CAPITOLO 18: FOLGORATA

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Primo sabato di Maggio: il giorno della finale del Campionato Nazionale Scolastico.

Vivien guardò il cielo: era grigiastro.

Sperò ardentemente che non si mettesse a piovere. Già le era toccato venire allo stadio, altrimenti Benji l'avrebbe scomunicata... Ci mancava solo di beccarsi un bell'acquazzone, infreddolirsi e soprattutto rovinare la piega dei capelli.

Accanto a lei sedevano alcuni dei calciatori che aveva conosciuto la settimana precedente, in occasione della semifinale New-Team Norfolk. A loro si erano aggiunti il mastodontico Teo Sellers, che visto da vicino era ancora più imponente, e altri volti... che non conosceva.

Poi c'erano le ragazze: Jenny ed Amy.

La Fujisawa le era simpatica: una persona molto concreta e decisa. Aveva carattere.

La Aoba invece... non la reggeva proprio.

Se ne stava lì avvinghiata al braccio del fidanzato, con quell'espressione sognante sul volto.

Insopportabile. Era una questione epidermica, non poteva farci niente.

-Sei emozionata, Vivien cara?- le chiese Amy.

Inutile: quella lì non poteva proprio fare a meno di parlarle.

Le rispose senza troppo entusiasmo: - Emozionata io? E per cosa?-

La fidanzata di Ross la rimproverò: - Ma come? E' la finale e il tuo fidanzato e tuo cugino sono in campo... inoltre è la squadra della tua scuola!-

-Non sto più nella pelle, guarda.- commentò Vivien con sarcasmo, strappando un sorriso divertito a tutti i presenti.

Amy si strinse nelle spalle, ignorando il tono di Vivien e guardando in campo esclamò: - Guardate! I giocatori stanno entrando!-

Anche Viv si mise a scrutare il terreno di gioco: finalmente avrebbe conosciuto i famigerati giocatori della Toho.

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Le squadre fecero il loro ingresso in due file. Si fermarono a cento campo e poi si diressero verso le rispettive panchine.

Viv, si sporse un po' di più dalle balaustre per guardare meglio.

Ignorò completamente la New Team: le facce dei suoi compagni le conosceva a memoria.

Si concentrò sugli avversari.

Vediamo un po'...

Individuò immediatamente colui che doveva essere Ed Warner, se non altro perché era vestito diversamente dagli altri giocatori.

Ah, però!

Che piacevole e inattesa visione.

Un bel ragazzo, alto e atletico con dei bellissimi capelli neri e lunghi alle spalle.

Non lo vedeva benissimo in viso, poiché la distanza era parecchia... tuttavia si intuiva perfettamente che anche il volto fosse notevole.

Adesso capiva cosa avesse inteso Benji: effettivamente tra i pali della Toho c'era un suo degno concorrente.

E ovviamente lei non si stava assolutamente riferendo alle abilità calcistiche, di cui, francamente , le importava poco o nulla.

Bene: ottimo inizio.

Guardò gli altri che si stavano togliendo le tute.

Vide un ragazzo non molto alto, con dei corti capelli a spazzola e un numero 15 sulla maglietta. Strinse gli occhi per leggere il nome: qualcosa con la M.... Ah, ecco: Mellow.

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