Il viso di Benji era sempre più vicino al suo, il cuore le stava esplodendo nel petto.
Le loro labbra si unirono e si dischiusero permettendo alle lingue di incontrarsi.
Sentiva il suo sapore dolce, le sue mani che la accarezzavano.
Non pensava che avrebbe potuto essere così bello. Avrebbe voluto che il tempo si fermasse per poter rimanere così, insieme a lui per l'eternità....
DRRRRIIIIIIIIIIIIIIN!
Ma cosa era quel rumore?
Ah, sì: la sveglia.
Vivien emerse lentamente dal calore delle coperte e allungò un braccio verso il comodino per far cessare il rumore molesto che le stava trapanando i timpani.
Era stato solo un sogno!
Veritiero però...
Si crogiolò ancora per qualche minuto nel dolce ricordo di quelle immagini che ancora le popolavano la mente, poi si alzò.
Si stiracchiò nel buio della sua stanza e andò verso la finestra.
Aprì le ante e guardò fuori.
Che strano: pioveva!
Il grigio mare di Brighton si stagliava piatto e monotono all'orizzonte. Il cielo era plumbleo e qualche gabbiano volava nel cielo, emettendo versi striduli.
Richiuse i vetri e si diresse verso la scrivania. Prese il diario e cercò tra le pagine la fotografia di Benjamin. Gli diede un bacio rapido, come faceva ogni mattina.
Certo che quella foto era proprio malridotta: forse avrebbe dovuto sostituirla con una più recente.
Ci avrebbe pensato al suo ritorno: mancavano solo quindici giorni ormai.
E' vero: doveva leggere le mail!
Sicuramente ne avrebbe trovato una del SGGK.
Da quando gli aveva dato l'ultimatum, la notte di Capodanno, il ragazzo aveva preso l'abitudine a scrivergli ogni giorno.
Le inviava una specie di report giornaliero per dimostrarle che si stava impegnando a fondo nella propria opera di "redenzione".
Accese il computer e aprì il suo account di posta.
Come previsto c'era un nuovo messaggio di Benji.
From: Benjamin Price
To: Vivien Hutton
Subject: Faccio del mio meglio!
Date: 16th January 2004; 10:18 p.m.
Ciao Viv!
Come al solito, ecco la cronaca minuziosa della mia giornata.
Ore 7.00: sveglia
Ore 7.15: Doccia (da SOLO, giuro!)
Ore 7.30: colazione sostanziosa con corretto rapporto carboidrati/proteine.
Ore 8.30: sono uscito di casa
Ore 8.45: sono arrivato a scuola e ho evitato accuratamente di incrociare lo sguardo di qualsiasi ragazza. Ho concesso solo un garbato e freddissimo "ciao" a Patty e Susie... altrimenti si offendono.
Ore 9.00-13.00: Lezione. Due ore di matematica, breve intervallo, una di biologia, una di letteratura inglese.
Ore 13.00-14.00: Pausa pranzo. Mi sono seduto al tavolo con Holly, Tom, Paul e Buce. Non ho mai alzato lo sguardo dal piatto, tranne una volta per salutare Ted.
STAI LEGGENDO
Reality
Fanfic...Dreams are my reality... Chi non ricorda almeno il ritornello della famosa canzone "Reality" di Richard Sanderson che fu colonna sonora del film del 1980 "Il tempo delle Mele"? Bene, la citazione è voluta perché è proprio di questo che parla ques...