Toho High School
Vivien prese posto nella piccola aula posta a fianco della segreteria della Toho High School.
In mano teneva la busta chiusa contenente il test di ammissione.
Ruppe i sigilli ed estrasse i tre fogli ciclostilati. Dopo una prima parte per i dati anagrafici (già precompilata), c'erano cinquanta domande a risposta multipla o aperta divise in cinque sezioni da dieci quesiti ognuna.
Gli argomenti trattatati erano: letteratura, matematica e fisica, biologia-chimica-scienze naturali, inglese e cultura generale.
Sola, nella piccola stanza, chinò la testa sui fogli e incominciò a rispondere
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Mark Lenders attendeva in corridoio che l'impiegata amministrativa gli consegnasse il solito plico di moduli e scartoffie che, periodicamente, doveva compilare per poter continuare ad usufruire della borsa di studio per meriti sportivi.
La segretaria, una donnetta insipida sui cinquant'anni, gli porse tutta la documentazione dicendo: - Bene, Sig. Lenders: compili, firmi e mi riconsegni il tutto in mattinata.-
Annuendo il ragazzo chiese: - Posso andare nell'auletta? Così mi siedo a scrivere con calma...-
Senza attendere una risposta, Mark aprì la porta della stanza in questione.
-Aspetti, Sig. Lenders! L'aula è occupata da una signorina che sta sostenendo un test d'ingresso.- lo ammonì la donna.
Il calciatore fece appena in tempo a vedere la sagoma di una ragazza seduta di spalle con dei lunghi capelli neri. L'ambiente era molto piccolo e fu subito investito da un'ondata di profumo (*).
Doveva essere quello di lei.
Buono.
Buonissimo.
Invitante.
I suoi sensi si risvegliarono istantaneamente.
Spontaneamente le sue difese interiori scattarono.
Tirandosi indietro, sconvolto per l'intensissima sensazione che stava provando, richiuse la porta di scatto biascicando: - Scu-scusami.-
Si appoggiò al muro nel corridoio con la testa che gli girava.
Quel profumo.
Dove l'aveva già sentito? E perché gli sembrava così stupendo?
Scuotendo il capo, il ragazzo pensò che ogni tanto il suo corpo gli faceva brutti scherzi.
Da quanto non andava con una ragazza?
Fece un rapido conto mentale.
Un bel po'.
Ecco: forse era il caso di porre rimedio.
Provare il desiderio di saltare addosso a una che non aveva nemmeno visto in faccia, soltanto perché aveva un buon profumo, non era sicuramente un buon segno.
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Vivien, sentendo aprire la porta e una voce maschile che mormorava delle scuse, si voltò rapidamente. Non fece i tempo a scorgere colui che aveva parlato, poiché l'uscio si era già richiuso.
Comunque, chiunque fosse entrato ed uscito da lì, aveva un gran bel timbro di voce.
Profondo.
Caldo.
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Reality
Fanfiction...Dreams are my reality... Chi non ricorda almeno il ritornello della famosa canzone "Reality" di Richard Sanderson che fu colonna sonora del film del 1980 "Il tempo delle Mele"? Bene, la citazione è voluta perché è proprio di questo che parla ques...