Patti chiari.
***
Il gelo si mise al lavoro:
sui penduli rami tremanti
profuse, con arte, un tesoro
di perle, e diamanti,
e, all'alba del nuovo mattino,
la terra fu tutta un giardino.
***22 Novembre 1939 Auschwitz
Viktoria
-"Insomma dovete credermi,lui mi guardava con un cipiglio divertentissimo,poi borbottava sempre. Dove sei stata tutto questo tempo?!" Aura da quasi un'ora ci stava facendo ridere con le sue storie di vita e imitando alla perfezione la voce scontrosa e burbera del padre. Lanciai uno sguardo ad Honoria e sorrisi guardando quanto fosse Bella da felice,in quel momento eravamo tutte spensierate. Ci serviva proprio un bel momento così.
-"Eh niente." Sospirò pesantemente guardando prima me,poi Honoria.-"Parlaci un po' di te.." La mora la sollecitava con dolcezza,effettivamente era proprio questo il punto,io non sapevo proprio nulla della ragazza bionda. Mi misi maggiormente comoda per non tralasciare nessun dettaglio percependo quanto fosse difficile per lei parlarne. Prese un bel respiro e annuí.
-"Non..Non ho mai conosciuto mia madre. Sono nata a Berlino d estate e sin da subito capii che per me in quella casa non c'era posto. Mio padre era costantemente impegnato con il lavoro o con le varie donne che amava sbattere un po' ovunque. Di solito le portava anche a casa,io semplicemente uscivo. Non volevo che un'altra donna prendesse il posto di mia madre. Così cominciai un po' a ribellarmi a quel uomo che con tanta strafottenza cercava di non parlarmi,non considerarmi. Addirittura delle volte mi lasciava i soldi sul comodino e andava via,capite? Come una vera e propria prostituta. Ero sua figlia cavolo,non mi ha mai dato nulla. Nemmeno una sorta di educazione,Così per farmi notare cominciai ad uscire con vari e numerosi ragazzi,ma ovviamente più di un bacio non condividevo. Volevo solo che lui,mi notasse. Un inverno fa invece ho conosciuto un ragazzo.." Sorrise in modo talmente bello che fece illuminare tutta la stanza. Sorridemmo anche noi notandola cosí radiosa al sol parlare di lui.
-"Frequentavamo la stessa scuola,ogni volta chiedevo alla professoressa di uscire solamente per incontrarlo alla Boulangerie,spesso era così gentile da offrirmi il caffè. Così,presi coraggio e gli chiesi di uscire. Come ovviamente aspettasse un mio invito disse subito di si. Sapete lui era così timido. Così,quella stessa sera uscimmo e come se ci conoscessimo da una vita facemmo l'amore in macchina. Erano entrambe le nostre prime volte." Sospirò pesantemente come se da lì a poco stesse per sganciare una bella bomba. Entrambe,le afferrammo le mani nello stesso modo. Mi stupii di quel gesto,io e Honoria in poco tempo eravamo entrate in una simbiosi incredibile.
-"Volevo scappare da casa mia. Volevo vivere tutta la vita insieme a Dustin,così lo facemmo. Una sera,mentre ero da sola a casa capii di non sentirmi molto bene,così ingenuamente chiamai il mio medico e..scoprii di essere incinta. Io e Dustin avevamo avuto rapporti per mesi,spesso non protetti. Anche se avevo quindici anni,mi sembrava la cosa più bella che mi fosse mai capitata. In breve tempo però lo scandalo si propagò per ogni strada della città,così lo venne a sapere anche mio padre e vi lascio immaginare cosa sia successo." Si lasciò scappare ad un singhiozzo scostando leggermente il pigiama e mostrandoci un leggera cicatrice sul ventre,in basso quasi sul pube. Era talmente piccola e sottile che quasi non si vedeva,ma lei era lì,a ricordarle ogni giorno che suo figlio le era stato strappato via. Tremò leggermente abbassando lo sguardo.
-"Aveva solo tre mesi.." Non lasciammo che scoppiasse a piangere,ci lanciammo tra le sue braccia e la stringemmo spasmodicamente. La cullammo insieme capendo di quale brutalità era stata soggetta. Quale mostro poteva porre fine alla vita di un bambino? Soprattutto di mesi avanzati. Era frutto del suo amore e di quello di Dustin,lui non doveva permettersi.
-"Non..non vidi più Dustin. Mio padre mi chiuse in casa e per un po' lui veniva sotto casa per farmi uscire,ma dopo mesi non lo vidi più. Passò il tempo e un giorno di un mese fa,vennero alla porta alcuni soldati. Mio padre cospirava contro lo stato ed Hitler,così da innocente adesso mi trovo qui. Senza cuore,senza sentimenti. Ma grata di aver conosciuto due persone meravigliose come voi." Ci strinse tra le braccia sorridendoci con le lacrime agli occhi. Le accarezzai dolcemente i capelli prendendomi cura di lei in quel momento.
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Il Soldato D Inverno
ChickLitAvevo sempre avuto una certa nostalgia per i luoghi dove ero vissuta,le case e i dintorni. Berlino era la mia casa,la mia città natale e ne ero follemente innamorata,forse perché d estate era sempre così felice e colorata mentre d inverno diventata...