2 || Mal di testa

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Hermione's pov

«Come stai Herm? Ginny mi ha detto che non sei stata bene» Mi dice Neville appena prendo posto accanto a lui. «Sto bene grazie» Forzo un sorriso. «Siete pronti per la lezione?» Chiede Harry guardando in basso. Io annuisco convinta e sospiro. Ginny, che si trova di fronte a Neville, mi lancia un'occhiata. Alzo un sopracciglio non capendo le sue intenzioni.
«Voltati» Sussurra per non farsi sentire dagli altri. Faccio come mi è stato detto e vedo avvicinarsi al tavolo dei Grifondoro un ragazzo alto dai capelli biondi platino. Lo riconoscerei tra mille, è Malfoy. Giro di scatto la testa per non far incrociare i nostri occhi.

«Bene, pronti per lo spettacolo?» Chiede ironicamente Ron sospirando. Harry scatta in piedi. «Che vuoi furetto?» La sua voce racchiude una nota di rabbia. Io abbasso il capo imbarazzata, quanto sono immaturi!
Il Serpeverde, in compagnia di Blaise Zabini, comincia a ridacchiare. «In realtà nulla, volevo solo augurarti buona fortuna Potter» Alzo immediatamente lo sguardo, che ha intenzione di fare? Il mio migliore amico lo guarda indifferente. «Malfoy non mi fai paura» commenta poi accennando un sorriso maligno. Il ragazzo in tutta risposta ghigna e se ne va ridendo.

«Quel ragazzo non è normale» Commento mentre ci rechiamo verso l'aula di incantesimi. «Confermo» È Ron a parlare. Sembra strano ultimamente.
«Stai bene?» Gli chiedo leggermente preoccupata. «Herm devo parlarti» Lo invito a continuare ma l'espressione che assume mi fa capire che mi avrebbe parlato quando saremmo stati soli. Scrollo le spalle e continuiamo a camminare.

«Buongiorno ragazzi, bentornati» Il professor Flitwick ci saluta gentilmente. Nessuno, a parte me, ha ascoltato il resto della lezione. Non ho mai capito come si fa a non trovare interessanti questi argomenti, d'altronde possono tornarci utili o possono essere importanti anche per il nostro futuro.

Un'ora più tardi mi ritrovo con Ron, uno dei miei migliori amici, a parlare in un corridoio appartato dove non c'è nessuno oltre a noi. «Herm, voglio parlarti del nostro bacio» Comincia lui imbarazzato. Stava parlando del bacio nella camera dei segreti, quando abbiamo distrutto la Coppa di Tosca Tassorosso. Io non avevo provato nulla, spero di non dovergli spezzare il cuore. «Beh, volevo dirti che tu non mi piaci, non vorrei illuderti» Sorrido e lo abbraccio.
Gli spiego che condivido il suo pensiero e scoppiamo a ridere senza un apparente motivo.

«Mi sei mancato Ron Weasley»
«Anche tu mi sei mancata Hermione Granger»
Un sorriso mi illumina il volto, ma svanisce immediatamente alla vista di Malfoy, di nuovo. Finge di non vederci e non ci rivolge nemmeno uno sguardo, nessuna battuta, nulla. Questo è strano, molto strano. Ogni occasione è buona per deridermi. Faccio finta di nulla e mi incammino verso l'aula di pozioni.

Il tempo sembra scorrere più velocemente oggi. Al termine della lezione il professor Lumacorno si avvicina me con l'intento di parlarmi. «Signorina Granger volevo chiederti una cosa» «Certo Signore, mi dica» Sorrido dolcemente e lui riprende «Per questo fine settimana ho organizzato una cena e mi piacerebbe se venissi» Il LumaClub, devo dire che mi era mancato. Fingo di pensarci su e accetto qualche secondo dopo rendendo felice il mio insegnante.

Sono nella Sala Grande, è ora di pranzo. Sento la voce di Ron, ma non capisco cosa sta dicendo, sono intenta a leggere un libro, non riesco a staccare gli occhi da quelle pagine. «Herm mi stai ascoltando?» Il rosso schiocca le dita davanti ai miei occhi. Alzo immediatamente lo sguardo e gli lancio uno sguardo interrogativo. Lui sbuffa e scuote la testa come a dire "lasciamo stare"
Faccio spallucce e riprendo a leggere.

Ho trascorso il pomeriggio insieme a Harry e Ginny, di Ron nemmeno l'ombra. Ci troviamo nella nostra Sala Comune, seduti a terra. Apro il libro e cerco di ripassare ma le risate dei miei amici me lo impediscono. Li guardo attentamente e noto degli strani comportamenti da parte del mio migliore amico. Non posso fare altro che sorridere, sono così carini insieme. Non capisco perché continuano a ripetere di essere solo amici, Harry è molto preso da lei e in sua presenza va completamente in tilt. Ginny dal canto suo non smette mai di parlarmi di lui.

Mi alzo da terra lasciandoli soli e prendo posto su un divano color rosso-oro che si trova poco più in là. Loro non si sono nemmeno resi conto della mia assenza, sono troppo presi a parlare e a ridere.

Sfoglio velocemente le pagine de libro sbuffando sonoramente, mi annoio e non ho nient'altro da ripassare, so già tutto.

Chiudo bruscamente il libro e mi stendo. Chiudo gli occhi, ma non dormo. Porto una mano sulla testa che non smette di farmi male.
Mi alzo lentamente e vado in infermeria.

«Cara cosa ci fai qui?» La voce preoccupata di Madama Chips arriva alle mie orecchie, è una donna davvero molto ansiosa. Sorrido debolmente per rassicurarla. «Ho solo mal di testa» sussurro chiudendo gli occhi. Lei è visibilmente più tranquilla. Mi fa assumere una strana medicina che utilizzano anche i babbani e mi spiega che l'effetto non è immediato e che devo riposare. Annuisco un po' insicura, la ringrazio ed esco.

Camminando per i corridoi sento la sua voce, è lui. È Malfoy. Lo sorpasso, non ho la minima voglia di mettermi a discutere con quello stronzo al momento. Lui mi blocca prendendomi per il polso e così sono costretta a girarmi. Ritraggo immediatamente la mano. Se uno sguardo potesse far male, quello stupido furetto sarebbe già a terra.

Scuoto la testa cercando di non pensarci, mi comporto come Harry e Ron adesso.
«Che vuoi?» Chiedo con tono un po' troppo freddo. Ghigna come solo lui sa fare e io porto le mani sotto al petto assumendo un'aria di sfida. Fa per parlare ma sta zitto. Cercava l'insulto giusto ma prima che potesse dire qualsiasi cosa lo fermo.

«Se hai finito di farmi perdere tempo, io avrei di meglio da fare, quindi lasciami in pace»
Vedo che sgrana gli occhi per lo stupore ma si ricompone un attimo dopo.
«Neanche io ho tempo da perdere, soprattutto con una lurida sanguesporco come te»
Scoppio in una risata amara. «Sei tu che mi hai bloccata» Dico per poi girarmi e andarmene senza dargli il tempo di replicare.

Sono fiera di me stessa, ho tenuto testa a Draco Malfoy e lo farei altre mille volte.
Sa sempre come rispondere e trova sempre le parole giuste per insultarmi o per "descrivermi" come dice lui. Ma stavolta è stato diverso, non sapeva cosa dire, è così soddisfacente vederlo in difficoltà.

Così, con questi pensieri che invadono la mia mente, torno nella mia stanza. Mi stendo sul letto e crollo, sono davvero stanca.

Cosa provi per me? || Dramione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora