8 - I don't mind

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Liam pov's

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Liam pov's

Apro la porta di casa.
Finalmente un po' di pace.
-LIAM JAMES PAYNE DOVE SEI STATO!-
altro che pace...

Mia madre mi raggiunge in salotto, è palesemente incazzata.
-Ciao anche a te ma'- dico dando la giacca a Stephen, il maggiordomo, che la prende e poi lascia me e mia madre da soli nella grande sala.

-Evita il sarcasmo signorino, da quando arrivi così tardi a casa?-
-Scusami mamma, ero con Niall- certo, e poi sono stato a casa di un ventenne che ha provato a molestarmi nei quartieri di Bradford.
Tutto nella norma insomma.
Il suo volto si addolcisce.
Ahia, senso di colpa.
Sto mentendo a troppe persone ultimamente.

-Vado su in camera, mi lavo e scendo a cenare ok?- le dico rivolgendole un sorriso.
-No, é pronto vieni, ti laverai dopo-
annuisco e la seguo di là.
Mi metto a ripensare a Zayn, come se fosse una novità in sto periodo... la mia sala da pranzo è grande come la sua camera da letto e il suo bagno.
Mi sento uno schifo, anche se non è colpa mia.
Vorrei poterlo aiutare.

-Liam, come va con Mark?- chiede mio padre dopo che mi sono seduto a tavola e le cameriere mi hanno servito da mangiare.
-Emh... bene- dico mentre sto mangiando un pezzo della bistecca che ho davanti.
-Non parlare con la bocca piena- dice mia madre.
Annuisco.
Porto una mano sotto al tavolo e la stringo a pugno.
Non sopporto quando mi dicono cosa fare e cosa non fare.

-Cosa vuol dire bene, Liam?- chiede ancora mio padre.
Sbotto e lascio cadere la forchetta sul piatto.
Sono già nervoso e non ho per niente voglia di parlare di Mark, non con lui.
-Bene vuol dire bene, conosci un altro significato del termine?- chiedo sarcastico.
-Liam!- urla mia madre.
Mio padre chiude gli occhi, segno che si sta trattenendo dall'alzarsi e prendermi a sberle.
Decido di tagliare la corda.

-Non ho fame- dico alzandomi -se volete scusarmi- lancio sul tavolo il tovagliolo che avevo appoggiato sulle gambe, sposto la sedia strisciandola sul pavimento e lascio la stanza.
Sento il rumore di una bottiglia cadere per terra e frantumarsi.
Mia madre sobbalza.
Non mi giro, non ne ho il coraggio.

Salgo le scale di fretta e mi chiudo a chiave, ho paura che possano entrare.
Decido di chiamare Harry, poi mi farò una doccia al volo e andrò a dormire.

-Pronto?- risponde dopo poco.
-Ehi Haz- dico -come è andata con Louis?- chiedo mentre sistemo i libri sulla scrivania e mi cambio, mettendomi una tuta per stare comodo e buttando i jeans e il maglione nel cesto della biancheria.
-Oh, non hai idea di cosa ti perdi a non scopare Leeyum- inizia lui -quel tipo mi ha sfondato tal- lo interrompo subito.
-Oddio ho capito risparmia i dettagli-
Lui ride -Siamo scopa amici, cosa ti aspettavi?-
-Niente di meno, ma non voglio sapere- dico ridendo.
-E tu?-

Mi perdo a raccontargli tutti gli avvenimenti della giornata.
Ci impiego una buona mezz'ora, che passo interamente a toccare il famoso Rolex, quel dannato orologio.
Non l'avessi mai messo per andare a scuola e forse ora sarei felice.
No, starei vivendo una vita normale, ma non felice.
Non penso di poter dire di essere mai stato contento del tutto con Mark.
Ma ora...

-Cazzo Liam, sembra "Beautiful" - sbotta Harry.
-Sì, e il problema è che non so cosa pensare e tanto meno come reagire alle sue provocazioni-
-Beh, ora non dovrai più vederlo no?-

Ahia, questa fa male.
Non dovrò più vederlo.
Non ne ho motivo.

