9 || Dubbi

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Hermione's pov

Avete presente quando vi trovate in una situazione di totale confusione? È esattamente in quello stato che io mi trovo in questo momento.

Insomma, Malfoy ha avuto la splendida idea di tirare fuori un argomento che non riesco ad affrontare, non ne ho la forza probabilmente.
A me non piace Draco Malfoy, neanche un po'!
Almeno questo è quello che credo.
Ma cosa dico? Sono assolutamente convinta di non provare nulla per quello stupido furetto che continua a darsi arie, credendo forse di essere l'unico ragazzo carino sulla faccia della terra.

Ovviamente è un bel ragazzo, questo l'ho sempre detto. Ma come potrei io sopportare un ragazzo del genere? È arrogante ed egoista. Mi ha deriso per ben sei anni assieme ai suoi amici che lo venerarono come se fosse una divinità.

Non riesco a trattenere un sorriso che è sull'orlo di nascere.
Penso di essere davvero impazzita, ne sono fermamente convinta.

È incredibile con quale velocità riesco a cambiare opinione su di lui e sul suo conto.
Un secondo prima penso di trovarlo attraente e penso di avere una cotta per lui, un secondo dopo mi maledico da sola per aver anche solo pensato a una tale sciocchezza.

E quindi che cosa penso davvero di lui?
Non penso di avere una risposta a questa mia domanda al momento, perciò decido di fare ciò che mi viene meglio, decido di continuare a evitarlo e lo caccio dalla mia mente, almeno ci provo.

Attraverso il corridoio con una pila di libri in mano.
In questo momento non riesco a concentrarmi su nulla, neanche sulla prossima lezione, che prevedo sia interessante. Ma mi sbagliavo, la lezione oggi non è affatto intrigante come me la aspettavo.

Io, Hermione Granger, la strega più brillante del mio anno, ho trovato noiosa la spiegazione di un argomento che poteva essere di vitale importanza per il mio futuro.
Ma che mi prende?

Il pomeriggio arriva in men che non si dica.
Decido di trascorrere il mio tempo in biblioteca, il posto dove da sette anni studio ininterrottamente.

Poggio delicatamente il libro su un tavolo lontano dalla porta di ingresso.
Mi siedo sulla sedia e mi immergo in quel libro che tanto ho bramato.

Ho ufficialmente perso la cognizione del tempo. Ma oramai sono abituata, spesso non mi accorgo di come le ore passino in fretta quando leggo.

Mi stropiccio gli occhi e sciolgo i capelli che prima erano raccolti in una coda alta disordinata. Cerco di sistemarli al meglio, ottenendo però scarsi risultati.

Un minuto dopo percorro il corridoio semi-buio di Hogwarts. Non so neanche dove sono diretta, non ho la minima idea di che ore sono.

Alla fine però opto per la mia Sala Comune, magari trovo qualcuno con l'intenzione di aiutarmi. Tuttavia non vedo nessuno, sono completamente sola nella mia Sala Comune.
Suppongo che sia ora di cena per cui tutti dovrebbero essere nella Sala Grande.

Non ho intenzione di scendere e incontrare quegli occhi di ghiaccio che hanno la capacità di lasciarmi senza fiato, chiaramente solo per qualche secondo, riesco a riprendere in fretta il controllo delle mie azioni, credo.

Per questo mi chiudo in camera e mi stendo sul letto, davvero con poca delicatezza.
Chiudo gli occhi e ho la sensazione di non essere sola, e questo mi inquieta un po' se devo essere sincera.

Qualche secondo dopo vedo la mia migliore amica uscire dal bagno, con tutta la nonchalance di questo mondo. Sobbalzo e cado dal letto provocando una forte risata da parte della rossa.

«Ma insomma!» Strillo in preda a un attacco di nervi. Lei non smette di ridere, mettendomi in imbarazzo per la mia reazione esagerata, forse.

«Smettila di ridere» Metto su un finto broncio e guardo Ginny come se volessi ucciderla.
Lei si ricompone qualche istante dopo e si scusa, anche se le scuse non erano del tutto sincere.

«Che ore sono?» Chiedo cercando disperatamente di cambiare discorso.
Lei scrolla le spalle e un mezzo sorriso le spunta sul volto.

Oh no, quando sorride così vuol dire che ha intenzione di riempirmi di domande, e ora che le succede?

«Che hai?»
«Herm, perché sei qui?»

Volto la testa verso la finestra e improvvisamente la luce della luna è diventata interessante.

«Non stai rispondendo alla mia domanda, smettila di evitarmi!»

Se c'è qualcosa che la piccola di casa Weasley odia, è quando viene ignorata.

«Nulla»
Lei aggrotta la fronte e continua a ripetere all'infinito la stessa domanda.

Sospiro esasperata.
«Va bene, va bene, però calmati piccola rossa»
«Ti ho già detto che non devi chiamarmi così!»

E ora che faccio, le parlo di Malfoy? Di quello che mi ha detto?

Ancora non capisco perché continuo a pensare a quelle dannate parole, perché le prendo così sul serio? Non posso credere che queste idee stanno davvero mettendo in dubbio una realtà che non potrà mai cambiare, io odio Draco Malfoy.

Io odio Draco Malfoy.

Io odio Draco Malfoy.

Magari se continuo a ripeterlo, ci credo pure.

«Allora?»
Chiede impaziente Ginevra che ormai sta perdendo le speranze.

«È colpa di Malfoy»
Borbotto abbassando la testa.
«Che ha combinato questa volta?»

Esatto, cosa ha combinato?
Ha solo detto una delle sue solite sciocchezze, a cui sto dando evidentemente troppo peso.

«Nulla, nulla di importante»
Lei pare convincersi, così decido di cambiare discorso prima che torni sui suoi passi.

Draco's pov

«Draco sei un cretino! Come ti è saltato in mente?»
«Blaise, calmati!»

Sono circa venti minuti che il mio migliore amico mi rimprovera per aver risposto non proprio educatamente alla nostra insegnate di Trasfigurazione, nonché preside.

«Smettila di fingere di essere uno studente modello e dammi ragione per una buona volta, grazie»
«Non sono uno studente modello! E comunque potevi evitare di chiamarla brutta vecchia col pelo, non trovi?»

Ok, forse ho esagerato, non dovevo chiamarla così, però almeno è stato divertente vedere la sua espressione furiosa.

«Blaise hai visto la Granger?»
Chiedo di punto in bianco.
Lui inclina il viso di lato e inarca un sopracciglio, fingendo di non capire.

«Idiota, rispondi e basta. Non lo ripeterò un'altra volta»
Lui ride e poi scrolla le spalle.

Lancio una rapida occhiata al tavolo dei Grifondoro, l'ennesima a dire il vero.
Spero che almeno questa volta lei spunti dal nulla, occupando un posto in quel tavolo poco lontano da qui. Ma lei non c'è. Chissà dov'è adesso, che cosa sta facendo.

Sbuffo sonoramente e getto la testa all'indietro.

«Stai bene?»
«Si Astoria, tutto bene»

Ricordate quando vi ho detto che la Granger è la ragazza più antipatica che conosco? Bene, dimenticatelo.
Astoria Greengrass è senza alcun dubbio la persona che ha assunto questo ruolo, le si addice alla perfezione.

Cosa provi per me? || Dramione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora