‣ Capitolo 60

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"Non promettiamoci di stare sempre insieme

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"Non promettiamoci di stare sempre insieme.
Promettiamoci che, se ci faremo del male, sarà per poi farci bene di più. Che, se ci allontaneremo, sarà per ritrovarci più vicini. Che ogni nostra ultima possibilità sarà la penultima. Che arriveremo anche a odiarci, pur di non restarci indifferenti. Ma soprattutto promettiamoci che, se continueremo ad amarci, ci ameremo troppo.
Perché un po' meno non sarebbe abbastanza."

- Charles Bukowski

Capitolo 60

Con il viso rigato dalle lacrime sollevo lentamente lo sguardo dalla lettera e i miei occhi colmi di terrore incontrano quelli di mio cugino Hayden, i fogli di carta cadono dalle mie mani colpendo il pavimento e la mia mente corre all'impazzata cercando di non essere troppo negativa.
Quella lettera però è ben chiara e conoscendo Jason, temo che il suo sia un addio vero e proprio.
Alla sola idea sento la testa girare e il mio cuore va in frantumi

-H..- provo a parlare ma scoppio a piangere, mio cugino afferra in fretta le chiavi dal mobiletto, mi prende per mano e dopo aver aperto la porta di casa corre fuori verso la sua auto.
Apre la portiera e mi lascia salire a bordo, fa lo stesso subito dopo e in un secondo mette in moto l'auto sfrecciando sull'asfalto nella notte.

Intanto le lacrime continuano a scivolare sul mio viso copiose, imperterrite, inarrestabili

-arriveremo in tempo Roe, arriveremo in tempo- alle parole di Hayden capisco che lui ha pensato esattamente a quel che io ho pensato.

E se Jason si fosse tolto la vita?
Se avesse messo fine a tutto?
Se il suo fosse un vero addio?
No. No. No.
Non può essere.
Io non posso perderlo, non posso lasciare che accada, non lo abbandonerò, non lo lascerò solo.
Se soltanto avessi saputo tutta la verità fin dall'inizio, se soltanto avessi avuto idea di come aiutarlo maggiormente.
Cristo, avrei preferito essere al suo posto e subire tutto quel male, perché Jason non lo merita, voglio che lui sia sereno, felice, non posso lasciarlo solo.

Hayden è concentrato sulla strada, la sua fronte corrugata e il viso colmo di preoccupazione mentre in lacrime gli indico il sentiero che porta alla casa sul lago.
Dobbiamo fare in fretta, non voglio che sia troppo tardi, non posso neppure pensarci.

Quando finalmente raggiungiamo la nostra destinazione, sento il mio cuore perdere un battito nel vedere l'auto di Jason parcheggiata fuori dalla staccionata.
Rivolgo uno sguardo ad Hayden e senza neppure pensarci mi precipito fuori dall'auto.
Mi gira la testa, mi tremano le gambe, mi manca il respiro e il cuore sta per esplodere, sono terrorizzata.
Raggiungo di corsa la staccionata e con un salto la scavalco affrettandomi a raggiungere la porta d'ingresso della grande casa.

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