-C'è qualcosa in acqua!
La Thousand Sunny aveva tallonato da lontano la nave pirata, sperando in un arrembaggio, per due giorni.
Non avevano mai eseguito un arrembaggio prima di allora, ma non avrebbero più incontrato terra fino all'isola di A'ata, qualche miglio prima del Triangolo Florian. Potevano deviare verso Ha'amoe e le isolette vicine, ma avrebbero dovuto cercarle a tentoni visto che il Log-Pose ormai aveva tracciato un'altra rotta. E, una volta lì, avrebbero dovuto aspettare di nuovo che il Log-Pose si riorientasse. Dopo Enies Lobby, l'intera Marina era in giro a cercarli. Non potevano permettersi di stare fermi per tutto quel tempo.
Dopo che tutti i loro averi erano o bruciati con la Going Merry o ridotti in poltiglia dall'acqua laguna a Water Seven, un arrembaggio era l'unico modo che fosse venuto loro in mente per rifornirsi. Avrebbero attaccato la prima nave pirata che avessero incontrato lungo la loro strada. Una nave pirata: non doveva essere un mercantile o una nave passeggeri. E dalle corazzate della Marina e del Governo era meglio stare alla larga.
La nave alla fine si era presentata, un sobrio vascello con un Jolly Roger senza alcun segno distintivo. Proprio quando stavano per lanciare l'attacco, però, era arrivata la tempesta. Le onde avevano separato le due navi, e dopo erano stati tutti troppo impegnati a non volare fuori bordo per pensare ad altro. Non appena la burrasca era finita, avevano cercato di rintracciare il vascello per fare un altro tentativo. Ma era troppo tardi.
Non trovavano la nave. Poi passarono in mezzo a pezzi di legno che galleggiavano e capirono che erano quelli la nave. Ma forse c'era ancora qualcosa da salvare. Zoro e Usopp si sporsero oltre le impavesate, il primo a destra e il secondo a sinistra, facendo luce con delle lanterne.
Ogni tanto lanciavano un richiamo e Nami calava una rete, tirando su armi inservibili piene di polvere da sparo fradicia, varia oggettistica inutile, qualche moneta d'oro (che la consolò) e cibo reso immangiabile, anche se Rubber insisté che non potevano sapere che fosse immangiabile, se prima non l'assaggiavano.
-Benissimo. Se ci riesci, tiriamo su tutto e te lo cucino -. Sanji tese a Rubber una galletta floscia.
Lui l'addentò e per poco non diede di stomaco. Se nemmeno Rubber riusciva a inghiottire quella roba, non c'era niente da fare.
Quando Usopp gridò che c'era qualcosa in mare, non capirono subito cosa intendesse dire.
-Be', sì, lo vediamo anche noi –. Chopper si era arrampicato sul parapetto e si reggeva a una sartia. Scrutava i corpi in cui incappavano e scuoteva la testa quando si accorgeva che erano ormai al di là di ogni aiuto. – Ci sono pezzi di relitto ovunque.
- No. È diverso. Sembra... Credo sia una ragazzina.
- Cosa? -. Robin, allarmata, lo affiancò per vedere. – Oddio. Chopper...?
Chopper attraversò il ponte e guardò giù. – È ancora viva. Rubber!
-Arrivo -. Rubber si mise dall'altra parte di Usopp e allungò le braccia per prendere la ragazzina, che era sdraiata a faccia in giù su un'asse di legno, priva di sensi.
La tirò a bordo e la sdraiò sul ponte, sulla pancia. Sotto di lei si allargò una chiazza d'acqua che impregnò l'assito. Gli altri si assieparono intorno a loro, finché Chopper non si aprì un varco, s'inginocchiò accanto a lei e la girò sulla schiena.
Si sentì il rumore di qualcosa che cadeva all'improvviso. Tranne Chopper, che si era immediatamente seduto sul torace della ragazzina e aveva iniziato a comprimerle ritmicamente il petto per farle uscire l'acqua dai polmoni, si voltarono tutti e scoprirono che Zoro era saltato indietro con un movimento inconsulto. Aveva urtato un barile, il quale si era rovesciato spargendo cetriolini dappertutto.
-I miei cetriolini – esclamò Sanji. –Guarda quello che fai, imbranato!
Incredibilmente, Zoro non saltò su per rispondere con un fuoco di fila d'insulti. Aveva gli occhi spalancati ed era pallido quasi avesse visto un fantasma.
- Cosa c'è? – Frankie alzò lo sguardo, allarmato. – Cosa c'è? La conosci? Zoro!
- Io... Sì. Cioè, no. Non è possibile. È uguale a... Ma lei è morta. E poi dovrebbe essere adulta. Non... -. Zoro abbracciò l'albero e distolse lo sguardo, come se la vista di quella ragazzina gli fosse insopportabile.
- Cosa? – fece Rubber.
- Lascia stare – disse Sanji, sprezzante. – E tu, faccelo sapere, se ti va di dircelo entro Natale.
-Avanti – borbottava Chopper. – Avanti. Respira. Respira...
Passarono due terribili minuti. Proprio quand'erano convinti tutti che la ragazzina fosse morta, lei tossì una fontana d'acqua in faccia a Chopper e aprì gli occhi, ritrovandosi sei facce sconosciute che la guardavano e, sopra di loro, la bandiera nera che schioccava nel vento, con un teschio dal cappello di paglia.
Urlò.
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La saga di Oharu
FanfictionPrimo romanzo della Saga del Grande Blu. Oharu ha undici anni e vive sull'isola di Ika Roa. Un giorno, il suo mondo viene sconvolto dall'arrivo di una ciurma di pirati, che mette a ferro e fuoco il suo villaggio e la rapisce. Per Oharu, intrappolat...