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Mancanze e Recite
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Un giorno chiesi a Novembre, perchè giochi col gelo e la bufera? , morendo,mi disse: lascio a te la primavera.
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21 Novembre 1944 Berlino

Viktoria

Mi sei scoppiato dentro il cuore
All'improvviso,All'improvviso

-"Non so perché..Non lo so perché,All'improvviso..All'improvviso.." Sorrisi appoggiandomi al bancone della cucina e stringendo con una mano il mestolo per cuocere i Pancakes al latte e cocco.
-"Sarà,Perché mi hai guardato
Come nessuno mi ha guardato mai..Mi sento viva,All'improvviso per te.." asciugai lentamente una leggera lacrima che stava cadendo lungo la mia guancia,successivamente tolsi i dolcetti dalla padella e li sistemai in un piatto dal bordo dorato,un bellissimo regalo di Honoria. Eravamo libere,da quattro anni ormai e le cose erano radicalmente cambiate,noi due lo eravamo,le nostre vite ma non i nostri sentimenti. Spensi la fiamma per poi voltarmi una volta cessata la musica,osservai la persona che aveva appena spostato l'aghetto dal vinile. Sorrisi.

-"Vik..la ascolti tutte le mattine appena sveglia e ogni sera prima di andare a dormire,basta..cambia canzone.." Honoria strinse tra le braccia mio figlio,un bellissimo bambino di ormai quattro anni con gli occhi di Neil e i suoi capelli. Era impressionate quanto gli somigliasse anche semplicemente quando ci guardavamo con amore negli occhi,o era arrabbiato. Era il mio piccolo grande amore e da quando lo avevo partorito,era diventato tutta la mia vita.

-"Lo so Hon,però sai che significato ha per me,mi ricorda sempre di Neil..mi manca da impazzire." Ed era questa la verità,quel maledetto giorno in cui eravamo fuggiti da Auschwitz,l'ultima cosa che vidi fu L uomo della mia vita per terra,quasi privo di sensi dopo essere stato sparato alle spalle,con quel sorriso sul volto radioso. Non avevo più saputo nulla di lui e da quel giorno le giornate erano diventate troppo aride e le notti troppo fredde. Mi mancava tutto di lui,dai capelli al modo di fare. Mi mancava il soldato d inverno e nonostante io lo avessi cercato,Neil era come scomparso dal pianeta. Dopo essere fuggiti dal campo di concentramento,abbiamo dato vita ad una nuova esistenza,cancellammo i codici dalle nostre braccia e tinto i capelli. Io dal nero ero passata ad un castano molto chiaro,quasi biondo.

-"Lo so tesoro,ma noi davvero non sappiamo che fine abbia fatto. L'ultima volta lo hanno sparato e noi non abbiamo visto altro,siamo dovuti scappare velocissimo..ti rimane vostro figlio ed è una cosa bellissima." Honoria era diventata una bellissima donna dai capelli biondi. Aveva smesso di soffrire anche perché da quando aveva lasciato Kyle per un altro ragazzo misterioso,era rinata. Kyle veniva a trovarci quasi tutti i giorni,aveva una casa sua e aveva completamente cambiato identità dato il suo passato da tenente tedesco. Ormai era fidanzato con Emily,una bravissima ragazza Olandese. Avevano un figlio bellissimo di ormai tre anni,di nome Neil. Lei aveva un negozio di caramelle e dolci,lui la aiutava in tutto. Mio fratello anche si era realizzato,era diventato uno dei medici più rinomati di Berlino,aveva comprato uno studio suo e da lì non aveva mai smesso di guadagnare. Era davvero il migliore,se lo meritava. Rose ormai era grande,una bimba cresciuta dai lunghi capelli biondi,ormai ricresciuti. Tutti in famiglia la amavano,era l'anima della casa.

