Un angelo Biondo
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Un vento meschino tutto il giorno si lagna
di come qualcuno l'ha trattato;
la natura, come noi, si lascia talvolta sorprendere
senza il suo diadema.
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Attenzione
Scene forti ed esplicite,se non ve la sentite aspettate il prossimo aggiornamento,in ogni caso speriamo che vi piaccia,Buona lettura!25 Novembre 1939 Auschwitz
Viktoria
Stranamente quella mattina il segnale di raggruppamento non lo avevamo ancora udito,a tutte noi faceva strano infatti io ed Honoria ci lanciammo uno sguardo di fuoco,di pura intesa. Aura sapevamo che stesse lavorando,era già andata via di notte e non era ancora tornata. Da un po' era diventata il personale passa tempo di Kyle e lei sembrava non lamentarsi,anzi. In giro per il dormitorio si alzava una fitta aria di confusione,tutte discutevano tra loro e a me sembrava udire che qualcosa non andava quella mattina. Due ragazze erano state incaricate dalle proprie madri di controllare cosa stesse accadendo attraverso la porta,lo stavano facendo e i loro volti sembravano pallidi.
-"C'è un esecuzione." La più alta dalle due,la mora iniziò a parlare con la voce tremante. Non era la prima volta che vedevamo un impiccagione o una sparatoria,anzi accadeva molto spesso. Troppo frequentemente. Io e Honoria ci lanciammo uno sguardo prima di alzarci e appostarci subito alle spalle delle due ragazze. Vedemmo solamente una forca posizionata in mezzo al piazzale d appello,un corvo nero. Le SS erano già in posizione con le mitragliatrici puntate,la tradizionale cerimonia di morte. Sussultammo in gruppo quando il richiamo di appello ci fece smuovere,corremmo subito in piazza sistemandoci come ci avevano insegnato,tutte in fila ordinata,una attaccata all'altra. Guardai ancora una volta Honoria per poi sporgermi un po' dalla folla per capire cosa stesse accadendo,ma ancora nulla. In lontananza vidi Neil già pronto in posizione,cappello e divisa perfetti. Le mani erano fasciate dai soliti guanti neri di pelle,Kyle gli stava alle spalle e giurai di vederlo più bianco di un lenzuolo. Intorno a me tutti parlottavano,non ascoltavo nulla prestavo solamente attenzione a ciò che accadeva nel plotone. La tromba risuonò e dal fondo della strada vedemmo la figura di una ragazza con il volto coperto da un sacco marrone,non ne conoscevamo l'identità ma già tremavamo. Chissà quale azione orribile aveva commesso quella povera ragazza per finire appesa ad una corda. Le SS sembravano più preoccupate,più inquiete del solito. Impiccare una giovane ragazza davanti a migliaia di spettatori non era di certo affare da poco. Infatti quella fu l'unica volta che vidi una persona della mia età morta in quel modo,di solito ci finivano gli anziani o comunque le persone adulte. Neil si fece avanti con un documento tra le mani.
-"Oggi la detenuta decede per una causa ignobile. Ella infatti è stata trovata con una collana d oro nelle tasche appartenete al tenente Kyle Dolferdan. Come ben sapete ogni azione grave viene pagata con la morte,dunque oggi assisterete a quest esecuzione. Che vi sia di insegnamento." Ci guardò un po' poi tornò sui suoi passi,accanto al suo migliore amico biondo. Li guardai ancora una volta,Kyle tremava un po' sforzandosi di non cedere e proprio non capivo il perché facesse così. Aggrottai le sopracciglia guardandomi intorno tra la folla,afferrai un braccio di Honoria.
-"Hon,dove cazzo sta Aura?" La guardai intensamente ma non ricevetti nessuna risposta,perché poco dopo i suoi occhi azzurri si spalancarono riempiendosi di lacrime.
-"O-oh mio Dio.." si portò una mano alla bocca e io senza pensarci due volte seguii i suoi occhi. Non lo avessi mai fatto. La scena si presentava davanti ai miei occhi in modo raccapricciante. Su quel piano di legno,le era stata tolto il sacco. C'era lei,Aura. La nostra amica. Nulla più ricordava la bellissima ragazza che era,il volto era completamente tumefatto,il labbro spaccato ancora sporco di sangue e gli occhi gonfi dalle lacrime e dalle botte subite,i capelli le arrivavano tagliati fino sopra le spalle,in un caschetto storto. Tremai subito afferrando con forza il braccio di Honoria,non ci pensai due volte. Mi lanciai subito verso il plotone.
-"N-no! V-vi prego! N-non ha fatto nulla di male,lasciatela!" Singhiozzavo fortissimo perché mi ero legata da morire a lei,quella ragazza dai modi sempre forti e audaci ma fondamentalmente dal cuore tenero e gentile,travagliato dalle continue sofferenze. Subito i soldati puntarono i mitra contro di me,a me non importava. Aura mi guardava dal ripiano,singhiozzava non per la paura di morire ma proprio perché io stavo soffrendo. Cercai di salire le scale pronta a liberarla,ma mi sentii afferrata da due mani forti,mani che avevo imparato a conoscere senza problemi dato che ne avevo ancora i segni vividi sul corpo. Neil mi teneva stretta al suo petto con un braccio,tutti ormai sapevano della nostra relazione sessuale,dunque non dissero nulla quando mi strinse solo per tenermi ferma.
