CAPITOLO 21: A CUORE APERTO

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-Li sleghiamo?- chiese Vivien a Benji accarezzando la testa del cane che le stava a fianco.

Quel pomeriggio di inizio giugno i due ragazzi stavano facendo una passeggiata con i cani di Benjamin: due grossi rottweiler maschi, Ares e Rocky.

-Non so...- rispose incerto il ragazzo: - ... se poi incontrano qualcuno?-

Lei obiettò divertita, guardandosi intorno: - Ma chi vuoi che incontrino! Siamo in mezzo ad un prato e non c'è anima viva.- Diede ancora una grattatina ad Ares che stava seduto docile ai suoi piedi legato al guinzaglio e poi proseguì: - Sono i cani più buoni del mondo... e poi sono perfettamente addestrati ed ubbidienti. Dai, facciamogli fare una corsa: cosa vuoi che succeda?-

-Hai ragione.- concordò Benji: - Dopotutto hanno il diritto di sfogarsi un po'.-

Così dicendo sganciò il moschettone che collegava il collare di Rocky al guinzaglio e Vivien fece lo stesso con Ares.

I due animali rimasero immobili osservando il padrone: non si sarebbero mai allontanati senza permesso. Soltanto quando Benjamin fece loro un cenno i due cani, gioiosi, scattarono mettendosi a correre e saltare nel prato.

Il ragazzo e la ragazza si sedettero nell'erba all'ombra di un grosso albero, osservando le spericolate peripezie dei due animali.

Vivien guardava Benji che sorrideva sotto la visiera del cappello: quanto era bello il suo portiere? Quando stava con lui si sentiva la ragazza più felice del mondo... e anche la più fortunata.

Era meraviglioso passare il tempo con lui e adesso che la scuola e il Campionato erano finiti, avevano un sacco di momenti liberi da condividere.

Benjamin si stiracchiò e si distese sull'erba, appoggiandole la testa in grembo. Lei le tolse il berretto e iniziò ad accarezzargli i capelli: erano un po' cresciuti e gli ricadevano in ciocche dietro il collo.

-Sono diventati lunghi...- gli disse

-Dici che dovrei tagliarli?- replicò lui

Lei si chinò a baciarlo: - Fai come vuoi, sei bello sempre e comunque.-

-Grazie.- rispose il ragazzo pieno di orgoglio.

Adorava essere adulato, soprattutto dalla sua ragazza.

Il SGGK parlò di nuovo: - Non mi ricordo più: è oggi che ritornano i tuoi genitori?-

-Stasera. E si fermeranno per una settimana. – confermò lei.

Era emozionata: il fatto che mamma e papà rientrassero era già una cosa rara, ma che addirittura si trattenessero per una settimana era a dir poco eccezionale.

Il ragazzo commentò: - Magari faccio un salto a salutarli. Ho sempre pensato che fossero due persone simpaticissime.-

Vivien sorrise: - A piccole dosi, sicuramente! Comunque vieni pure: la mamma stravede per te. Va matta per i bei ragazzi!- ridacchiò poi proseguì: - Comunque preparati: sanno benissimo che adesso io e te stiamo insieme e non sei più solo un semplice amico.-

Benji si tirò a sedere di scatto e fissò la fidanzata scandalizzato: - COSA?!? Glielo hai detto?-

-Certo.- rispose lei tranquillamente.

Il portiere fu invaso da un senso di leggero panico: non era ancora pronto ad una presentazione ufficiale! Gli sembrava una cosa troppo "formale".

Certo, bisognava considerare che non stavano parlando di una famiglia "normale", ma di quella di Vivien.

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