CAPITOLO 1: ...7 DICEMBRE

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Tredici anni e neanche un filo di tette: se non era un'ingiustizia quella!

La maglia rosa cadeva vuota sopra i jeans attillati.

Attillati in teoria. In pratica in quei pantaloni ci navigava.

Quanto detestava la sua odiosissima magrezza e quelle ossa che spuntavano da tutte le parti: la facevano sembrare una bambina.

E lei non voleva sembrare una bambina! Non il giorno della festa di compleanno di Benji.

Si sedette sul letto e si infilò le All Star alte, anch'esse color confetto.

Si guardò nuovamente allo specchio: niente da fare.

Era tutto fuorché sexy.

Non aveva la minima speranza di attirare l'attenzione del bel portiere.

Si pettinò: beh, per fortuna aveva almeno dei bei capelli... lunghi, neri, setosi.

Avvicinò il viso allo specchio: magari un po' di trucco avrebbe potuto aiutarla. Non troppo: giusto un filo di mascara e un po' di gloss. Altrimenti zia Maggie non l'avrebbe mai lasciata uscire di casa.

Per lo meno il cielo era stato clemente e il suo viso era completamente sgombero da brufoli... anche se lei avrebbe tanto voluto avere l'acne! Almeno sarebbe stato un segno inconfutabile del fatto che finalmente stava crescendo. Invece il suo corpo continuava ad aumentare solo in altezza. Era ormai un bel po' più alta di tutte le sue coetanee... aveva praticamente raggiunto Holly che aveva due anni più di lei ed era un maschio.

Un maschio bassino... ma pur sempre un maschio!

Morale della favola: alta, magrissima e tutta occhi.

Pure vestita di rosa.

Un fenicottero.

Bella roba.

-VIV!!! MA SEI PRONTA? DOBBIAMO ANDARE!- La voce delicatissima di suo cugino Oliver la fece sobbalzare.

Vivien afferrò il pacco regalo sulla scrivania e uscì dalla stanza.

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-Sei carina oggi... come mai? Vuoi far colpo su qualcuno?- le chiese scherzoso Holly lungo il tragitto.

-Sfotti, sfotti...- gli rispose Vivien con una punta di odio.

Oliver sapeva benissimo che lei era disperatamente cotta di Benji e non perdeva mai occasione per prenderla in giro.

Da che pulpito poi! Uno che all'età di quindici anni ancora aveva paura ad ammettere di essere irrimediabilmente innamorato di Patty.

-Cosa gli hai regalato?- chiese curioso il cugino.

La ragazzina, rigirandosi il pacchetto tra le mani replicò: - Un paio di guanti da portiere.-.

Lui sgranò gli occhi visibilmente stupito: -Dici sul serio? E come hai fatto a sceglierli? Tu non ne sai niente di calcio.-.

Lei gli fece una linguaccia: - Mi ha aiutato Tommy. Se aspettavo te, stavo fresca!.-

Lui rise e insieme proseguirono camminando per i pochi isolati che li separavano da Villa Price.

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-Benvenuti!- li accolse un Benjamin festoso sulla soglia di casa.

Indossava un paio di jeans a cavallo basso e una camicia chiara un po' sciancrata. Non portava il cappello.

Mamma mia: da urlo.

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