-Vabbè Harry, ne parliamo bene a scuola, ora devo cercare dove ho messo il portafoglio che domani mi serve, devo ancora lavarmi e sono stanco-
-Va bene suorina, buonanotte-
-Ciao troietta- gli dico io.
Lui ridacchia e poi chiude la chiamata.
Ok portafoglio, ora a noi due.

Inizio a mettere a soqquadro la mia camera quando l'oggetto di pelle nera non è né nel mio zaino né sulla scrivania.
Guardo nei cassetti, nel comodino, sotto al letto.
NON C'È.
Lì dentro ho documenti, numero di telefono, 500£ cazzo.

Mi metto sdraiato sul letto con la faccia contro il cuscino.
Inizio ad urlare sul tessuto per evitare di attirare troppa attenzione.
-La mia vita fa schifo- dico cercando di calmarmi -vado a fare una doccia e magari poi con calma lo trovo-

Perfetto, ora parlo pure da solo.
E mi insulto da solo.
Sono coglione.
Appunto.

Prendo un cambio di vestiti e apro l'acqua.
Il calore inizia ad espandersi nel bagno ed entro nel box doccia.
Quando sono sotto il getto d'acqua mi trovo a vagare con la mente.

Tra mille pensieri mi soffermo sulla sua immagine.
Ripenso a quel tocco delicato sul mento quando voleva controllare se stessi bene.
Penso alla presa salda della sua mano sulla mia coscia mentre mi teneva in spalla.
La sua lingua che abile si muoveva sul lobo del mio orecchio.
Eh sì, ricordo con piacere anche il contatto tra la sua mano e il mio sedere.
Riapro gli occhi.
Sono passati quaranta minuti.
Neanche "Titanic" dura quanto i miei film mentali.

Esco dal bagno con l'accappatoio addosso.
Ancora bagnato mi metto a cercare il portafoglio.
Quella merda non è da nessuna parte.
L'avrò messo per sbaglio nello zaino di Niall o di Harry.
Pace, presto lo troverò, ne sono sicuro.
Mi cambio velocemente e mi siedo sul letto.

Il telefono accanto a me si illumina, lo afferro contro voglia.
Un messaggio da un utente sconosciuto.
Incuriosito lo apro.
Un senso di gioia mi invade.
QUALCUNO HA TROVATO IL MIO PORTAFOGLIO E L'HA PORTATO IN QUESTURA.
Penso appena vedo la foto dell'oggetto di pelle con una didascalia piuttosto chiara.
~Lo riconosci?~

Con foga digito la risposta.
~Certo! In che centrale posso passare a prenderlo domani?~
Appena mando il messaggio mi sento sollevato.
Almeno questo gira a mio favore.
La risposta arriva e non posso credere a quello che sto leggendo.

~Ma sei seria principessa?~
L'unica persona che mi chiama principessa è...
~Zayn?~ chiedo.
~Alla buon'ora Liam~
Non ci credo... mi ha pure preso il portafoglio.
~Perchè non mi chiedi di uscire in modo normale?!~ scrivo ridendo.
Sto sclerando.
Lo rivedrò ancora!

~Magari questa volta volevo solo tenermi i soldi e non chiederti di uscire~
~Stronzo :,(~
~Vieni a prenderlo~
~Ora?~ chiedo io.
~Ora~

Sarò diventato pazzo, ma l'idea di sgattaiolare fuori adesso e andare a casa sua mi eccita parecchio.
~Arrivo~ scrivo per poi cambiarmi nuovamente.
Prendo alla fine il telefono, sono le undici ed è buio.
Ok, forse andare in giro di notte in quei quartieri non è il massimo.
Ma probabilmente è l'eccitazione, l'adrenalina, o il pensiero di rivedere Zayn che mi sta facendo fare sta cazzata.

Cosa mi sta succedendo?

N.A.
Te lo dico io Liam, no anzi meglio di no...
Beh niente non so mai che dire e ancora mi chiedo perché io faccia le note d'autrice qui sotto.
-v🦋

𝐀 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐫𝐚𝐢𝐭 𝐨𝐟 𝐩𝐞𝐫𝐟𝐞𝐜𝐭𝐢𝐨𝐧 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora