L'addio...Cap.46

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             FLASHBACK SIMÒN
-  " Adesso tu ti alzi da quella sieda e vieni a ballare con noi.."  - dice la bionda, prendendo la mano del moro.
-   " Àmbàr non puoi comandare sempre tu sulla mia vita, adesso vorrei solo godermi gli ultimi istanti di questa scuola..." - dice arrabbiandosi un po', la bionda ci riflette e poi se ne va.
È il mio momento...cosa sto aspettando..non lo rivedrò ma più, questo forse sarà il nostro ultimo momento insieme, e dovrei farmi perdonare, per essere scappato in quel modo quando mi diede un bacio a stampo sulle labbra, non sapevo cosa provavo.
-    " Matteo?" - dico per poi coprirgli gli occhi con le mie mani.
Lui si gira e toglie le mie mani dai suoi occhi.
-   " Cosa ci fai qua? Perché l'altro giorno sei scappato in quel modo?..scusa ti capirò se non vuoi essere più mio amico." - io lo zittisco, e la sua faccia è molto confusa.
-   " Tranquillo, anzi, vorrei fossi il mio cavaliere questa sera. Sono venuto apposta per te! " - dico ridendo.
-   " Quindi..non sei arrabbiato?" - mi porta in un luogo più appartato.
-    " Matteo, non pensavo di potermi innamorare di una persona con così tanto stile e talento come te." - dice per poi prendermi la mano.
-    " Peccato che...non ci vedremo più, e credo mi mancherai, sei l'unica persona normale con cui mi sia sentito normale a parte Àmbàr." - si crea silenzio fra di noi.
I miei occhi si gonfiano, e  mi colano le lacrime.
-   " Simòn, tu stai piangendo?" - dice per poi asciugarmi le lacrime.
-   " Non troverò mai una persona come te, e anche se avrò una ragazza, non potrò mai amarla come amo te in questo momento.." -  dico accarezzando le sue guance, così liscie e setose.
-   " Simòn, io non so che dire, non uscirai mai dalla mia vita." - dice per poi abbracciarmi.
Ho voglia di baciarlo, così gli prendo la mano e lo porto in uno sgabuzzino.
-   " Perché siamo venuti qui?" - dice non capendo.
Poggio le mie labbra sulle sue, le sue labbra sono così morbide e calde che potrei baciarlo sempre. Non avevo mai baciato una persona, ne una ragazza.
Lui mi faceva sentire speciale, non importava se potevo essere gay o bisessuale.
L'importante era stare con lui, in quel momento.
Ci stacchiamo lentamente, non interrompiamo il contatto visivo che abbiamo già.
-   " Simòn, io ti amo.." - dice per poi guardarmi con quei occhi dolci.
-   " Scusa se sono scappato, ma è difficile comprendere i sentimenti, comunque ti amo anch'io Matt.." - dico per poi sistemargli quel ciuffo di capelli.
-   " Matteo tu mi mancherai...e non è un addio, ma un " a presto".." - dico per poi strusciare il mio naso con il suo.
-   " Un giorno so, che ci rivedremo, e mi raccomando lotta per i tuoi sogni! Però vorrei passare questa serata con te prima di andare all'aeroporto stasera.." - dico prendendo la sua mano, uscendo da quello sgabuzzino.
-   " Non troverò mai una persona che si veste così elegante.." - diciamo alla fine in coro per poi ridere.
-   " In realtà tu non sei elegante, sei un ragazzo comune, e io non ho mai fatto amicizia con un ragazzo così.." - dico per poi ballare con lui.
Parte la mia canzone preferita e anche di Matteo.

( Raga ascoltatela è una canzone davvero, WoW)
Tutti iniziano a ballare, è un ballo lento, Matteo poggia la sua testa sulla mia spalla, e io mi sento come non mai.
Nella mia vita non sono mai stato così bene.
-   " Mi mancherai Simòn.." - dice quasi addormentato.
Si sente al sicuro con me, so che non lo deluderei mai.
Però guarda l'orario e lui deve andare all"aeroporto.
-  " Ps, Matteo è ora che vada.." - dico scuotendolo.." - lui si sveglia e si accorge che è tardi, e ci mettiamo a correre, i fari non sono più indirizzati su i cantati ma su di noi che corriamo finché..non si sentono le ultime parole della canzone.
Chiamiamo un taxi, e mio padre mi aspetta all'aeroporto.
Dopo 5 minuti arriviamo, mio padre era al telefono e io ero riuscito ad arrivare in tempo.
-   " È il momento che vada, Simo, mi mancherai, non ci sentiremo più, ma la vita mi ricondurrà da te, lo so." - dice sull'orlo di piangere.
-   " Matteo, quella canzone, Yo Quisiera, l'ho scritta per te, conservala nel tuo cuore.." - dico mentre lui si allontana velocemente.
-   " Matteo..aspetta!" - dico frenandolo.
-   " Simòn devo andare.." - dice prendendo la valigia.
Mi tolgo dal collo una catenina con una stella dorata, su cui sopra è incisa una "S".
-   " Simòn che stai facendo..?" - dice lui guardando la catenina.
-  " Io ti amo..e questa catenina è in oro, era della mia abuela, quindi ti consiglio di costudirla, proteggerla se è necessario, perché voglio darla a te." - dico per poi mettergliela al collo e attaccarla.
-   " Sei così dolce..e io non so cosa regalarti.." - dice abbassando lo sguardo.
-   " Matteo, se vuoi davvero farmi felice, ti ricordi il papillon rosso che indossasti quando ci scontrammo per la prima volta in quel centro commerciale?" - dico per poi guardarlo.
Lui prende la valigia, la apre, e estrae questo papillon rosso, lo prendo in mano e sento l'odore di lavanda.
-   " Ti faccio felice per così poco?" - dice Matteo accarezzandomi.
-   " Io ti ho dato la cosa più preziosa che ho, mi sembra il minimo, penserò a te sempre." - dico lasciandogli la mano se ne stava andando, passo a passo si allontanava, e prima di entrare, lui si girò a guardami e io guardai lui.
Avevo un ricordo, e lo custodirò.
          FINE FLASHBACK SIMÒN
-   " Stai bene Chitarrista, e da due minuti, che non fai altro che guardare il vuoto!" - dice Matteo facendomi uscire fuori dai miei pensieri e ricordi.
-   " Scusa, solo che quella collana.." - dice Simòn molto giù di morale.
Continua...

Soy Luna 4 "La fine dell'inizio."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora