‣ Capitolo 38

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“Non riesco ad affrontare la vita, quando sono sobrio

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Non riesco ad affrontare la vita, quando sono sobrio.”

- Charles Bukowski

Capitolo 38

Sono passati due giorni da quando sono andata in caserma a far visita a Jason, ma per ora nulla sembra essere cambiato.
Spero soltanto che lo zio di Hannah e Tommy riesca a fare qualcosa, riesca a tirarlo fuori di lì

-stai bene?- sussulto appena quando la voce di Hayden rompe il silenzio nel veicolo

-sì, sto bene- mento, lui vuole che io stia alla larga da Jason, quindi perché dirgli la verità? Perché parlargliene?
E poi ormai nemmeno parliamo più, di nulla, sono addirittura sorpresa che mi abbia chiesto come sto

-d'accordo- dice, la sua auto si ferma all'ingresso del college, quindi con dolorosa freddezza ci salutiamo e dopo essere scesa dall'auto lo lascio andar via.

Varco il cancello e come ogni mattina mi dirigo verso la solita panchina, dove però, questa volta, assieme a Leslie e Tommy c'è anche Hannah.
Li raggiungo e immediatamente i loro sguardi cadono su di me

-buongiorno- dico

-oh, sei qui!- esclama Hannah scattando in piedi

-buongiorno- mi salutano tutti e tre

-che succede?- domando confusa dalle loro reazioni

-hanno rilasciato Jason- afferma Tommy sorridendo, io sgrano gli occhi alle sue parole e cerco l'approvazione di Leslie e Hannah, che annuiscono confermandolo

-e dov'è? È qui?- domando guardandomi attorno freneticamente

-no- corrugo la fronte incontrando lo sguardo di Leslie
-è a casa sua, dovrà trascorrere lì un paio di giorni- aggiunge

-oh.. okay- mormoro
-non avete idea di quanto vi sia grata!- esclamo poi sorridendo attirando in un abbraccio i miei amici

-ora facciamo una cosa- comincia Hannah alternando lo sguardo tra di noi, io le rivolgo la mia completa attenzione
-Tommy e Leslie andranno a lezione, mentre io ti darò uno strappo a casa di Jason- afferma

-oh ma non devi, tranquilla, hai già fatto abbastanza per me Hannah, sul serio- alle mie parole la ragazza alza gli occhi al cielo

-non ho mica chiesto la tua approvazione- afferma facendo spallucce cominciando a dirigersi verso il cancello
-su, muovi quelle chiappe e seguimi- mi lascio sfuggire una risatina e confusa saluto Leslie e Tommy, dopodiché mi affretto a raggiungere Hannah.

Il tragitto in auto non dura più di qualche minuto, e finalmente ci ritroviamo davanti a casa di Jason

-sei un angelo- confesso rivolgendole uno sguardo

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