CAPITOLO 30: CHIUSA UNA PORTA SI APRE UN PORTONE

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13 mesi dopo...

Vivien uscì da "La Rinascente" in Piazza del Duomo a Milano carica di pacchi e sacchetti.

Aveva speso un capitale, come al solito.

Forse era meglio che non ci mettesse decisamente più piede in quel negozio...

Ma come resistere?

Quel grande magazzino aveva un reparto profumeria "grandi marche" meraviglioso e fornitissimo, per non parlare del reparto abbigliamento e scarpe e accessori.

Una malattia.

Ultimamente le sembrava di essere affetta da shopping compulsivo.

"Sarà mancanza d'affetto!" ridacchiò tra sé..

Già, l'affetto.

Non sapeva nemmeno più cosa volesse dire voler bene a qualcuno.

Dopo la fine della sua storia con Benji, un anno prima, non aveva più voluto saperne di impegnarsi seriamente con qualcuno.

Aveva avuto innumerevoli avventure.

Il primo era stato Chicco.

Piacevole.

Si vedevano ancora ogni tanto, ma da quando lui aveva finito il liceo e frequentava l'università il loro rapporto era diventato veramente "occasionale". Studiava Fisica all'Università Degli Studi di Milano.

Poi c'erano stati, nell'ordine: Marco, Carlo, Alberto, Simone e Gian Luca. Scritto così, staccato. Ci teneva sempre a sottolinearlo.

Quest'ultimo era stato il migliore, sotto tutti i punti di vista.

Poco impegnativo e gran bravo a letto.

Ormai era una vera esperta della "fauna maschile" del Bel Paese.

L'Italia era un posto ideale per chi cercava un'avventura. Per prima cosa i ragazzi locali stravedevano per le straniere e secondariamente erano parecchio restii ad avere una relazione stabile.

A grandi passi si diresse verso la metropolitana: casa tua distava soltanto due fermate.

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Mancavano solo cinque mesi al suo rientro in Patria.

Forse sarebbe stato il caso di incominciare a pensare al suo futuro.

I suoi amici stavano tutti bene: sentiva Tom e Holly con regolarità via mail e per telefono.

Non rincasava dall'estate precedente. Era tornata in agosto, per tutto il mese. Avere un filo diretto col cugino l'aveva aiutata ad evitare una situazione particolarmente imbarazzante: rivedere Benji.

Aveva infatti appreso da Oliver che il SGGK avrebbe fatto ritorno a luglio, per una quindicina di giorni.

Proprio per non incontrarlo, lei aveva scelto di andare in Giappone il mese successivo.

Seduta alla scrivania della sua stanza da letto meditava sull'anno scolastico futuro. Tutto sarebbe tornato come prima: avrebbe nuovamente convissuto con Holly e la zia, sarebbe tornata alla Nankatsu...

Che palle.

Non voleva nemmeno pensarci: tornare alle vecchie abitudini, alle vecchie e noiosissime convenzioni...

Mentre scorreva distrattamente le pagine del diario, ritrovò il ritaglio di giornale che ormai aveva quasi dimenticato.

Mark Lenders.

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