparito, buttandosi dal davanzale.
-Che modi... Neanche lui è tanto educato con me... Però esagero, non so tenere a freno la mia lingua. Solo con Nina e i suoooo...? Che ci fai tu qui?- Mister Antipatia era davanti a me con un sorriso sornione.
-Domani mattina svegliati presto. Lisa ha un impegno, non mi può accompagnare in libreria quindi verrai tu al suo posto. La tua cultura ha bisogno di sostegno-
-Che ne sai tu della mia cultura! Vieni a scuola con me?-
-No ma ho potuto dare una sbirciata ai compiti che hai fatto ieri. C'erano abbastanza errori. Come pensi di entrare all'università se non conosci la grammatica della tua lingua madre?-
-Ma...- mi stoppò alzando il palmo della mano.
-Vedrò di trovarti qualche libro, buonanotte- sbattè la porta facendo cadere la lampada sul cassetto.
-Che cafone! Parla tanto di cultura e poi denigra gli altri e entra senza bussare! Lo detesto!-

Spazio autrice*
Bo Gum è una vera piaga per Jisoo ma finirà per innamorarsi di lei. Che reazione potrà avere la nostra protagonista?
Mya

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