Epilogo
***
Tu dammi mille baci, e quindi cento,
poi dammene altri mille, e quindi cento,
quindi mille continui, e quindi cento.
E quando poi saranno mille e mille,
nasconderemo il loro vero numero,
che non getti il malocchio l'invidioso
per un numero di baci così alto.
***19 Agosto 1960 Monaco Di Baviera
Winter
La vita non era facile come credevo,anzi era qualcosa di estremamente complicato. Sin da bambina ripetevo a me stessa che un giorno avrei sposato un principe simile a quello delle favole e che poi avrei vissuto la mia esistenza in un castello. Avrei avuto molti bambini,così da riversare tutto il mio amore nei loro piccoli cuoricini. Man mano che crescessi però le mie idee cambiavano lasciando ad altri pensieri molto più realisti. Avrei portato avanti gli studi con Michelle,sognavamo di vivere felice insieme ad un uomo esemplare e rispettoso. Conobbi Zack,lui mi piaceva sul serio,avrei fatto di tutto per non fargli del male. A quei tempi avevo solamente sedici anni,ero praticamente una ragazzina e molte cose ancora non le comprendevo. Davo per scontato tutto,addirittura una semplice carezza regalata da mia madre. Pensavo in modo ingenuo di svegliarmi al suo fianco e dormire al calar del sole sempre con lui. Ma la vita era imprevedibile, eccome se lo era. Venne quel giorno,il nostro arresto. Chi lo avrebbe mai detto che avrei passato mesi in un campo di concentramento e anni in una guerra mondiale. Era stato il periodo più brutto della mia vita. Avevo perso tutto li,i miei genitori che mancavano tanto sia a me che ai miei fratelli, una cara amica, il mio ex ragazzo e allora anche la dignità. Fu nello stesso tempo il periodo più brutto,ma anche uno dei più belli. Se non fossi andata lì Neil non l'avrei mai conosciuto e non sarebbe stato colui che ho sposato e che mi ha donato una famiglia bellissimo. Poi scappammo,dopo averlo amato ci rifuggiamo come clandestini in una città che precedentemente ci aveva sbattuto le porte in faccia a causa di un regime troppo severo,troppo tiranno. Neil non ricordava nulla,ne i nostri baci ne il nostro amore,intanto Winter era cresciuto. Poi avvenne,anno dopo anno la guerra giunse al suo termine. Quella data io ce l'avevo impressa nella memoria,ed anche nel cuore. La guerra fini esattamente il 2 settembre dell anno 1945. Le truppe americane assediarono Berlino e l'Italia uccidendo in un imboscata Benito Mussolini e causando il suicidio in un Bunker di Adolf Hitler. Ricordo ancora con il sorriso sulle labbra la festa che si riversò sulle strade. Da quel giorno in poi,tutti iniziarono a testimoniare la loro esperienza nel campo,io fui la prima. Uomini,donne,bambini,tutti uccisi a sangue freddo solamente per la colpa di essere nati Ebrei. Vergognoso. Nonostante questo In quella vita difficile avevo riconosciuto la felicità che auguravo a tutti di avere.
-"Così mi innamorai del mio soldato d inverno,piano..sottovoce,con un enorme caos a battere nel cervello. Sua,per sempre.." mi girai velocemente quando udii pronunciare le ultime parole delle pagine del libro che tenevo saldamente tra le mani. Sorrisi vedendo il mio ragazzo Neil in piedi al mio fianco,si abbassò e mi cinse la vita con un braccio. Eravamo ormai cresciuti,e ci amavano alla follia.
-"Sei sempre il solito. Disturbi continuamente la mia lettura!" Risi fragorosamente sistemandomi il ciuffo sulla fronte,poi mi alzai e abbracciai il mio ragazzo.
-"Però ti amo,ricciolino del mio cuore." Gli diedi un leggero morsetto sul naso per poi ridere. Mise su un bellissimo broncio,mi venne da morderlo.-"Amore sei tu che non mi consideri più. Stai sempre a leggere il libro dei tuoi genitori,capisco che è stupendo ma io voglio anche le coccole.." ed era così,i miei genitori dopo la fine della guerra avevano scritto un libro basato sulla loro storia d'amore partendo però dal punto di vista di mia madre. Era subito diventato un best seller,tanto che per mesi le librerie avevano gli scaffali vuoti. L avevo letto ormai quasi mille volte e non mi stancavo mai di farlo.
-"Ma se abbiamo fatto l'amore ieri e anche stamattina! Sei solo un piccolo egoista amore,vuoi sempre le coccole..!" Dolcemente lasciai cadere il libro sull'amaca e iniziai a fargli il solletico. Neil era tutta la mia vita,sin da quando eravamo bambini. Ci fidanzammo a soli cinque anni,e così non riuscimmo più a separarci. Un'amore come il nostro,così puro,era impossibile da trovare. Mi sentivo unico quando ero tra le sue braccia,amato,raro.
-"È tardi piccolo,domani dobbiamo sposarci,te ne sei dimenticato? Alle sei ti butto giù dal letto." Ritornò alla carica con il solito broncio che mi faceva girare la testa. Quel ragazzino mi faceva impazzire. Era solo mio,di nessun altro. Osservai i suoi occhi chiari illuminarsi e i suoi ricci fatti di caramello svolazzare un po' per l'aria fresca della sera.
-"Facciamo che ti ci butto sul letto.." avanzai piano attaccandolo ad un albero,dolcemente lo baciai accarezzandogli una guancia innamorato. Con le mani scesi al suo collo e ne accarezzai ogni centimetro. Il piccolo invece portò direttamente le mani sul mio sedere.
-"Ci sto..papi.." mi morse le labbra sbattendo le ciglia. Mi faceva seriamente ribollire il sangue nelle vene. Gli diedi una leggera sculacciata e lo presi per mano.
-"Su,cammina. A dormire. Bambino cattivo." Mi finsi arrabbiato,sotto sotto però sorridevo felice. Avevo tutto quello che potessi desiderare dalla vita. Alzai lo sguardo di scatto quando sentii delle dolci risate provenire dalla camera dei miei genitori. Mia madre rideva seguita da mio padre che dolcemente le stava facendo il solletico stringendola con le braccia. Loro si che erano unici,un amore unico.
-"Amore..?" richiamai il mio ragazzo.
-"Hm?" Intrecciò le dita con le sue facendomi sorridere spontaneamente. Gli indicai con il mento il balcone dei miei genitori dalla quale appunto li vedevamo.
-"Saremo per sempre felici ed innamorati come loro?" Sapevo già la risposta,ma sentirselo dire..era tutta un'altra storia.
-"Ti giuro che lo saremo ancor di più amore mio." E così fu.
Continuammo ad amarci proprio come avevano fatto i miei genitori,per un lungo tempo chiamato eternità.
Fine
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Il Soldato D Inverno
Chick-LitAvevo sempre avuto una certa nostalgia per i luoghi dove ero vissuta,le case e i dintorni. Berlino era la mia casa,la mia città natale e ne ero follemente innamorata,forse perché d estate era sempre così felice e colorata mentre d inverno diventata...