CAPITOLO 32: TUTTO DALL'INIZIO...

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Fujisawa, Villa Price: domenica 27 agosto 2006

Benjamin sedeva in giardino, sotto il grande gazebo.

La cameriera comparve alle sue spalle, facendolo trasalire.

Silenziosamente la donna appoggiò sul tavolo una brocca contenente tè freddo con giaccio e un bicchiere.

Successivamente si scostò lievemente e chiese con garbo: – Serve altro, Signor Price?-.

Il ragazzo, sollevando per un momento lo sguardo dal quotidiano sportivo che stava leggendo, le rispose: - No, grazie... Anzi sì: un altro bicchiere. Aspetto un ospite.-

La donna annuì e sparì dalla sua vista talmente rapidamente che Benji si chiese se fosse mai realmente stata lì.

Entro pochi minuti sarebbe arrivato Holly: dovevano parlare di molte cose.

Innanzi tutto del nuovo assetto della squadra. Il suo ritorno in Patria contemplava automaticamente il suo rientro a pieno titolo come portiere titolare della New Team.

Gli dispiaceva un po' per Alan: durante i due anni precedenti aveva fatto un buon lavoro, sostituendolo egregiamente.

D'altronde però era inevitabile: ubi maior, minor cessat.

Sorrise beffardo.

Non doveva essere piacevole per Crocker essere un eterno secondo.

Anzi: un eterno terzo.

Tecnicamente "l'eterno secondo" per eccellenza era Warner.

Pensò all'anno che lo attendeva: sarebbe stato fantastico.

Non solo calcisticamente parlando.

Il SGGK sapeva perfettamente che nel giro di qualche giorno sarebbe rientrata la persona che più di tutti aveva voglia di vedere: Vivien.

Le avrebbe fatto una bella sorpresa nel farsi trovare lì. Infatti si erano sentiti un paio di settimane prima e lui le aveva volutamente mentito dicendo che non sarebbe tornato a casa prima del 10 di settembre.

Chissà come avrebbe reagito trovandolo invece già lì!

Il suo Splendore.

Finalmente si sarebbero riuniti. Doveva riconquistarla, ad ogni costo.

Vivien doveva tornare ad essere la sua ragazza.

Era giusto.

Era naturale.

Sarebbero tornati insieme e stavolta niente e nessuno gliela avrebbe portata via.

MAI PIÙ.

Da sotto il berretto fece capolino il suo caratteristico sorrisetto sghembo, mentre, da in fondo all'enorme giardino, Oliver Hutton si stava lentamente avvicinando.

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Spiaggia di Nantame, h. 15.00: domenica 3 settembre 2006.

Scendendo dal taxi Vivien fu investita da un'ondata di calore.

Era veramente un pomeriggio torrido e il sole a picco non aiutava di certo.

Recuperò la propria valigia dal bagagliaio aiutata dal tassista, pagò e salutò.

Si voltò verso il mare: quella spiaggia!

Quanti ricordi...

Anzi: un unico ricordo.

La sua prima volta.

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