-"Winter è una cosa bellissima.." sussurrai sorridendo,ed eccolo il nome di mio figlio. 'Inverno',come per commemorare la bellissima stagione in cui io e suo padre ci eravamo innamorati e lo avevamo concepito,i mesi più brutti ma nello stesso tempo più indimenticabili di tutta la mia vita. Quella mattina ero già in ritardo quindi non ebbi nemmeno il tempo di coccolarlo un po',gli baciai la fronte mentre lui sonnecchiava ancora un po' tra le braccia di sua zia Honoria. Sorrisi accarezzandogli la guancia poi guardai la ragazza.
-"Come sempre..c'è il latte nel pentolino,il biberon e i biscotti sono nel cassetto,se riesci metti anche un po' di cioccolato in polvere nel latte,a lui piace tantissimo.." le spiegai tutto come ogni mattina,lei conosceva perfettamente già le mie istruzioni. Alla fine lo aveva visto nascere e lentamente crescere,Honoria rimaneva tutto il giorno a casa con lui,e se scendeva lo portava con lei. Gliene ero infinitamente grata,perché io lavorando tutto il giorno non ne avevo il tempo,ormai eravamo come sorelle. Eravamo tornati a casa nostra,quella dove avevamo vissuto con i nostri genitori e con grande gioia avevo scoperto che la signora Senders,al piano di sotto era ancora viva,ci abbracciammo a lungo. La mia stanza era diventata quella di Honoria,io dormivo in quella dei miei genitori. Mi mancavano da morire e li avrei per sempre portati nel cuore. Il mio più grande rimpianto era stato non avergli potuto far un grande funerale,i loro corpi non li avevo più visti. Erano stati persi nel campo,a noi era rimasta solo la loro anima.

-"Tranquilla mammina,sappiamo già tutto noi..gli faccio anche il bagnetto dopo.." Honoria sorrise stringendo tra le braccia mio figlio,feci lo stesso per poi ringraziarla e andare in bagno per prepararmi. In un battito di ciglia feci la doccia e mi vestii. Indossai una gonna al ginocchio a vita alta nera,una camicetta bianca al suo interno e leggermente aperta sul petto,tacchi alti neri ed infine un cappotto pesante lungo fino alle caviglie nero parigino,alla quale avevo applicato la mia amata spilla,nascosta sotto alla mattonella del balcone durante la nostra deportazione. Applicai un po' di rossetto rosso alle labbra e un po' di mascara alle ciglia,infine sistemai i capelli ed uscii dalla stanza pronta. Presi la borsa nera e tornai in cucina per recuperare le chiavi.

-"Vado,a dopo..mi raccomando." Mi abbassai velocemente e diedi un bacio sia ad Honoria che a Winter,sorrisi e uscii seguita dalla voce della mia migliore amica,voce che appunto mi intimava di star attenta. Ormai ero di acciaio,nessuno mi avrebbe buttata giù,mai. Quello che avevo vissuto mi aveva fortificata in modo incredibile,e mai più avrei permesso a qualcuno di ferirmi. Scesi velocemente le scale spruzzando un po' al collo il mio adorato profumo Chanel da borsetta,uscii dal portone e feci in tempo a prendere il tram. Obliterai il biglietto e mi sedetti ad una poltrona rossa riservata alle donne. Presi un bel respiro e per tutta la durata del viaggio mi dedicai ad ammirare Berlino,non era più la stessa.

La guerra l'aveva devastata e ancora non si parlava di fine,la guerra non era per niente arrivata al termine e solo l'idea che milioni di persone ancora risedevano nei campi di concentramento,mi faceva rabbrividire. I palazzi erano ormai quasi tutti ristrutturati,le strade ricolme di venditori ambulanti e bambini poveri. Tutti morivano di fame,e poche persone riuscivano ad andare avanti senza problemi,fortunatamente io e la mia famiglia eravamo in quella fascia,dunque scesi alla mia fermata e come ogni mattina regalai duecento franchi in giro. Mi scaldava il cuore vedere i loro occhi colmi di stupore e i loro sorrisi sinceri. Ogni tanto poi a pranzo compravo cibo per tutti,sapevo cosa significava patire la fame e nessuno meritava tutto quello. Mi diedi una sistemata e feci finalmente la mia entrata nei cancelli neri dell'ambasciata nazista,ormai facevo la segretaria li,una delle tante divise in Ali. Era iniziata una nuova giornata da lavoratrice e da attrice,dovevo fingere di non essere mai stata arrestata e di essere totalmente un'altra persona. Non avevo cambiato il mio nome solo per dignità,non volevo. Sembravo a tutti gli effetti una cittadina nazista,tutti mi rispettavano finalmente e addirittura partecipavo alle cene di gala. Alla fine di ognuna di esse semplicemente mi rifugiavo in bagno e vomitavo tutto,maledetti bastardi. Cercavo con gli occhi Neil,ma non lo trovavo. Odiavo il mio lavoro ma si sapeva,il miglior modo di ingannare un lupo,era nascondersi nella sua tana.

Spazio autrice
Ciao a tutti!
Ed ecco qui un nuovo capitolo,come pensiamo abbiate capito sono passati ormai due anni dalla fuga dal campo di concentramento. Viktoria non ha più rivisto Neil e loro figlio è ormai cresciuto. Cosa succederà nel prossimo? Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e fateci sapere cosa ne pensate in un commento!
Un abbraccio🖤

Il Soldato D InvernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora