34 || Grifondoro-Serpeverde

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Draco's pov

Oggi c'è la partita di Quidditch e sono abbastanza agitato.
È la prima volta che sono in ansia per una partita, di solito non me ne frega niente, sono sempre stato sicuro delle mie capacità.

Oggi però queste sicurezze sembrano svanire.
Sento che oggi perderemo, non sono nelle condizioni di poter giocare e vincere.

La mia mente non vuole concentrarsi su come prendere quel dannato boccino, ma solo su mia madre e su Hermione.

«Draco? Ci sei?»
Blaise mi fa tornare alla realtà.
Dovrei fare un discorso alla mia squadra, dato che sono il capitano. Ma non ne ho voglia e non so nemmeno cosa dire.

Annuisco distratto e torno a pensare a quanto sono belli i capelli di Hermione.
La devo smettere di pensare a lei.

La partita ha inizio circa mezz'ora dopo.
I nostri avversari sono determinati a vincere, tipico dei Grifondoro.

La voce squillante del telecronista risuona per tutto il campo e mi dà talmente fastidio che vorrei fargli ingoiare il megafono incantato.

Ma che poi noi siamo maghi, a cosa ci serve un megafono se possiamo fare un incantesimo per alzare la voce?
Ma soprattutto perché queste cose mi vengono in mente adesso?

Presenta entrambe le squadre e poi finalmente la partita ha inizio.

Vedo da lontano la mia ragazza, o la mia ex ragazza, non lo so.
Indossa un maglione dei colori della sua Casa e una sciarpa degli stessi colori.
È bellissima, anche se non la vedo bene.
Basta Draco! Concentrati!

Penso di avere un'espressione afflitta e gli occhi tristi.
Harry mi guarda comprensivo per poi tornare a posare lo sguardo apparentemente nel nulla. In realtà sta cercando il boccino.

Ed ecco che vedo una luce strana brillare nell'aria. Si tratta chiaramente del boccino d'oro. Non pensavo che si facesse vedere così presto.

Accelero per avvicinarmi sempre di più all'oggetto che tanto bramo.
Sono così vicino.

Sto per acchiapparlo ma sento Potter che mi segue.
So di essere veloce e abile, ma anche lui lo è, per quanto mi costi ammetterlo.

Il nostro inseguimento alla fine termina perché un bolide stava per colpirlo, così abbiamo dovuto spostarci, perché stava per prendere pure me.
Ma davvero, che mira!

Trascorrono altri trenta minuti in cui mi limito a volare intorno al campo alla ricerca del boccino d'oro, incito i miei compagni a dare il meglio e guardo Hermione.

E poi ecco di nuovo quel luccichio.
Lo vedo di nuovo.
Peccato che Potter lo abbia già visto e stia già correndo per prenderlo.

Lo raggiungo senza difficoltà e di nuovo ci ritroviamo a rincorrere entrambi un piccolo oggetto che a mala pena si vede.

Sento la voce del telecronista, come sempre favorevole a Grifondoro, che urla a Harry di sbrigarsi a prendere il boccino.

Sono così vicino.
Allungo una mano e Potter fa lo stesso.
Ce la posso fare, posso prenderlo.

Sento le ali metalliche toccarmi le dita e finalmente lo stringo in pugno.
È mio.
Abbiamo vinto.

Non ci posso credere, non me lo aspettavo affatto.

«SERPEVERDE VINCE LA PARTITA, PURTROPPO»

Onestamente al momento nemmeno mi importa di quello che sta dicendo quel cretino, perché noi abbiamo vinto.
E quando noi Serpeverde vinciamo vuol dire fare festa.
Certo, non supereremo mai i Grifondoro che festeggiano sempre, ma comunque anche noi sappiamo divertirci.

Non vedo l'ora che arrivi questa sera, così avrò finalmente una buona scusa per ubriacarmi e cercare di dimenticare, o almeno non pensare, a tutto ciò che mi sta accadendo in questo periodo.

