Sembra una visione paradisiaca.
Ho paura ad avvicinarmi, sento come se, creando un contatto tra le mie dita e la sua pelle liscia, lui potesse svanire nell'aria.
Mi stampo quell'immagine nella mente, non intendo scordarla mai più.
Perché anche se...
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Liam pov's
L'ora di storia passa velocemente, continuo a ridere e scherzare con Harry e Niall e ignoro tutti i messaggi di Mark. Deve staccarsi quel tipo, non ha capito che non lo voglio? No, se non glielo dici. Ora anche la mia coscienza ci si mette.
Niall è tornato di buon umore e sono felice di vederlo sorridere. Ma anche l'ansia inizia a salirmi. Tra poco devo vedere ancora quel ragazzo. E sarò con lui, da solo, completamente solo.
-Manca ancora un'ora grazie a Dio- dico ai miei amici quando ci troviamo in corridoio per cambiare aula, dirigendoci verso quella di geografia. Non sono mai stato così contento di analizzare la tipica flora Sud-Americana. L'altoparlante richiama l'attenzione di tutti, un silenzio improvviso cala nel corridoio. La voce del preside tuona.
-Per tutti gli studenti del quarto anno, la lezione di geografia è sospesa a causa di un imprevisto all'ultimo minuto della professoressa Miller, gli studenti sono liberi di tornare a casa- Un boato si diffonde per la scuola, vengo spintonato contro gli armadietti da ragazzi che corrono come matti verso l'uscita. Niall ed Harry sorridono contenti quando incrociano il mio sguardo. -Oh- dice Harry.
Già, oh.
Adesso non sono nemmeno pronto psicologicamente per vederlo, non mi sono preparato il discorso e, sicuramente, farò una figura di merda come al solito.
-Prima recuperi l'orologio, prima chiuderai con questa storia- dice Niall guardandomi compassionevole. Io annuisco. Il problema è che non so se voglio finire tutto questo. Insomma, il Rolex lo rivoglio, ma sono davvero disposto a non vedere più il moro? Mi stupisco di pensare a certe cose, non dovrei nemmeno volergli parlare, eppure sto per incontrarlo e pregarlo per ridarmi un qualcosa di mio. Non è che forse inizia a piacermi? Bah, è carino sì, ma piacermi...
Significa provare qualcosa per qualcuno se si pensa a lui tutto il tempo nonostante non sia il proprio ragazzo? Sicuramente sto facendo diventare Mark un cervo.
-Sono pronto- dico dopo un po', cercando più di convincere me stesso. -Andiamo allora- dice Harry quasi trascinandomi verso l'uscita. Non vede proprio l'ora di stare con occhi blu. Niall invece è come me, un po' titubante, forse non è sicuro di affrontare quella ragazza. -Niall, ti fidi di me?- gli chiedo mentre ci avviciniamo alla macchina nera parcheggiata di fronte a noi. Harry è già arrivato alla portiera talmente cammina veloce. -Certo, che domande mi fai- sbotta lui. -Quella ragazza ha sbagliato a scriverlo, non c'è dubbio- gli scompiglio i capelli e lui mi guarda sorridendo.
Poi vedo nei suoi occhi il terrore, mi giro a guardare nella sua direzione. Porca puttana.
-Ehi- dico facendo il finto tonto. -Ehi?!- sbotta Mark arrabbiato, mi prende il telefono dalle mani -Questo sai cos'è? No perchè a quanto pare non sei capace di usarlo- me lo riconsegna dandomi un colpo sulle mani con l'apparecchio elettronico. Ahia. -Senti, ero in ritardo e a scuola non lo posso usare, lo sai- ma perché mi sto giustificando? Non dovrei lasciarmi trattare così, non è mio padre. -Vedi di abbassare i toni- dice Niall alle mie spalle per difendermi. Mossa sbagliata, ora è sicuramente più incazzato di prima. Sarà anche noioso e relativamente educato, ma quando si incazza diventa una vipera. Le sue parole fanno male. Perchè non riesco a lasciarlo?