Capitolo 17

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Volevamo avvertirvi che questo capitolo forse dovrebbe essere riservato ad un pubblico adulto.

A noi piace molto, ma se decideste di non leggerlo, vi possiamo assicurare che il proseguo della storia non ne risentirà, perché abbiamo fatto la precisa scelta di scrivere questo tipo di capitoli come una sorta di storia a sé.

Detto questo, un consiglio spassionato: leggetevelo e godetevelo! 



Ogni anno Gianluca, Ignazio e Piero hanno soltanto venti giorni di vacanza, quest'anno si sono presi quasi due mesi di pausa perché durante l'anno si sono fermati soltanto per le vacanze di Natale e avevano davvero bisogno di passare del tempo con la famiglia, al mare, con gli amici, infondo hanno poco più di vent'anni e ogni tanto è giusto anche divertirsi e svagarsi la mente.

Ma le settimane sono passate e loro si ritrovano a Bologna per un evento privato dove canteranno tre canzoni.

Gianluca ha preso una stanza in hotel perché era arrivato insieme a suo fratello e a suo papà così per comodità stanno tutti in albergo.

Invece Ignazio e Piero hanno casa a Bologna quindi per loro è più facile muoversi.

Tutte le riunioni quando sono in Italia le fanno sempre a casa di Ignazio perché ha uno studio molto grande con tantissimi strumenti musicali, tante chitarre da quella classica fino a quella elettrica, un sacco di PC, playstation per giocare nei momenti di pausa, una cucina grandissima dato che lui ama cucinare e sperimentare piatti e ricette nuove ed elaborate e poi in salone un bellissimo pianoforte, uguale a quello che Piero ha a casa sua in Sicilia.

Dato che era da un po' che non cantavano e provavano tutti insieme avevano deciso di vedersi a casa di Ignazio alle 16.

Piero era stato abbastanza puntuale e infatti alle 15:50 era già a casa di Ignazio.

"Puntuale"

"Scusa ma volevo stare un pochino con te prima"

"Potevi venire già questa mattina"

"No Bosco, non possiamo stare sempre appiccicati"

"Ma non eri tu quello che amava stare appiccato a me?" dice Ignazio con un sorrisino mentre poggia il giubbotto dell'altro sul divano.

"Si però... aaaaa Bosco ma che discorsi facciamo vieni qua che mi sei mancato" il bel narese salta in braccio al bel marsalese che lo afferra saldamente e il bacio scatta automaticamente.

"Uhm mi sei mancato"

"A chi lo dici... aspetta...Ignà il telefono" Piero si precipita sul divano per prendere il cellulare dalla tasca del suo giubbotto e nota che è Gianluca e subito risponde.

"Gianlù"

"Piero ciao, sei da Ignazio?"

"Si si, perché?"

"Ho chiamato solo te perché immaginavo che fossi già lì comunque volevo dirvi a tutti e due che non me la sento di raggiungervi per provare, per voi è un problema?" dice Gianluca con voce timida.

"Assolutamente no"

"Tranquillo Gian, per me e Piero non c'è nessun problema, tu devi pensare a riprenderti. Per noi è questa la cosa più importante"

"La tua salute prima di tutto fratello mio! Ma ti senti ancora debole?"

"Un pochino, però molto meglio rispetto all'altro giorno"

"Per fortuna, stai a letto e non preoccuparti, ci conosciamo meglio delle nostre tasche e andrà tutto alla grande come sempre"

"Grazie ragazzi vi voglio tanto bene"

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