Vedo da lontano la Weasley scendere dalla sua scopa e correre verso Potter per baciarlo.
Questa scena non fa altro che farmi pensare a quanto mi manca Hermione, i suoi baci, le sue carezze e i suoi abbracci.

I due vedendomi triste mi vengono incontro.
«Bella partita»
Mi dice Potter dandomi una pacca amichevole sulla spalla.
La sua ragazza mi sorride dolcemente e io annuisco distratto.

«Ehi amico, sei stato grande! Stasera festa? Oh ciao Potter. Weasley»
Arriva Blaise e ci saluta.

«Io vado a cambiarmi, a dopo amore»
Harry stampa un altro bacio sulle labbra della sua fidanzata. Poco dopo se ne va anche Blaise e così resto da solo con la rossa.

«Hai parlato con Hermione?»
Scuoto la testa.
«Dovresti, non sai stare senza di lei, e fidati che la cosa è reciproca. Draco, le manchi tanto»
Confessa guardandomi.

Io rido, una di quelle risate prive di allegria.
«Non le mancavo quando si baciava quel cretino»
Mi tira uno schiaffo sul collo, senza farmi male.
«Ahia!»
Mi lamento anche se non mi ha fatto niente.
«Scusa, è comunque mio fratello»
«Ok, scusa scusa»

Sbuffo e mi siedo a terra.
Ginny si siede di fronte a me, a gambe incrociate e mi guarda aspettando che dica qualcos'altro.

«Ci sono rimasto male»
Mi limito ad affermare.
«Fin qua c'ero arrivata»
Ridacchia cominciando a giocare con una ciocca di capelli.

«È che ho paura che si sia stancata di me. Weasley è cotto di lei, può negarlo quanto vuole, ma lo sappiamo che è così. E lui è così perfetto per lei, è sempre gentile, ha tutto. Io non ho niente da offrirle. Sono solo un codardo, uno stronzo e l'ho insultata per anni. Probabilmente non sa nemmeno lei perché sta con me»

Sospiro e poggio il mento sul palmo della mano.

Draco, non scoppiare a piangere.
Non sei debole.
Trattieniti.

«Parlane con lei, fidati che ti ama davvero»
Poi si alza, mi scompiglia i capelli, e sparisce nello spogliatoio femminile di Grifondoro.

Hermione mi ama.
Io so che lei mi ama.
Ma mi ama come io amo lei?
Non mi resta che parlarne con lei.
E lo devo fare al più presto possibile.

Però quell'idiota di Theodore mi ferma.
Gli voglio bene, sia chiaro. Ma al momento ho questioni più importanti.

«Dra! Sei stato grande! Stasera festa no? Vieni con me»
«Veram...»
«Non era un invito, seguimi»

Mi limito ad annuire contrariato e seguire quel deficiente. Secondo me è ubriaco, anche se è pomeriggio.

«Ecco, guarda. Quale preferisci?»
Arriviamo nella nostra stanza e mi mostra due tipi di alcolici, chiedendomi di scegliere.
«Idiota io ho da fare! Mi hai fatto venire qui per sceg...»
«Scegli e zitto»
Lo sto odiando, ma davvero tanto.

«Tutti e due. Ora posso andare?»
Chiedo aggrottando le sopracciglia e sbuffando.
«No, non puoi. Aiutami a scegliere cosa indossare»
Non è Theodore a rispondermi, ma il mio migliore amico.
Quindi anche lui non mi vuole far parlare con Hermione?

«Dopo. Ora devo parlare con Hermione»
Purtroppo conosco bene Blaise, e so che quando si tratta di vestiti non mi lascia libero nemmeno se si tratta di una questione importante.

«Va bene, facciamo in fretta»
Mi butto sul letto di Theodore. Ascolto Blaise che parla di magliette di tutti i tipi.

Scommetto che questo "in fretta" sarà molto più lungo di quanto vorrei.

Cosa provi per me? || Dramione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora