CAPITOLO 15: RISPETTO

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Vergine.

Vivien era vergine.

Quella notizia creò il caos immediato nella mente di Benjamin.

La guardò con tenerezza e le disse: -Davvero? Tu non hai MAI fatto sesso?-

Lei scosse il capo in cenno di diniego.

Chissà perché gli sembrava così strano: dopotutto lei era molto giovane... era normale.

Ma era talmente seducente e bella che sul momento la cosa al portiere parve assurda. Quel corpo sembrava nato per fare quello! Possibile che mai nessuno l'avesse...

Glielo domandò: -Scusa se te lo chiedo, ma possibile che mai nessuno ti abbia chiesto di fare l'amore?-

Vivien rispose con voce quasi offesa: - Non ho detto che nessuno me l'ha mai chiesto. Sono io che ho sempre deciso di rifiutare!-

Ah, ecco.

Tutto molto più chiaro.

-Posso chiederti il perché?- azzardò il ragazzo accarezzandole il viso.

Lei lo scrutò intensamente, poi gli rivelò: - Perché sono pazza di te da più di due anni... e non ho mai trovato nessuno che reggesse il tuo confronto.-

Cavolo.

Quella schietta ammissione fu come manna dal cielo per l'ego smisurato del SGGK.

Il suo Splendore si era "conservata" per lui?

L'orgoglio lo invase.

Aveva di fronte una ragazza bellissima con un corpo stupendo completamente...inesplorato!

Tutto per lui.

Riservato.

Un'espressione di puro trionfo si dipinse sul bel viso del ragazzo.

-Benji...- gli disse Vivien con tono lievemente contrariato: - Potresti cortesemente toglierti quel sorrisetto tronfio dalla faccia? E' irritante...-.

Lui fece del suo meglio per contenersi, con scarsissimo successo.

Si scusò: - E' più forte di me. Quello che mi hai appena detto mi lusinga parecchio: non posso farci niente!-

-Pallone gonfiato.- lo prese in giro lei.

Lui, per tutta risposta, la baciò con intensità.

Troppa.

L'eccitazione, che si era momentaneamente placata dopo la rivelazione della ragazza, si impadronì nuovamente di lui.

Che cosa doveva fare?

Insistere?

In condizioni normali... sì, avrebbe insistito.

Ma quella era Vivien, la ragazza che conosceva da anni e che aveva imparato a desiderare con tutto se stesso solo da pochi mesi.

Per la prima volta in vita sua Benji fu colto da uno scrupolo.

Non poteva prenderla così, su due piedi.

Perché affrettare le cose? Dopotutto lei ormai era la sua ragazza, nessuno gliela avrebbe portata via.

E se davvero lei aveva sempre rifiutato chiunque per lui, significava che fra loro c'era qualcosa di speciale.

Non voleva rovinare tutto con la fretta.

Prese la camicetta di Vivien, che giaceva sul pavimento, e delicatamente gliela appoggiò sulle spalle.

Poi le sussurrò: - Copriti, Splendore. Se ti vedo così non riuscirò a trattenermi.-

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