-"F-fai qualcosa,t-ti prego Neil..T-ti prego fai qualcosa,salvala..N-non farle questo,ha già sofferto troppo." Honoria piangeva in disparte non avendo più il coraggio di guardare. Avvolse un braccio intorno alla mia gracile vita,tenendomi ferma. Cercai di divincolarmi ancora ma l'entrata del colonnello Schneider mi terrorizzò totalmente.-"Non posso fare nulla. Mia madre l'ha trovata così e Kyle ha confermato." Sussurrò solo a me,come per dirmi che quella volta non era stata colpa sua e che lui non poteva farci nulla se non acconsentire alla dura richiesta. Guardai ancora una volta il viso di Aura e lo trovai fisso nel mio,aveva già il cappio al collo e stava sulla sedia pronta a lasciare questo campo.
-"N-non piangere,andrò dal mio bambino.." le sue parole erano solo mimate,le sue mani stringevano il ventre mentre un leggero sorriso aleggiava sul volto.
-"G-grazie di tutto,vi voglio bene ragazze.." ancora una volta ed io ero una valle di lacrime,mi strinsi istintivamente di più a Neil mentre la stronza di sua madre saliva convinta sul plotone. Tutta sempre messa in ordine con la solita divisa perfettamente stirata e rammendata. Avevano tutte paura di lei,io la compativo. Il boia era pronto,a far cadere il blocco che poi avrebbe fatto cadere la sedia sotto i piedi della mia amica.-"Plotone!" La bionda urlò e io tremai fortissimo,non volevo che pronunciasse quella parola. Stavano uccidendo una persona a cui tenevo sotto i miei occhi e non potevo fare nulla. Singhiozzavo e tremavo in modo spasmodico,non riuscivo a fare più un passo. Neil non mi mollava,mi teneva ben salda tra le braccia.
-"Giù!" E la leva si abbassò,io ed Aura lanciammo un puro grido di dolore,la botola si aprii lasciando cadere la sedia e in un attimo la figura gracile della bionda penzolava sospesa in aria. Fortunatamente non aveva dovuto soffrire molto perché il collo le si era spezzato sul colpo,non osai nemmeno guardarla. La immaginavo con gli occhi ancora aperti,il colorito bluastro per la mancanza di aria.-"D-dov'è Dio..perché t-tutto questo.." singhiozzai lasciando che le mie gambe cedessero,scivolai piano contro Neil ma lui non mi lascio cadere dal momento che mi teneva ben salda tra le braccia. Piansi girandomi con il volto verso la sua giacca,non sapevo perché lo feci,ma in quel momento avevo bisogno di un minimo di conforto. Trovai la sua mano immediatamente tra i capelli ad accarezzarmi la cute e mi diede una risposta che non aspettavo minimamente.
-"Dio è attaccato a quella forca bambina.." A piccoli sussurri,in modo che solo io potessi sentirlo. Successivamente lo guardai alzando il viso,era sempre L uomo ignobile che mi aveva picchiata e violentata,dovevo ricordarmelo sempre. Mi spostai un po' pronta a correre da Honoria ma mi ritrovai di nuovo ferma tra le braccia.
-"Vieni con me." Disse con voce piatta. Come se si fosse risvegliato da una sorta di tranche. sua madre poi sfilò passandomi accanto,mi rivolse uno sguardo veloce e fece un occhiolino di intesa al figlio. Lui sembrò non calcolarla minimamente. Non protestai,mi lasciai trascinare nelle sue stanze. Ero praticamente sconvolta dall accaduto,avevo solo bisogno di riposare. Avevo pianto talmente tanto che non facilmente mi sarei dimenticata di quella visione.
-"Puoi dormire sul divano o dove vuoi. Quando sarai sveglia ti darò qualcosa da mangiare,hai bisogno di forze per mantenere i miei ritmi. Non voglio che tu muoia presto,almeno non ancora. Vai." Mi lasciò subito strattonandomi quasi,non avevo ancora smesso di piangere. Le gambe mi tremavano e pensai che da un momento all altro forse sarei svenuta. Non gli risposi,semplicemente mi diressi in salone,con coraggio mi sedetti a terra e appoggiando un braccio sotto la testa mi sistemai sul pavimento,non volevo affatto disturbarlo usando le sue comodità. L'ultima cosa che vidi fu la sua figura avvicinarsi quando feci finta di avere il respiro più pesante e gli occhi chiusi e percepii le sue braccia sollevarmi. Poi Morfeo mi accolse nel suo regno.
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Il Soldato D Inverno
Chick-LitAvevo sempre avuto una certa nostalgia per i luoghi dove ero vissuta,le case e i dintorni. Berlino era la mia casa,la mia città natale e ne ero follemente innamorata,forse perché d estate era sempre così felice e colorata mentre d inverno diventata...