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Liberi ma morti dentro
***
Petali bianchi
nell'aria greve.
Fiori di neve
sui rami stanchi.
***

10 Gennaio 1940 Auschwitz

Neil

Erano trascorse ormai settimane dall arresto di Viktoria ed io non smettevo di star male. Il mio cervello ormai nemmeno la notte riposava passando nei meandri di alcuni pensieri anche cattivi. Mia madre l'aveva fatto solamente per gelosia,solamente per ferirmi ancora. Sapeva che io tenevo a quella piccola ed innocente ragazza e per far in modo che io tornassi il famigerato soldato d inverno,lei doveva far in modo di eliminare Viktoria dalla mia vita,dalla mia mente e dal mio cuore. Il colonnello Schneider non aveva capito che lei non se ne sarebbe mai andata dal mio cuore,e da quel giorno in poi pensai solamente ad un modo per liberarla. Avevo trascorso tutta la notte chiuso nello studio,ad osservare la planimetria del campo,avevo capito come attuare un azione brillante,mi serviva però collaborazione. Presi un lungo sospiro e mi sollevai,afferrai velocemente il mio bicchiere di Brandy e lo buttai giù in un solo sorso,dopodiché mi sistemai la giacca ed il cappello sulla testa. Uscii immediatamente dirigendomi al centro della piazza,suonai l'allarme di sorveglianza,quella destinata solamente alle guardie e in un secondo mi ritrovai circondato dalle Ss tedesche. Osservai lentamente il volto di mia madre,se ne stava lì tutta in tenuta,sempre fiera. Sempre donna. Iniziai a parlare,il piano doveva iniziare.

-"Vi ho convocati perché nel campo ci sono state gravi effrazioni,sono stato messo al corrente di vari eventi spiacevoli dunque dobbiamo mettere in atto vari arresti." Li osservai fingendomi freddo e distaccato. Tutti iniziarono a guardarsi l uno con l altro. Continuai.
-"I condannati sono,la detenuta Honoria Carter,il detenuto Lohan Ravensbruck,il tenente Kyle e infine.." mi tremava il cuore.
-"La detenuta Viktoria Ravensbruck." Pronunciai il suo nome,successivamente cancellai i loro codici dalla lista. I soldati parlottavano tra loro leggermente sconvolti appunto conoscendo la luce del mio rapporto con Viktoria. La faccia trionfante di mia madre però mi fece ricredere,c'era cascata in pieno.

-"Finalmente sei tornato mio figlio. Quella ragazzina aveva una brutta influenza su di te. Io e tuo padre abbiamo lavorato così duramente per tirarti su a nostra immagine e somiglianza,quella sporca ebrea puttana non poteva rovinare tutto. Te la sei goduta come si deve,ora va bene così." Disse tutto d un fiato avvicinandosi a me,strinsi forte la mascella e i pugni,la mia rabbia cominciava a salire. Non dovevo dare nessun segno di cedimento,infatti mi sforzai di rimanere neutrale.
-"Che intendi per condanna figliolo? Kyle è sempre un tenente." Kyle sapeva del piano,non era presente infatti aspettandosi un imminente arresto. Dovevamo temporeggiare su tutto,lui doveva aiutarmi. Avevo dato disposizioni di farsi trovare tutti in gruppo così che sarebbero stati accusati di cospirazione contro lo stato tedesco.

-"Camere a gas madre. Sono tutti traditori della patria." Era pericoloso,avevo affidato a Kyle anche Rose,la sorellina dell'amore della mia vita. Mia madre sorrise soddisfatta.

-"Heil Hitler." Alzò la mano fiera,nella sua tenuta da colonnello. Comandavo io,lei doveva capirlo. Maledetta. Presi un respiro profondo e mi misi dritto alzando il braccio dando onore ancora una volta ad un partito falso,disonorevole. Un partito in cui io non credevo più. Subito dopo i soldati fecero lo stesso e cominciammo la nostra marcia sul campo,stavamo andando a prenderli,loro lo sapevano. Viktoria non era al cosciente di nulla,avrei dovuto farla piangere un po'. Come da copione,facemmo irruzione nei dormitori di Kyle e iniziammo la recita.

-"Bene bene. Colti in fragrante." Sorrisi cattivo. Sapevo ancora fingere bene,questo era a mio favore. I detenuti se ne stavano intorno ad un tavolo con vari piani di accusa contro il regime nazista. Perfetto,nessuno avrebbe fatto domande. Si finsero tutti sconvolti del mio arrivo,addirittura Rose era bravissima. Honoria si strinse a Kyle,Lohan invece prese tra le braccia la sua sorellina.
-"Che delusione Tenente,arrestateli tutti." Li indicai per poi infilare i miei guanti di pelle nera. I soldati lo fecero subito,immediatamente poi uscimmo dalla stanza e sfilammo nel campo come se fosse un arresto reale. Incontrai ancora una volta il viso soddisfatto di mia madre,fortunatamente aveva molto da fare quel giorno,quindi non ci seguii. Ora toccava a Viktoria,mi piangeva già il cuore. Entrammo nelle celle ed incontrai subito l'aria stanca della mia bambina,era provata. Era pallida e mi spaventai immediatamente non sapendo cosa avesse. Non stava bene? Dovevo cercare di capirlo,anche perché da lì a poco doveva patteggiare per la libertà. Non appena mi vide un sorriso dolce le si dipinse sul volto,ma quando spostò lo sguardo oltre,e vide i soldati insieme ai suoi beni più preziosi,quel bellissimo sorriso svanì all istante. Tremai leggermente notando i suoi occhi ricolmi di lacrime,no amore non piangere. Presi un bel respiro profondo,poi parlai.

Il Soldato D InvernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora