CAPITOLO 8: IL BACIO

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Fare shopping a Londra durante il periodo natalizio era sicuramente il sogno di chiunque. Per Vivien poi, era decisamente come essere in Paradiso.

Erano i primi giorni di dicembre, ma la città sfavillava magicamente di luci e alberi di Natale.

Lei non era particolarmente affezionata a quelle festività, poiché nel suo Paese d'origine non avevano nessun significato religioso. Tuttavia adorava l'atmosfera magica che si veniva a creare in quei giorni nella maggiori capitali del mondo occidentale.

Accompagnata da Katy e Juliet Gilmore si era recata a Londra in treno per dedicare un pomeriggio alle compere e al puro divertimento.

Una volta giunte nel quartiere di South Kensington una tappa ai grandi magazzini Harrods era d'obbligo.

Giunta di fronte all' enorme palazzo che ospitava il centro commerciale più famoso del mondo, alla ragazza sembrò di sognare: sette piani di moda, lusso e follie.

Cosa poteva desiderare di più?

"Benji" pensò istintivamente.

Tra l'altro: era il 7 dicembre.

Il suo compleanno.

Sperò ardentemente che quel cretino avesse il buon gusto di non aspettarsi degli auguri da parte sua...

Però, pensandoci meglio: perché no?

In fondo forse, la punizione migliore per lui, sarebbe stata proprio non dimostrarsi offesa o arrabbiata.

Se lei l'avesse trattato normalmente, dimostrando dignitosa indifferenza per quanto accaduto telefonicamente dieci giorni prima, sarebbe stato come comunicargli: fai quello che vuoi poiché di te non me ne frega assolutamente niente.

Senza pensarci due volte estrasse il telefono dalla borsa e decise di mandargli un sms. Le sarebbe costato un capitale, ma ne valeva la pena.

Rapidamente digitò:

"Ciao Portiere. Tanti auguri di Buon Compleanno."

Premette invio e ripose il telefono nella tasca interna della borsa.

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Quando il cellulare di Benji suonò indicando che era arrivato un nuovo messaggio, quasi non ci fece caso. Quel giorno ne aveva ricevuti a migliaia, la maggior parte da ragazze di cui non ricordava nemmeno il volto.

Buttò un'occhiata distratta al display: erano le dieci di sera, evidentemente che c'era qualche ritardataria.

Poi vide il nome di Vivien.

Immediatamente afferrò il telefono e lesse.

Gli stava facendo gli auguri!

Ma come? Non era arrabbiata con lui?

Questa poi... non se l'aspettava proprio.

Il messaggio non era un granché, però almeno gli aveva scritto.

Che l'avesse perdonato?

No, decisamente non era nel carattere di quella ragazza dimenticarsi così alla svelta di un affronto subito.

Almeno che...

Almeno che lei non avesse giudicato un affronto quello che lui aveva fatto.

Quel sms era perfettamente normale e tranquillo, come se fra loro non fosse mai accaduto nulla... o meglio: come se a lei non importasse nulla del fatto che lui fosse andato a letto con un'altra.

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